De Agostini

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De Agostini S.p.A.
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Lo stabilimento di Novara, visto dall'A4 Torino-Milano
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione1901 a Roma
Fondata daGiovanni De Agostini
Sede principaleNovara
GruppoGruppo De Agostini
Persone chiave
SettoreEditoria, media e TV, università ed education, lotterie e gaming, asset management
Sito webwww.gruppodeagostini.it

De Agostini S.p.A. è una holding industriale e finanziaria a capitale familiare. Nato nel 1901 come editore di atlanti, il Gruppo De Agostini è oggi una realtà internazionale con un portafoglio diversificato tra editoria, media e TV, università ed education, lotterie e gaming, asset management.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’Istituto Geografico De Agostini è stato fondato da Giovanni De Agostini[1], fratello dell'esploratore salesiano Alberto Maria, nel giugno del 1901. De Agostini era un cartografo biellese e Biella ai tempi era in provincia di Novara, ma l'Istituto è stato fondato a Roma. Le prime iniziative editoriali sono delle carte geografiche poi, nel 1904, il Calendario Atlante, che viene pubblicato ancora oggi ed è giunto alla 120ª edizione (2024), a seguire l'Atlante Moderno e l’Atlante Metodico. Si arriva quindi al 1906, quando De Agostini intraprende l’impresa titanica di realizzare per il Touring Club Italiano la carta stradale d'Italia in scala 1:250 000 in 59 fogli di grande formato. Siccome il lavoro era molto impegnativo e dovevano esserci continui contatti con il Touring e allora non c'erano naturalmente i mezzi che abbiamo oggi, Giovanni De Agostini decide di trasferirsi al nord per stare vicino al committente. Trova la sede a Novara dove si trasferisce nel 1908 e il caso vuole che l’Istituto Geografico De Agostini che a Roma era in via Novara a Novara si collochi in viale Roma. Questa impresa della carta stradale si rivela un grandissimo successo editoriale per il Touring Club e un disastro finanziario per De Agostini che lo porta praticamente al fallimento. Questo perché De Agostini era un grandissimo cartografo, ma non un grande amministratore. Il contratto con il Touring l'aveva seguito lui di persona mentre il Touring si avvaleva di numerosi avvocati. Di conseguenza il contratto si rivelò particolarmente svantaggioso per De Agostini: mancava ad esempio una clausola che consentisse di chiedere un aumento del prezzo pagato dal Touring per l’opera in caso di aumento del costo della carta e delle materie prime (tenuto conto che per completare l’opera sono occorsi otto anni). Il Touring non gli concesse di aumentare i prezzi e quindi le ultime carte furono realizzate in perdita. Non solo: De Agostini era convinto che le carte restassero di sua proprietà per poterle riutilizzare successivamente in altre opere, ma in realtà restarono di proprietà del Touring, che dimostrò che il contratto non prevedeva una licenza solo per quell’opera ma un acquisto vero e proprio di tutta la cartografia realizzata; quindi De Agostini si ritrovò alla fine dell'opera pieno di debiti e senza la proprietà delle carte. A questo punto subentrò la Banca Popolare di Novara che man mano concesse dei crediti a De Agostini fino ad acquisire la totale proprietà dell'Istituto per poi metterlo in vendita nel 1919. L’Istituto viene quindi acquistato da due soci: uno è Marco Adolfo Boroli, l’altro è Cesare Rossi. Rossi era proprietario di un’industria di inchiostri per la stampa e quindi era largamente creditore di De Agostini; perciò, la quota che doveva pagare dedotti i crediti era di gran lunga inferiore a quella dell’altro socio. Inoltre, Rossi era rappresentante di macchine da stampa di una grande società americana e quindi era del settore mentre Boroli era avvocato e aveva acquistato metà della quota come investimento in un settore strettamente legato alla cultura. Mantenendo Giovanni De Agostini alla direzione scientifica i due nuovi proprietari iniziano subito realizzando il Grande Atlante Geografico nel 1922, che è una delle opere più belle e più importanti realizzate in Italia allora e che in seguito divenne l’atlante più consultato in tutta Europa per la sua qualità e la sua competenza. Nel 1921 però Giovanni De Agostini, insoddisfatto della sua posizione in quanto non si sentiva più proprietario, aveva lasciato l’azienda per crearne una