Papa Leone II

Papa Leone II
80º papa della Chiesa cattolica
Elezionegennaio 681
Insediamento17 agosto 682
Fine pontificato3 luglio 683
Cardinali creativedi categoria
Predecessorepapa Agatone
Successorepapa Benedetto II
 
Nascitasconosciuto, variamente attribuito alla Sicilia (Messina o Nicosia) o alla Calabria (San Martino di Taurianova)[1], 611
MorteRoma, 28 giugno[1] o 3 luglio 683
SepolturaAntica basilica di San Pietro in Vaticano
San Leone II
 

Papa

 
Nascitaforse Sicilia o Calabria, 611
MorteRoma, 28 giugno o 3 luglio 683
Venerato daChiesa cattolica, Chiese ortodosse
Santuario principaleBasilica di San Pietro in Vaticano
Ricorrenza3 luglio

Leone II (Nicosia, Calabria o Messina? 611Roma, 28 giugno o 3 luglio 683) è stato l'80º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica dal 17 agosto 682, giorno della sua consacrazione, fino alla sua morte. La Chiesa cattolica lo venera come santo[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Forse siciliano di origine messinese, come il predecessore papa Agatone, secondo alcune fonti era invece calabrese di nascita[3].

La sua consacrazione avvenne il 17 agosto 682, ben 18 mesi dopo la morte di Agatone, in quanto l'approvazione imperiale fu appositamente ritardata da Costantino IV di Costantinopoli che voleva essere certo che tutta la comunità ecclesiastica occidentale approvasse non solo le conclusioni del sesto concilio ecumenico tenuto a Costantinopoli tra il 680 e il 681 in cui veniva condannata l'eresia monotelita, ma soprattutto che fosse accettato l'anatema posto su papa Onorio I che quell'eresia aveva in qualche modo avallato: si trattava evidentemente di un argomento particolarmente delicato, e l'imperatore non aveva alcuna intenzione di provocare una nuova divisione tra le Chiese di Costantinopoli e di Roma che si stavano appena riavvicinando[4]. L'unico fatto di interesse storico del breve pontificato di Leone furono pertanto le lettere che scrisse in approvazione della decisione del concilio e in condanna di Onorio, che egli considerava come uno che «profana proditione immaculatem fidem subvertere conatus est». Per il peso che hanno sulla questione dell'infallibilità papale, queste parole hanno provocato considerevole attenzione e dibattito, e si dà importanza al fatto che nel testo in greco della lettera all'imperatore, in cui compare la frase di cui sopra, viene usata la più lieve espressione «subverti permisit» (παρεχωρησε) al posto di «subvertere conatus est».

Fu durante il suo pontificato che venne stabilita definitivamente, per editto imperiale, la dipendenza della sede vescovile di Ravenna da quella di Roma.[1] Nel 682 eresse inoltre in diocesi autonoma quella di Castro, in Puglia. Introdusse poi nella celebrazione della Messa il "bacio della pace".[1] Si preoccupò anche di restaurare la chiesa di Santa Bibiana e quella di San Giorgio in Velabro, entrambe a Roma. «Stabilì che gli eletti agli Arcivescovadi nulla dovessero pagare per l'uso del pallio; […] ridusse gli inni ecclesiastici a più sonoro concerto»[1].

Morì il 3 luglio 683 (o il 28 giugno)[1] e fu sepolto in San Pietro.

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Papa Leone II è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalle Chiese ortodosse, e la sua memoria liturgica cade il 3 luglio.

Il martirologio romano così lo ricorda:

«3 luglio - A Roma presso san Pietro, san Leone II, papa: uomo versato tanto nella lingua greca quanto in quella latina, amante della povertà e dei poveri, accolse le decisioni del III Concilio di Costantinopoli.»

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Valente, p. 120.
  2. ^ San Leone II, papa
  3. ^ Sembra della Vallis Salinarum, l'odierna Piana di Gioia Tauro vedi Storia e Folklore Calabrese di Domenico Caruso
  4. ^ Rendina, p. 196.
  5. ^ (EN) Pope Leo II, su www.catholic-hierarchy.org.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugenio Susi, LEONE II, papa, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 64, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2005. URL consultato il 13 marzo 2014. Modifica su Wikidata
  • Claudio Rendina, I Papi. Storia e segreti, Roma, Newton Compton, 1983.
  • Gustavo Valente, Compendium. Dizionario storico, geografico, biografico ragionato della Calabria, vol. 4 I*M, Rossano, Ferrari Editore, 2017, ISBN 978-88-99971-28-1.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Papa della Chiesa cattolica Successore
Papa Agatone 17 agosto 682 - 3 luglio 683 Papa Benedetto II
Controllo di autoritàVIAF (EN10203519 · ISNI (EN0000 0000 0157 2837 · SBN MUSV076558 · BAV 495/45886 · CERL cnp00166439 · LCCN (ENnb2007021634 · GND (DE100951856 · BNF (FRcb10319486q (data) · J9U (ENHE987007397567005171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2007021634