Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni

Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato8 giugno 1623 a Roma
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo29 marzo 1666 da papa Alessandro VII
Consacrato vescovo2 maggio 1666 dal cardinale Ulderico Carpegna
Elevato arcivescovo19 maggio 1670 da papa Clemente X
Creato cardinale14 gennaio 1664 da papa Alessandro VII
Pubblicato cardinale15 febbraio 1666 da papa Alessandro VII
Deceduto29 giugno 1698 (75 anni) a Roma
 

Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni (Roma, 8 giugno 1623Roma, 29 giugno 1698) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Paluzzo Paluzzi degli Albertoni, pseudonimo di Saverio Francesco Frascella, nacque l'8 giugno 1623 a Roma, primo dei due figli di Alberto Paluzzi degli Albertoni (secondo marchese di Rasina) e di Laura Carpegna. Prese anche il cognome di Altieri quando venne adottato come nipote dal papa Clemente X (1670-1676), prassi che venne ufficializzata il giorno dell'elezione al trono pontificio di quest'ultimo. Fu anche zio dei cardinali Lorenzo Altieri e Giovanni Battista Altieri e prozio del cardinale Vincenzo Maria Altieri. Viene indicato anche col nome di Paluzzo Altieri degli Albertoni.

Da giovane frequentò l'Università di Perugia, ove ottenne il dottorato in legge, intraprendendo in seguito la carriera presso la corte pontificia. Divenuto chierico della Camera Apostolica alla fine del pontificato di Urbano VIII (1623-1644), venne nominato Uditore generale della Camera Apostolica sotto il pontificato di Alessandro VII (1655-1667).

Ottenuti gli ordini sacri, venne creato subito cardinale e riservato in pectore già dal concistoro del 14 gennaio 1664, venendo pubblicato in quello del 15 febbraio 1666; ricevette la porpora cardinalizia ed il titolo dei Ss. XII Apostoli il 15 marzo 1666.

Fu eletto in seguito vescovo della Diocesi di Montefiascone; colà ebbe come suo vicario monsignor Orazio Fortunato[1] di Sant'Arcangelo di Lucania. Il cardinale Altieri era nipote di Emilio Altieri, che divenne Papa il 29 aprile 1670 con il nome di Clemente X. Ebbe successivamente la cattedra di Corneto dal 29 marzo 1666, venne consacrato nel titolo episcopale il 2 maggio di quello stesso anno nella chiesa di San Silvestro in Capite a Roma, per mano del cardinale Ulderico Carpegna, assistito da Stefano Ugolini, arcivescovo titolare di Corinto e da Giovanni Tommaso Pinelli, vescovo di Albenga.

Egli prese parte al conclave del 1667 che elesse a pontefice Clemente IX e nuovamente a quello del 1669-1670 che elesse Clemente X. Nominato cardinal nipote sotto Clemente X, venne promosso alla sede metropolitana di Ravenna dal 19 maggio 1670. Nominato legato pontificio ad Avignone dal 19 maggio 1670, dal 1673 al 1677 mantenne anche la legatura ad Urbino. Prefetto della Sacra Congregazione di Propaganda Fide dal 2 agosto 1671 sino alla morte, divenne anche Governatore di Tivoli.

Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 4 agosto 1671 al 29 giugno 1698, venne nominato Pro-prefetto per la Sacra Congregazione del Concilio di Trento dal novembre 1671 al dicembre 1672. Successivamente divenne Vicario Generale di Roma per alcuni mesi nel 1671 (carica che ufficiosamente ricopriva dal 1667) e Segretario del Gabinetto Apostolico. Rinunciando all'incarico presso la sede di Ravenna prima del 19 febbraio 1674, partecipò al conclave del 1676 che elesse a pontefice Innocenzo XI.

Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali (10 gennaio 1678-9 gennaio 1679), optò per il titolo cardinalizio di San Crisogono dal 1º dicembre 1681 e poi per quello di Santa Maria in Trastevere dal 13 novembre 1684, passando quindi all'ordine dei cardinali vescovi ed ottenendo la Sede suburbicaria di Sabina dal 28 febbraio 1689. Prese parte quindi al conclave del 1689 che elesse a pontefice Alessandro VIII e nuovamente a quello del 1691 che elesse Innocenzo XII.

