Evgenij Vladimirovič Petrov

Evgenij Petrov
Petrov al Grand Prix d'Isbergues 2015
Nazionalità Bandiera della Russia Russia
Altezza 175 cm
Peso 67 kg
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 2016
Carriera
Squadre di club
2000San Pellegrino
2000Mapeistagista
2001-2002Mapei
2003iBanesto.com
2004Saeco
2005-2006Lampre
2007-2008Tinkoff
2009-2010Katusha
2011-2012Astana
2013Saxo Bank
2014-2015Tinkoff
2016Tinkoff
Nazionale
2001-2008Bandiera della Russia Russia
Carriera da allenatore
2019-2020Gazprom-RusVelo
Palmarès
 Mondiali su strada
Bronzo Verona 1999 Crono U23
Oro Plouay 2000 Crono U23
Oro Plouay 2000 In linea U23
 Europei su strada
Oro Kielce 2000 Crono
Statistiche aggiornate al maggio 2023

Evgenij Vladimirovič Petrov (in russo Евгений Владимирович Петров?; Belovo, 25 maggio 1978) è un ex ciclista su strada e dirigente sportivo russo. Laureatosi campione del mondo in linea e a cronometro da Under-23 nel 2000, è stato ciclista professionista dal 2001 al 2016, vincendo una tappa al Giro d'Italia 2010; dopo il ritiro dalle corse, ha ricoperto incarichi di direttore sportivo.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 a Plouay si laurea campione del mondo sia nella prova in linea che in quella a cronometro nella categoria Under-23. Passa professionista nel 2001 con la Mapei-Quick Step, venendo considerato in prospettiva uno dei migliori atleti per le grandi corse a tappe. I primi due anni sono buoni: Petrov ottiene sei vittorie, tra cui il titolo nazionale élite a cronometro (già vinto nel 2000) e il successo nella classifica finale del Tour de l'Avenir.

Le quattro stagioni successive non corrispondono invece alle aspettative: Petrov cambia più volte casacca (iBanesto.com, Saeco, Lampre) andando in genere a ricoprire ruoli da gregario a favore dei compagni di squadra, senza avere possibilità di emergere. Nel 2007 trova la sua dimensione accettando il contratto della neonata Tinkoff di Orlando Maini: corre il Giro d'Italia 2007 da capitano e lo conclude con un ottimo settimo posto. Nel 2008, sempre in maglia Tinkoff, partecipa sia al Giro d'Italia che alla Vuelta a España senza però ottenere grandi risultati.

Nel 2009 passa al neonato team russo Katusha. Partecipa poi al Giro d'Italia 2010, dove nell'undicesima tappa prende parte ad una fuga bidone assieme ad altri cinquantacinque corridori: in quell'occasione riesce ad attaccare nel finale, staccando Dario Cataldo e Carlos Sastre su tutti, e a vincere la tappa sul traguardo dell'Aquila[1]. Nel 2011 si trasferisce all'Astana, nel 2013 passa quindi tra le file del Team Saxo-Tinkoff, svolgendo sempre ruoli di gregariato ma ritagliandosi anche un risultato individuale di prestigio, il successo nella sesta tappa del Giro d'Austria 2014. Si ritira dalle corse al termine della stagione 2016, ormai trentottenne.

Nel biennio 2019-2020 è attivo come direttore sportivo del team russo Gazprom-RusVelo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa della Pace
Campionati russi, Prova a cronometro
Campionati europei, Prova a cronometro Under-23
Campionati del mondo, Prova a cronometro Under-23
Campionati del mondo, Prova in linea Under-23
1ª tappa Tour de l'Ain (Chalaronne)
5ª tappa Giro di Slovenia (Aidussina)
Classifica generale Giro di Slovenia
Campionati russi, Prova a cronometro
Classifica generale Tour de l'Avenir
Duo Normand (cronocoppie con Filippo Pozzato)
11ª tappa Giro d'Italia (Lucera > L'Aquila)
6ª tappa Giro d'Austria (Sankt Johann im Pongau > Villaco)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2005: 50º
2006: 57º
2007: 7º
2008: 29º
2009: 34º
2010: 31º
2011: 39º
2012: 61º
2013: 22º
2014: 48º
2016: 75º
2003: 53º
2004: 38º
2005: ritirato (10ª tappa)
2006: 18º
2008: 43º
2011: 65º
2013: 117º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pazzo, splendido Giro a L'Aquila. Vince Petrov, Porte nuova rosa, su gazzetta.it, www.gazzetta.it, 19 maggio 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.

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