nuova chiamata Giovanni De Agostini Spa a Milano, che da allora creerà non pochi problemi di confusione di marchi. Si sviluppano altre collane e nel 1927 inizia la serie Visione Italiche, che ha avuto un enorme successo, una collana di libri illustrati con allegati degli acquarelli, protetti da carta velina, di grandi autori italiani come ad esempio Felice Vellan. Molto spesso questi acquarelli di particolare bellezza venivano staccati dal libro e incorniciati per essere appesi alle pareti come autentici quadri. Rossi era la persona che più si occupava della gestione dell’Istituto e aveva moltissimi contatti a Roma con i grandi gerarchi del partito, il che gli aveva permesso durante questi anni di realizzare dei volumi molto importanti come Le opere pubbliche del primo decennio dell'era fascista, Le ferrovie dello Stato nel primo decennio fascista più altri volumi di minor importanza. Una delle opere più importanti realizzate in questo periodo è L’Impero Coloniale Fascista, un volume di grandissimo formato che descrive tutte le tribù che popolavano l’Etiopia con una cartografia dettagliatissima di tutte le regioni del nuovo impero italiano realizzata appositamente. Altri volumi importanti di quegli anni sono Leonardo Da Vinci, che è stato ristampato molte volte del dopoguerra e che era stato realizzato in occasione della famosa mostra su Leonardo che si tenne a Milano nel 1939, e La Divina Commedia illustrata dal pittore Galizzi. In questo periodo ci sono state delle visite importanti al De Agostini: nel 1923 il re Vittorio Emanuele III, grande amante della cartografia, che si è intrattenuto per parecchio tempo nei vari reparti dell’Istituto, volendo vedere come venivano realizzate le carte in tutti i loro passaggi. Nel 1927 fu la volta del principe Umberto, che inaugurò il monumento a Cesare Battisti situato all’interno dell’Istituto, e nel 1934 vi fu la visita di Mussolini. In quella occasione fu realizzata una carta enorme dell’Impero Romano che fu appesa in cortile perché si sapeva che il Duce aveva una grande passione per tutto quello che riguardava l’antica Roma. Durante la guerra si registrò un avvenimento molto importante quando gli alleati sbarcarono in Sicilia nel 1943: poiché Roma era chiaramente un loro obiettivo primario si decise di trasferire al nord il più lontano possibile l’Istituto Poligrafico e la Zecca dello Stato e quindi a Novara la stampa delle banconote e a Bergamo alle Arti Grafiche la stampa dei francobolli. A Novara venne stampata una prima serie di francobolli nota ancora tra i collezionisti come ‘la serie di Novara’, dopodiché si iniziarono a stampare le banconote. È un miracolo che l'Istituto non sia stato bombardato (evidentemente non era trapelato che lì si trovasse la Zecca dello Stato) perché proprio sopra Novara passavano centinaia di bombardieri diretti a Milano, e dopo pochi minuti si sentivano fino in città le esplosioni e si vedevano le luci degli scoppi. Alla fine della guerra, durante gli ultimi giorni della Repubblica Sociale, l’Istituto era circondato da cavalli di frisia, guardie tedesche e fasciste perché si temeva un attacco partigiano all'Istituto e quindi si difendeva la Zecca e tutto quello che comportava. Sempre a fine guerra Rossi venne epurato per collaborazionismo con l’invasore tedesco. Alla fine Rossi venne quindi allontanato dal De Agostini dalla Commissione di epurazione per i dipendenti degli enti locali e cedette la sua quota alla famiglia Boroli nel 1946. Qui inizia la gestione di Achille e Adolfo Boroli. Questo periodo va dal 1946 al 1997. È il periodo in assoluto di maggior successo per l’editoria in tutta la storia dell’Istituto, che ha visto la casa editrice essere tra le tre più importanti in Italia e la più importante italiana nel mondo per fatturato. Come prime mosse l’Istituto acquista la Giuseppe Sormani Editore, che aveva in catalogo un Dizionario dei sinonimi e contrari scritto da Decio Cinti che negli anni ha venduto più di un milione di copie, e rinnova lo stabilimento con l’acquisto di nuovi macchinari. Il numero dei dipendenti torna a essere intorno ai 450 una volta ripartiti i 450 addetti della Zecca di Roma giunti sul finire del 1943 che avevano portato il numero dei dipendenti a 900. Dopo questa grande fase di rinnovamento si giunge nel 1959 al lancio di una importante iniziativa a fascicoli, Il Milione, che dovrebbe essere la prima grande opera