Christoph Ransmayr

Christoph Ransmayr nel 2018

Christoph Ransmayr (Wels, 20 marzo 1954) è uno scrittore austriaco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Wels nel 1954[1] e cresciuto nelle zone rurali dell'Alta Austria, ha studiato filosofia ed etnologia a Vienna dal 1972 al 1978[2].

È stato redattore culturale del periodico "Extrablatt" dal 1978 al 1982, anno in cui ha esordito nella letteratura con il saggio Radiosa fine scritto a quattro mani con Willy Puchner[3].

Autore di numerosi romanzi e saggi tradotti in oltre trenta lingue[4], la sua opera più celebre è probabilmente Il mondo estremo, romanzo che prende spunto dalle Metamorfosi di Ovidio per narrare la vicenda di Cotta, ammiratore del poeta perso nei labirinti della città eccessiva di Toma tra i personaggi del poema epico[5].

Tra i riconoscimenti letterari per la sua opera, l'ultimo in ordine di tempo è stato il Premio Kleist nel 2018[6].

Contribuitore delle riviste Geo, Merian e TransAtlantik, dal 2006 risiede a Vienna[7].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Radiosa fine con Willy Puchner (Strahlender Untergang, 1982), Macerata, Liberilibri, 2008 traduzione di Giovanni Giri ISBN 978-88-95481-36-4.
  • Gli orrori dei ghiacci e delle tenebre (Die Schrecken des Eises und der Finsternis, 1984), Milano, Il mandarino, 1989 traduzione di Lia Poggi ISBN 88-224-5003-5. - Nuova ed. Milano, Leonardo, 1991 traduzione di Lia Poggi ISBN 88-355-1027-9. - Nuova ed. Milano, Feltrinelli, 2008 traduzione di Lia Poggi ISBN 978-88-07-72068-0.
  • Il mondo estremo (Die letzte Welt, 1988), Milano, Leonardo, 1989 traduzione di Claudio Groff ISBN 88-355-0026-5. - Nuova ed. riveduta Milano, Feltrinelli, 2003 traduzione di Claudio Groff ISBN 88-07-53007-4.
  • Il morbo Kitahara (Morbus Kitahara, 1995), Milano, Feltrinelli, 1997 traduzione di Stefania Fanesi Ferretti ISBN 88-07-01517-X.
  • Der Weg nach Surabaya (1997)
  • Die dritte Luft oder Eine Bühne am Meer (1997)
  • Die Unsichtbare. Tirade an drei Stränden (2001)
  • Il non nato (Der Ungeborene, oder Die Himmelsareale des Anselm Kiefer, 2002), Macerata, Liberilibri, 2008 traduzione di Giovanni Giri ISBN 978-88-95481-36-4.
  • Die Verbeugung des Riesen. Vom Erzählen (2003)
  • Geständnisse eines Touristen. Ein Verhör (2004)
  • La montagna volante (Der fliegende Berg, 2006), Milano, Feltrinelli, 2008 traduzione di Claudio Groff ISBN 978-88-07-01766-7.
  • Damen & Herren unter Wasser. Eine Bildergeschichte nach 7 Farbtafeln von Manfred Wakolbinger con Manfred Wakolbinger (2007)
  • Odysseus, Verbrecher. Schauspiel einer Heimkehr (2010)
  • Der Wolfsjäger. Drei polnische Duette con Martin Pollack (2011)
  • Atlante di un uomo irrequieto (Atlas eines ängstlichen Mannes, 2012), Milano, Feltrinelli, 2015 traduzione di Claudio Groff ISBN 978-88-07-03168-7.
  • Gerede: Elf Ansprachen (2014)
  • Cox, o Il corso del tempo (Cox oder Der Lauf der Zeit, 2016), Milano, Feltrinelli, 2018 traduzione di Margherita Carbonaro ISBN 978-88-07-03297-4.
  • Il maestro della cascata (Der Fallmeister: Eine kurze Geschichte vom Töten, 2021), Milano, Feltrinelli, 2022, traduzione di Margherita Carbonaro ISBN 978-88-58-84883-8.
  • L'inchino del gigante. Cinque brevi libri di viaggi e metamorfosi (contiene: Die dritte Luft oder Eine Bühne am Meer; Die Verbeugung des Riesen. Vom Erzählen; Damen & Herren unter Wasser; Gerede: Elf Ansprachen; Arznei gegen die Sterblichkeit. Drei Geschichten zum Dank), Roma, L'orma editore, 2023, traduzione di Marco Federici Solari ISBN 978-88-31-31283-7.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cenni biografici, su pordenonelegge.it. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  2. ^ Camilla Miglio, Ransmayr lo scrittore geopoetico, su ilmanifesto.it, 29 novembre 2015. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  3. ^ Timeline dello scrittore, su goethe.de. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  4. ^ Biografia e bibliografia su www.eventiletterari.swiss
  5. ^ Emilio Pianezzola, Il romanzo ovidiano «Il mondo estremo» di Christoph Ransmayr (PDF), su edu.lascuola.it. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  6. ^ Kleist-Preis a Christoph Ransmayr, su bgagency.it, 14 febbraio 2018. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  7. ^ (EN) Biografia, bibliografia e citazioni, su goodreads.com. URL consultato il 3 gennaio 2019.
  8. ^ (EN) Park Kyong-ni Prize Goes to Writer Christoph Ransmayr of Austria, su world.kbs.co.kr, 20 settembre 2023. URL consultato il 20 ottobre 2023.

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