Jack Bobridge

Jack Bobridge
Jack Bobridge all'Eurométropole Tour 2014
Nazionalità Bandiera dell'Australia Australia
Altezza 180 cm
Peso 65 kg
Ciclismo
Specialità Pista, strada
Termine carriera 2016
Carriera
Squadre di club
2008-2009AIS
2010-2011Garmin
2012GreenEDGE
2012Orica
2013Blanco
2013-2014Belkin
2015Budget Forklifts
2016Trek
Nazionale
2008-2016Bandiera dell'Australia Australia (pista)
2011Bandiera dell'Australia Australia (strada)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 0 2 0
Mondiali su pista 3 5 2
Giochi del Commonwealth 2 0 0

Per maggiori dettagli vedi qui

Statistiche aggiornate al marzo 2017

Jack Bobridge (Adelaide, 13 luglio 1989) è un ex pistard e ciclista su strada australiano. Su pista ha vinto due medaglie d'argento olimpiche nell'inseguimento a squadre e tre titoli mondiali, detenendo inoltre dal 2011 al 2018 il record del mondo sulla distanza dei 4000 m da fermo,[1] mentre su strada è stato campione del mondo Under-23 a cronometro nel 2009 e poi professionista dal 2010 al 2016.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Comincia a gareggiare nel ciclismo all'età di quindici anni, su strada; si dedica però presto alla pista, frequentando il South Australian Sports Institute e l'Australian Institute of Sport[1]. Nel 2006, a 17 anni, si aggiudica il titolo mondiale su pista Juniors nell'inseguimento a squadre a Gand, in Belgio; nella medesima specialità conferma l'iride di categoria l'anno dopo ad Aguascalientes, in Messico[1]. Nella stagione 2007-2008, dopo aver debuttato nella categoria Open su pista, vince la gara di inseguimento a squadre di Coppa del mondo a Los Angeles e il campionato nazionale nella specialità dell'americana. Nell'estate 2008 partecipa ai Giochi olimpici di Pechino, come parte del quartetto australiano dell'inseguimento (si classificano quarti)[1].

Nella stagione 2008-2009 si aggiudica altre due gare di Coppa del mondo, questa volta a Melbourne, nell'inseguimento individuale e a squadre: in queste due specialità conquista nello stesso autunno anche i campionati d'Oceania[1]. Nel 2009 vince per la prima volta il campionato nazionale Open dell'inseguimento individuale. Parallelamente si dedica, nell'arco dell'anno, all'attività su strada, gareggiando da Under-23 e conseguendo numerosi successi: fra essi, oltre all'Eschborn-Frankfurt City Loop di categoria, i due titoli nazionali australiani, in linea e a cronometro, ed il titolo mondiale a cronometro Under-23[1].

Nel 2010 Bobridge conquista altri tre campionati nazionali su pista, nell'inseguimento individuale (come già nel 2009) e a squadre e nella corsa a punti. Si aggiudica poi anche il campionato mondiale dell'inseguimento a squadre, il primo in carriera per lui, e le due prove di inseguimento ai Giochi del Commonwealth di Delhi[1]. Su strada debutta nella categoria professionisti con la divisa del team Garmin-Transitions: già al primo anno, dopo aver preso parte al Giro d'Italia, ottiene una vittoria, nella quinta tappa dell'Eneco Tour.

Apre la stagione 2011 con un altro successo, nella prova in linea Elite dei campionati nazionali su strada. Il 2 febbraio dello stesso anno, a Sydney, fa suo per il terzo anno consecutivo il titolo nazionale dell'inseguimento su pista. Nell'occasione stabilisce il nuovo record del mondo sulla distanza dei 4000 m da fermo, fermando il cronometro a 4'10"534, oltre cinque decimi meglio del precedente primato, 4'11"114, messo a referto da Chris Boardman nel 1996[2]. Il record verrà migliorato di oltre tre secondi nel 2018 da Ashton Lambie[3]. Nel prosieguo di stagione Bobridge vince quindi i titoli iridati nell'inseguimento individuale e a squadre ad Apeldoorn.

Nel 2012 si aggiudica tre campionati australiani su pista, nella corsa a punti, nell'inseguimento a squadre e nello scratch, e la gara di inseguimento a squadre di Coppa del mondo a Londra[1]. Ai campionati del mondo si classifica secondo sia nell'inseguimento individuale che in quello a squadre; ottiene lo stesso anche ai Giochi olimpici di Londra nell'inseguimento a squadre[1]. Su strada partecipa per la seconda volta al Giro d'Italia, questa volta vestendo la maglia del team Orica-GreenEDGE.