a fascicoli pubblicata in Italia anche se lo stesso primato era rivendicato dalla Fratelli Fabbri Editori. In realtà non si è mai arrivati a capo di questa questione. Nel 1961 muore Marco Adolfo Boroli e nel 1962 Achille Boroli diventa presidente e Adolfo Boroli consigliere delegato. Vengono pubblicate opere a fascicoli molto importanti tra cui ricordiamo Le Muse, Universo, Conoscere l’Italia e tante altre. Nel 1962 viene acquistata la PEM e quindi si inizia la vendita rateale che commercializza porta a porta praticamente tutte le grandi enciclopedie già rilegate a volumi, operazione importantissima perché aggiunge al fatturato dei fascicoli in edicola quello della vendita dei volumi finiti. Nel 1964 viene abbandonata la vecchia sede di Viale Roma ormai invecchiata come struttura e non più in grado di accogliere tutte le persone che vi lavorano e in particolare i nuovi grandi macchinari di stampa e ci si trasferisce in periferia a Novara, in Corso della Vittoria. Nella nuova sede si sviluppa enormemente la produzione editoriale. Comincia l’editoria scolastica, inizialmente con volumi solo legati alla geografia, come ad esempio Questo nostro mondo di Bruno Nice che vendette oltre 200.000 copie. Nel 1967 inizia l'attività in Francia dove viene lanciato Universo in francese: si chiama Alpha e ha un successo straordinario perché è la prima opera a fascicoli in Francia. In quegli anni iniziano a entrare in azienda i membri della terza generazione della famiglia Boroli che arriveranno a essere assunti in 15 su 19 cugini. Nel 1970 viene inaugurata la filiale di Milano in via Mosè Bianchi in un palazzo esattamente identico a quello di Novara di Corso della Vittoria e realizzato dagli stessi architetti e dallo stesso team di lavoro, dove vengono sistemate le redazioni dei fascicoli. Nel 1971 si dividono le attività editoriali da quelle di stampa e nascono due nuove realtà: De Agostini Casa Editrice e De Agostini Officine Grafiche. A quei tempi le sole Officine Grafiche impiegavano oltre 1000 dipendenti e la Casa Editrice oltre 400 tra Novara e Milano. Nel 1972 si lancia il nuovo marchio Edipem utilizzato per le opere dedicate agli hobbies, quali cucina e giardinaggio, poiché si riteneva che il marchio Istituto Geografico De Agostini dovesse essere utilizzato solo per le opere più importanti. Nel 1977 viene costruita a Novara una nuova sede per la Casa Editrice, un terzo palazzo esattamente uguale agli altri due di Corso della Vittoria e di Milano. L’edificio viene inaugurato nel febbraio del 1977. Nel 1978 vi è la joint-venture con “il Giornale Nuovo” di Montanelli e la creazione della casa editrice Editoriale Nuova, con cui vengono pubblicati diversi titoli di narrativa e saggistica oltre a opere a fascicoli di enorme successo come I Grandi Fatti, che conteneva i facsimili di giornali dell'epoca, e Le Grandi Guerre. Nel 1982 De Agostini entra nel settore della turistica con un accordo con Mair per pubblicare in Italia le guide Baedeker che erano famose in tutto il mondo. Nel 1984 inizia l'avventura della narrativa e pur avendo pubblicato autori importanti come Erich Segal (reduce dal successo di Love Story), Buzzati, Françoise Sagan, Marcello Venturi purtroppo non vi è stato un riscontro positivo nelle vendite perché pareva strano che chi realizzava gli atlanti potesse anche dedicarsi a pubblicare romanzi. Questo ha fatto sì che per la prima volta si è cominciato a usare il solo marchio De Agostini utilizzando il vecchio marchio Istituto Geografico De Agostini soltanto per la cartografia e per le grandi opere d’arte. Di quel periodo si ricorda il successo nel 1984 del volume Il pianeta vivente di David Attenborough che era legato a una trasmissione televisiva trasmessa dalla Rai che ha avuto un seguito enorme dato che sono state vendute più di 100.000 copie del libro illustrato. Nel 1989 inizia una joint-venture con Rizzoli, la DARP, con l’ingresso nel mondo delle riviste. In realtà DeAgostini pubblicava già a partire dagli Anni Sessanta una rivista che si chiamava Atlante. Con la DARP sono stati pubblicati Archeo, Speak Up, Amadeus e successivamente Dove, che è diventata leader di mercato nell'editoria dedicata ai viaggi. In quegli anni si è riscontrato un grande successo per i libri illustrati soprattutto nei settori giardinaggio, arte, medicina e con la collana di divulgazione In Primo Piano. Gli Anni Ottanta si sono conclusi