Niccolò Oddi

Niccolò Oddi, S.I.
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Oddi
 
Incarichi ricoperti
 
Nato26 settembre 1715 a Perugia
Ordinato diacono30 dicembre 1753
Ordinato presbitero1º gennaio 1754
Nominato arcivescovo14 gennaio 1754 da papa Benedetto XIV
Consacrato arcivescovo20 gennaio 1754 dal cardinale Giacomo Oddi
Creato cardinale26 settembre 1766 da papa Clemente XIII
Deceduto25 maggio 1767 (51 anni) a Arezzo
 

Niccolò Oddi (Perugia, 26 settembre 1715Arezzo, 25 maggio 1767) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Perugia il 26 settembre 1715, Niccolò Oddi era figlio del conte Marcantonio Oddi, figlio del conte Francesco e di Donna Maria Vittoria Banchieri ( nipote di Papa Clemente IX Rospigliosi), ed era nipote del cardinale Giacomo Oddi.

Avviato alla carriera ecclesiastica, studiò presso l'Università La Sapienza di Roma, ove ottenne il dottorato in utroque iure il 16 novembre 1746.

Nominato vice-legato a Ravenna, divenne relatore della Sacra Congregazione per la Sacra Consulta. Referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica di Grazia e Giustizia. Ricevette gli ordini minori il 26 dicembre 1753, il suddiaconato il 28 dicembre e il diaconato il 30 dicembre. Venne ordinato sacerdote il 1º gennaio 1754.

Eletto arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope il 14 gennaio 1754, venne consacrato vescovo il 20 gennaio successivo a Roma per le mani del cardinale Giacomo Oddi. Nominato nunzio apostolico a Colonia dal 12 febbraio 1754, passò alla nunziatura in Svizzera dal 4 dicembre 1759. Venne quindi nominato nunzio apostolico straordinario alla Dieta di Francoforte che elesse Giuseppe II d'Asburgo-Lorena il 21 gennaio 1764. Venne quindi trasferito dal 20 febbraio 1764 all'arcidiocesi di Ravenna.

Creato cardinale presbitero nel concistoro del 26 settembre 1766 con la dispensa per avere uno zio cardinale nel sacro collegio, ricevette la berretta ed il titolo di Santa Maria in Ara Coeli il 1º dicembre 1766. Legato pontificio in Romagna dallo stesso giorno, dall'8 maggio dell'anno successivo fu Sovrintendente delle Acque nella stessa Legazione.

Il 25 maggio 1767 morì ad Arezzo. La sua salma venne esposta e poi sepolta nella chiesa dei gesuiti di Arezzo dal momento che alcuni giorni prima di morire aveva fatto la professione ufficiale per entrare nella Compagnia di Gesù.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo titolare di Traianopoli di Rodope Successore
Francisco de Solís Folch de Cardona 14 gennaio 1754 - 20 febbraio 1764 Alexandre-Angélique Talleyrand de Périgord
Predecessore Nunzio apostolico a Colonia Successore
Girolamo Spinola 12 febbraio 1754 - 4 dicembre 1759 Cesare Alberico Lucini
Predecessore Nunzio apostolico in Svizzera Successore
Giovanni Ottavio Bufalini 4 dicembre 1759 - 20 febbraio 1764 Luigi Valenti Gonzaga
Predecessore Arcivescovo metropolita di Ravenna Successore
Ferdinando Romualdo Guiccioli 20 febbraio 1764 - 25 maggio 1767 Antonio Cantoni
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Ara Coeli Successore
Baldassare Cenci 1º dicembre 1766 - 25 maggio 1767 Vitaliano Borromeo
Predecessore Legato apostolico di Romagna Successore
Ignazio Michele Crivelli 1º dicembre 1766 - 25 maggio 1767 Enea Silvio Piccolomini
Controllo di autoritàVIAF (EN89088833 · ISNI (EN0000 0000 6224 6912 · CERL cnp02108027 · GND (DE1055198792 · WorldCat Identities (ENviaf-89088833