Phil Bennett

«Guardate cos'hanno fatto al Galles questi bastardi. Hanno preso il nostro carbone, la nostra acqua, il nostro acciaio. Comprano le nostre case per passarci due settimane all'anno. Cosa ci hanno dato in cambio? Assolutamente nulla. Siamo stati sfruttati, umiliati, controllati e puniti dagli inglesi. E noi oggi giochiamo contro di loro»

Phil Bennett
Dati biografici
Paese Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Altezza 170 cm
Peso 72 kg
Rugby a 15
Union Bandiera del Galles Galles
Ruolo Mediano d'apertura
Ritirato 1981
Carriera
Attività di club[1]
1966-81Llanelli
Attività da giocatore internazionale
1969-78
1974-77
Bandiera del Galles Galles
British & Irish Lions
29 (166)
8 (44)

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 26 aprile 2012

Phil Bennett (Llanelli, 24 ottobre 194812 giugno 2022[2]) è stato un rugbista a 15 britannico, tra i più famosi e acclamati giocatori del Regno Unito; fu 29 volte internazionale per il Galles e rappresentò i British Lions in due tour, nel 1974 e nel 1977.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gallese di Llanelli, spese l'intera carriera rugbystica nel club della sua città, il Llanelli RFC come mediano d'apertura: il suo stile di gioco, fatto di corsa, cambi di passo, finte e controfinte, gli procurò un'immediata popolarità tra il pubblico.

Esordì in Nazionale nel 1969 a Parigi, contro la Francia: a tal proposito, vanta il singolare primato di essere il primo giocatore subentrato in un match internazionale (precedentemente non erano previste sostituzioni). Inizialmente schierato come terza linea, evolse rapidamente verso il ruolo di mediano d'apertura.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Robert Philip, Actions speaks louder than words for White, in Daily Telegraph, 9 marzo 2006. URL consultato il 26 aprile 2012.
  2. ^ (EN) Wales and Lions fly-half great Bennett dies, in BBC Sport. URL consultato il 13 giugno 2022.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN41029886 · ISNI (EN0000 0000 9072 9911 · LCCN (ENnb2005012447 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2005012447