Kitch Christie

Kitch Christie
Dati biografici
Paese Bandiera del Sudafrica Sudafrica
Rugby a 15
Ruolo Terza linea ala
Carriera
Attività di club[1]
1962-XX Pretoria Harlequins
Attività da allenatore
 Pretoria Harlequins
1980 Chicago Lions
1992-94Transvaal
1994-95Bandiera del Sudafrica Sudafrica
1996-97Northern Transvaal

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 25 ottobre 2011

Kitch Christie, vero nome George Moir Christie (Johannesburg, 31 gennaio 1940Pretoria, 22 aprile 1998), è stato un allenatore di rugby a 15 e rugbista a 15 sudafricano, commissario tecnico degli Springbok che vinsero la Coppa del Mondo di rugby 1995 e che compì imbattuto il suo intero mandato alla guida della Nazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Sudafrica da padre scozzese e madre inglese, Christie crebbe a Edimburgo, nel sobborgo di Leith; lì, nella locale scuola, prese il soprannome di "Kitch", datogli dai compagni di scuola in omaggio a Don Kitchenbrand, prolifico attaccante sudafricano dei Rangers dell'epoca[1][2].

Militò nei Pretoria Harlequins nel ruolo di terza linea e, nel 1980, ebbe un breve soggiorno negli Stati Uniti, durante il quale allenò i Chicago Lions[3].

Nel 1992 fu chiamato a dirigere la selezione provinciale del Transvaal in Currie Cup, capitanata da François Pienaar, e con cui vinse il torneo del 1993[4] e, a fine 1994, fu invitato dalla federazione sudafricana ad assumere la guida degli Springbok in crisi che dovevano prepararsi alla Coppa del Mondo di rugby 1995[4].

Il primo incontro che Christie dovette affrontare fu il 6 ottobre 1994 a Port Elizabeth contro l'Argentina, e fu una vittoria, così come una vittoria fu il secondo test match della serie contro i Pumas e, a seguire, i due incontri europei contro Scozia e Galles; in preparazione alla Coppa vinse anche un incontro con Samoa, e nel corso del torneo incontrò e sconfisse in sequenza Australia, Romania e Canada nella fase a gironi, Samoa nei quarti di finale, Francia in semifinale e Nuova Zelanda in finale, dando così al Sudafrica la Coppa del Mondo alla sua prima apparizione assoluta a tale competizione, dopo la fine del bando internazionale imposto al Paese a causa del precedente regime di apartheid.

Pur avendo annunciato le dimissioni alla fine della Coppa del Mondo di rugby 1995[5], fu convinto a rimanere e guidò anche i due test match celebrativi in Europa contro l'Italia a Roma e l'Inghilterra a Twickenham, dopo di che rese effettive le sue dimissioni. In 13 mesi alla guida degli Springbok, oltre ad avere vinto il titolo mondiale, Christie compì l'impresa di condurre 14 test match risoltisi in altrettante vittorie, con una media successi del 100 per cento[6].

Nel 1996 ricoprì la carica di tecnico del Northern Transvaal[7], ma una ricorrenza di una forma di leucemia che si trascinava dietro da più di 15 anni gli impedì di seguire gli incontri esterni della squadra; nel 1997 fu costretto a ricoverarsi e ricevette l'esonero mentre ancora si trovava sotto cura in clinica[7].

Il 22 aprile 1998 morì in una clinica a Pretoria a 58 anni[8].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ordine d'argento della Ikhamanga - nastrino per uniforme ordinaria
«Per l'eccellente contributo al rugby con la sua notevole attitudine all'allenamento e per l'aver allenato la squadra di rugby del Sudafrica, vittoriosa alla coppa del mondo del 1995.»
— 21 settembre 2007[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Reid's solid foundation for future at Edinburgh, in The Scotsman, 8 giugno 2007. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  2. ^ Kitch.
  3. ^ (EN) Kevin Mccallum, The Gift that keeps on dreaming, in Independent On Line, 5 settembre 2009. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  4. ^ a b (EN) Tim Glover, Secret Legacy of Kitch Christie, in The Independent, 26 settembre 1999. URL consultato il 26 ottobre 2011.
  5. ^ (EN) Richard Williams, A Victory To Heal a Nation's Wounds, in The Guardian, 26 giugno 1995. URL consultato il 26 ottobre 2011.
  6. ^ (EN) Rugby Coach Kitch Christie Dead at 58, in Associated Press, 23 aprile 1998. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  7. ^ a b (EN) ZA Sports Hall of Fame : George Christie[collegamento interrotto]. URL consultato il 26 ottobre 2011.
  8. ^ (EN) Peter Jackson, Boks in Mourning for Legend Christie, in Daily Mail, 24 aprile 1998. URL consultato il 26 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
  9. ^ Sito web della Presidenza della Repubblica: dettaglio decorato. Archiviato il 6 marzo 2016 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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