Nel 2015 si aggiudica la prima tappa del Tour Down Under, mentre a inizio 2016, sotto contratto con la Trek-Segafredo, vince il suo secondo titolo nazionale in linea, imponendosi in solitaria sul traguardo di Buninyong.[4] Nel novembre 2016 annuncia quindi il ritiro dalle corse, dopo aver scoperto di essere affetto da artrite reumatoide.[5]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Pista[modifica | modifica wikitesto]

Campionati del mondo Juniors, Inseguimento a squadre (con Leigh Howard, Cameron Meyer e Travis Meyer)
Campionati oceaniani 2007, Inseguimento individuale Juniors
Campionati australiani, Inseguimento a squadre Juniors (con Christos Winter, Sean Boyle e Rohan Dennis)
Campionati australiani, Americana (con Glenn O'Shea)
Campionati del mondo Juniors, Inseguimento a squadre (con Leigh Howard, Travis Meyer e Glenn O'Shea)
3ª prova Coppa del mondo 2007-2008, Inseguimento a squadre (Los Angeles, con Peter Dawson, Mark Jamieson e Bradley McGee)
Campionati oceaniani 2009, Inseguimento individuale
Campionati oceaniani 2009, Inseguimento a squadre (con Zakkari Dempster, Rohan Dennis e Mark Jamieson)
2ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento individuale (Melbourne)
2ª prova Coppa del mondo 2008-2009, Inseguimento a squadre (Melbourne, con Rohan Dennis, Luke Durbridge e Mark Jamieson)
Campionati australiani, Inseguimento individuale
Campionati australiani, Inseguimento individuale
Campionati australiani, Inseguimento a squadre (con Rohan Dennis, James Glasspool e Dale Parker)
Campionati australiani, Corsa a punti
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Michael Hepburn, Leigh Howard e Cameron Meyer)
Giochi del Commonwealth, Inseguimento individuale
Giochi del Commonwealth, Inseguimento a squadre (con Michael Freiberg, Michael Hepburn e Dale Parker)
Campionati oceaniani 2011, Inseguimento a squadre (con Michael Hepburn, Leigh Howard e Cameron Meyer)
1ª prova Coppa del mondo 2010-2011, Inseguimento a squadre (Melbourne, con Michael Hepburn, Leigh Howard e Cameron Meyer)
Campionati australiani 2011, Americana (con Cameron Meyer)
Campionati australiani, Inseguimento individuale
Campionati del mondo, Inseguimento a squadre (con Rohan Dennis, Luke Durbridge e Michael Hepburn)
Campionati del mondo, Inseguimento individuale
Campionati australiani, Corsa a punti
Campionati australiani, Inseguimento a squadre (con Rohan Dennis, Alexander Edmondson e Glenn O'Shea)
Campionati australiani, Scratch
4ª prova Coppa del mondo 2011-2012, Inseguimento a squadre (Londra, con Rohan Dennis, Alexander Edmondson e Michael Hepburn)
Campionati australiani, Inseguimento a squadre (con Luke Davison, Alexander Edmondson e Glenn O'Shea)
2ª prova Coppa del mondo 2015-2016, Inseguimento a squadre (Cambridge, con Luke Davison, Alexander Edmondson e Michael Hepburn)

Strada[modifica | modifica wikitesto]

  • 2009 (Team Jayco-AIS, otto vittorie)
Campionati australiani, Prova in linea Under-23
Campionati australiani, Prova a cronometro Under-23
Eschborn-Frankfurt City Loop Under-23
4ª tappa Tour of Japan (Minami Shinshu > Minami Shinshu)
6ª tappa Tour of Japan (Izu > Izu)
2ª tappa Internationale Thüringen Rundfahrt (Oberhof > Oberhof)
5ª tappa Internationale Thüringen Rundfahrt (Oberhof > Oberhof, cronometro)
Campionati del mondo, Prova a cronometro Under-23 (con la Nazionale australiana)
  • 2010 (Team Garmin-Transitions, una vittoria)
5ª tappa Eneco Tour (Roermond > Sittard)
  • 2011 (Garmin-Cervélo, una vittoria)
Campionati australiani, Prova in linea
  • 2015 (Budget Forklifts, una vittoria)
1ª tappa Tour Down Under (Tanunda > Campbelltown) (con il Team UniSA Australia)
  • 2016 (Trek-Segafredo, una vittoria)
Campionati australiani, Prova in linea

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2010: ritirato (13ª tappa)
2012: ritirato (20ª tappa)
2013: non partito (14ª tappa)
2016: 156º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2014: ritirato
2016: ritirato

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i (EN) Jack Bobridge, su cycling.org.au, www.cycling.org.au. URL consultato il 5 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2013).
  2. ^ (EN) Bobridge breaks Boardman's record, in www.cyclingnews.com, 2 aprile 2013. URL consultato il 5 aprile 2013.
  3. ^ (ENFR) MEN - HOMMES (PDF), su uci.org. URL consultato il 21 novembre 2021.
  4. ^ (EN) 2016 » National Championships Australia - Road Race (NC), su procyclingstats.com. URL consultato il 21 novembre 2021.
  5. ^ Ha vinto l’artrite: Bobridge dice basta, su gazzetta.it. URL consultato il 21 novembre 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]