con l'acquisizione di due marchi storici di libri per ragazzi: la AMZ e la Sorgente. Nel 1990 al Salone del libro di Francoforte è stato presentata, per la prima volta al mondo, la carta geografica della Germania riunita realizzata in tempi brevissimi apposta per il Salone. Sempre in quegli anni è stato realizzato il primo atlante al mondo in digitale insieme agli americani di Rand McNally per un cliente svedese, la casa editrice Kuunskap. Nella seconda metà degli Anni Novanta cambia tutto: nel 1996 muore Adolfo Boroli e nel 1997 Achille Boroli lascia tutte le cariche. Nello stesso anno gli azionisti nominano Marco Drago presidente. A seguito di una brillante operazione finanziaria condotta nel 2000 da Marco Drago, il Gruppo realizza una straordinaria plusvalenza. A questo punto gli azionisti, una volta deciso di lasciare nel Gruppo l’intero utile dell’operazione, accettano la proposta di diversificazione proposta da Marco Drago, una diversificazione che voleva dire non essere legati esclusivamente all'editoria ma investire anche in altri settori. Quindi per la prima volta nella sua storia il Gruppo si distacca in parte dalle attività editoriali che fino alla fine del secolo scorso erano l’esclusiva occupazione dell’Istituto. D’altra parte la situazione economica della Casa Editrice dipendeva in gran parte dal risultato dei fascicoli che sostenevano quasi interamente il fatturato, mentre i libri erano in difficoltà e la cartografia cominciava una crisi inarrestabile. Era chiaro a tutti che nel momento in cui i fascicoli fossero entrati in crisi sarebbe entrata in crisi l’intera struttura. In seguito a questa decisione di diversificare le attività investendo in altri settori, ma mantenendo sempre l’editoria, è stata acquistata la Toro Assicurazioni dalla famiglia Agnelli, e successivamente Lottomatica, che gestiva il Lotto e il Gratta e Vinci. Nel 2002 viene acquistata la Utet che ancora oggi pubblica volumi di saggistica con buoni risultati. Nel 2006 vi è l’importante acquisizione di GTECH con l’ingresso nelle lotterie americane e in aziende legate ai giochi. Con l’acquisto sempre nel 2006 della CDB, la finanziaria di Carlo de Benedetti, e trasformata in DeA Capital, il Gruppo è entrato nel mondo della finanza e dell’immobiliare. Nel 2007 viene costituita la Fondazione De Agostini per dare continuità e valore agli interventi del Gruppo nel campo sociale. In Spagna De Agostini entra nella televisione in società con Planeta in Antena 3 che è la rete televisiva che ha realizzato “La casa di carta”, un grandissimo successo internazionale, e successivamente viene finalizzato un accordo sempre con Planeta per realizzare insieme i fascicoli in Europa. Altre operazioni importanti da ricordare in questi anni sono la cessione di Toro Assicurazioni al Gruppo Generali (2006) e nel 2015 l’acquisizione di IGT (International Game Technology) leader mondiale nel settore del gaming machines. In quegli stessi anni si registrano alcune cessioni: nel 2005 la rateale, che è stata acquistata dalla Panini, e nel 2009 la cartografia, che per oltre 100 anni era stata una delle principali attività editoriali. Purtroppo, da tempo la cartografia registrava solo perdite e le prospettive erano assolutamente negative; per questo è stata ceduta a una cifra simbolica ad alcuni cartografi che già lavoravano in De Agostini. A loro sono stati dati in uso i database e ancora adesso realizzano atlanti stradali per conto loro mentre per De Agostini realizzano gli Atlanti Metodico, Moderno, il Grande Atlante e soprattutto il Calendario Atlante, che dal 1904 è la bandiera del Gruppo. Nel 2021 avviene la vendita della Scolastica a Mondadori. La Scolastica, iniziata negli Anni Trenta con qualche testo di geografia, nel dopoguerra con un graduale ingresso in tutti gli ordini di scuole e praticamente con testi per tutte le materie aveva raggiunto risultati molto importanti e una larga diffusione. La brillante gestione del Gruppo da parte di Marco Drago viene premiata nel 2018 con l’assegnazione dell’IMD Global Family Business Award, un importante premio conferito alla miglior azienda famigliare dell’anno nel mondo. Nel 2022, al raggiungimento del 25° anno alla guida del Gruppo, Marco Drago lascia la presidenza a Lorenzo Pellicioli venendo nominato Presidente Emerito del Gruppo. I suoi figli Enrico e Nicola sono i vicepresidenti e Marco Sala l’Amministratore Delegato.

Il Gruppo De Agostini[modifica | modifica wikitesto]

Il portafoglio del Gruppo De Agostini è costituito da partecipazioni nelle seguenti società:

  • De Agostini Editore, che raggruppa le iniziative editoriali storiche del Gruppo. La società comprende: De Agostini Collectibles, leader mondiale nei prodotti collezionabili (collezioni, modelli in scala da montare e prodotti soft-educational per bambini) venduti in abbonamento e in edicola; De Agostini Libri, casa editrice che pubblica in Italia libri per bambini e ragazzi, saggistica, varia, dizionari e atlanti geografici, gestita in joint venture con Mondadori; Kids Content, divisione attiva nella produzione di contenuti audiovisivi dedicati a bambini e ragazzi (tramite KidsMe), e nel broadcasting (con i canali DeA Kids e DeA Junior sulla piattaforma SKY).
  • Planeta Formación y Universidades, in joint venture con Grupo Planeta. È un network internazionale di università e istituti di formazione superiore leader in Spagna e America Latina, presente in vari Paesi europei e in Nord Africa. L’offerta educativa copre diverse specialità e indirizzi accademici e conta oltre 100.000 studenti attivi nel mondo.
  • IGT, quotata al NYSE. È il leader mondiale nel settore delle Lotterie e del Gaming Entertainment. IGT offre prodotti, sistemi e tecnologie per l’intrattenimento e il gioco responsabile in oltre 100 Paesi nel mondo, attraverso tutti i canali (B2B, B2C, online) e i segmenti regolamentati, dalle Lotterie alle Gaming Machine, al Gioco Digitale. In Italia è concessionaria del Gioco del Lotto, del Gratta e Vinci e della Lotteria Italia.
  • DeA Capital, piattaforma indipendente di Alternative Asset Management leader in Italia, con un’ampia gamma di prodotti in diversi segmenti: Real Estate (in Italia e in Europa), Private Equity, Credit e soluzioni Multi-asset / Multi-manager per clienti istituzionali (tramite Quaestio SGR).
  • Banijay Group, produttore mondiale indipendente di contenuti per la televisione e le piattaforme di streaming. Banijay raggruppa oltre 130 società di produzione attive in più di 20 Paesi e ha un catalogo di oltre 160.000 ore di produzioni originali e format multi-genere, che includono hit come Big Brother, Masterchef, Survivor, Peaky Blinders, Black Mirror. La partecipazione del Gruppo è detenuta tramite FL Entertainment (società quotata alla borsa di Amsterdam).
  • Atresmedia, in joint venture con Grupo Planeta. È un gruppo leader in Spagna nelle attività di broadcasting in tutti i settori: dalla televisione (Antena 3, La Sexta, Neox) alla radio (Onda Cero, Europa FM, Melodia FM), dal cinema a internet. Il Gruppo Atresmedia è attivo anche nella raccolta pubblicitaria e nella produzione di contenuti audiovisivi e cinematografici. Atresmedia è quotata alla borsa di Madrid.

Il Calendario Atlante De Agostini[modifica | modifica wikitesto]

Il Calendario Atlante De Agostini: venne edito per la prima volta nel 1904 in poche pagine. Fu successivamente molto ampliato acquistando grandissima importanza in Italia ed all'estero, tanto da essere tradotto in numerose lingue. Decisivo fu a questo proposito l'intervento del geografo professor dottor Luigi Visintin, direttore scientifico dell'Istituto Geografico De Agostini, che lo rinnovò e trasformò completamente aggiungendo fra l'altro le sezioni economiche[2]. Egli ne fu il redattore dal 1919 al 1958. Oltre alle statistiche generali del mondo e della produzione, ad un sommario degli organismi internazionali e degli avvenimenti storici essenziali dell'anno di pubblicazione, il Calendario dedica ad ogni stato del mondo una sezione, più o meno ampia a seconda dell'importanza dello stato stesso. Per ciascuno viene fornita innanzitutto una scheda base dove sono indicate le notizie essenziali: la capitale, le dimensioni, l'unità monetaria; vengono poi approfonditi tutti gli aspetti economico-sociali e i contesti storico-geografici in cui lo stato si trova ad operare. La parte conclusiva del Calendario contiene un atlante mondiale con i toponimi più importanti e le bandiere dei singoli stati. Nel 2024 Il Calendario Atlante ha compiuto 120 anni, continuando a rappresentare un dettagliato repertorio di informazioni, notizie, dati geografici e statistici costantemente aggiornati per descrivere le realtà economiche e sociali dei Paesi.

Kids Content[modifica | modifica wikitesto]

Kids Content, è la divisione attiva nella produzione di contenuti audiovisivi dedicati a bambini e ragazzi (tramite KidsMe), e nel broadcasting (con i canali DeA Kids e DeA Junior sulla piattaforma SKY).

Canali televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Attivi[modifica | modifica wikitesto]

Logo Nome Inizio trasmissioni Sky
Numerazione LCN Sky Go
DeA Kids 1º ottobre 2008 601 Si
DeA Kids +1 10 novembre 2008 602 No
DeA Junior 18 marzo 2012 623 Si

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ De Agostini Editore, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º gennaio 2022.
  2. ^ cfr. introduzione alla vntunesima edizione (i924)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Amedeo Benedetti, Contributo a una storia dell'attività editoriale dell'Istituto Geografico De Agostini, in Geostorie, n. 3, 2009, pp. 339-350.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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