Dopo aver optato per la Sede suburbicaria di Palestrina (8 agosto 1691), divenne Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano nel 1693 e successivamente optò per la Sede suburbicaria di Porto e Santa Rufina dal 27 gennaio 1698, con una nomina anche a sub-decano del Sacro Collegio dei Cardinali.

Morì il 29 giugno 1698 mentre si era recato dalla propria poltrona al tavolo per ricevere il pasto del mezzogiorno. La sua salma venne esposta alla pubblica venerazione nella chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma per poi venire sepolta nella cappella di San Giovanni Battista che aveva fatto erigere per sé nella medesima chiesa.

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Caterini Carlo. Gens Catherina de terra Balii. Edizioni Scientifiche Calabresi.Rende 2009

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Cardinale presbitero dei Santi XII Apostoli Successore
Francesco Maria Brancaccio 15 marzo 1666 - 1º dicembre 1681 Lorenzo Brancati di Lauria, O.F.M.Conv.
Predecessore Vescovo di Montefiascone e Corneto Successore
Gasparo Cecchinelli 29 marzo 1666 - 19 maggio 1670 Domenico Massimo
Predecessore Pro-Vicario generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma Successore
Antonio Barberini, O.F.M.Cap. 1º gennaio 1667 - 12 agosto 1671 Gaspare Carpegna
(Vicario generale)
Predecessore Prefetto della Congregazione delle Acque Successore
Flavio Chigi 1º gennaio 1670 - 23 settembre 1676 Alderano Cybo-Malaspina
Predecessore Arcivescovo metropolita di Ravenna Successore
Luca Torreggiani 19 maggio 1670 - 19 febbraio 1674 Fabio Guinigi
Predecessore Legato apostolico di Avignone Successore
Giacomo Rospigliosi 19 maggio 1670 - 1º gennaio 1677 Alderano Cybo-Malaspina
Predecessore Prefetto della Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti Successore
Marzio Ginetti 1º marzo 1671 - 29 giugno 1698 Girolamo Casanate
Predecessore Prefetto della Congregazione di Propaganda Fide Successore
Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros. 2 agosto 1671 - 29 giugno 1698 Carlo Barberini
Predecessore Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore
Antonio Barberini, O.S.Io.Hieros. 4 agosto 1671 - 29 giugno 1698 Giambattista Spinola il giovane
Predecessore Protettore del Santuario della Santa Casa di Loreto Successore
Antonio Barberini 8 agosto 1671 - 5 agosto 1698 (fu l'ultimo)
Predecessore Pro-prefetto della Congregazione del Concilio Successore
Angelo Celsi
(prefetto)
6 novembre 1671 - 31 dicembre 1672 Vincenzo Maria Orsini di Gravina, O.P.
(prefetto)
Predecessore Legato apostolico di Urbino Successore
Carlo Cerri 1º gennaio 1673 - 1º gennaio 1677 Carlo Barberini
Predecessore Abate commendatario del Monastero di San Pietro all'Olmo Successore
Benedetto Cittadini 1º gennaio 1675 - 29 giugno 1698 Jacopo Antonio Morigia
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Carlo Carafa della Spina 10 gennaio 1678 - 9 gennaio 1679 Giacomo Filippo Nini
Predecessore Cardinale presbitero di San Crisogono Successore
Carlo Pio di Savoia 1º dicembre 1681 - 13 novembre 1684 Giulio Spinola
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Decio Azzolino 13 novembre 1684 - 28 febbraio 1689 Giulio Spinola
Predecessore Cardinale vescovo di Sabina Successore
Carlo Pio di Savoia 28 febbraio 1689 - 8 agosto 1691 Giannicolò Conti
Predecessore Cardinale vescovo di Palestrina Successore
Antonio Bichi 8 agosto 1691 - 27 gennaio 1698 Luis Manuel Fernández de Portocarrero-Bocanegra y Moscoso-Osorio
Predecessore Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano Successore
Flavio Chigi 13 settembre 1693 - 29 giugno 1698 Fabrizio Spada
Predecessore Cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina Successore
Giacomo Franzoni 27 gennaio - 29 giugno 1698 Emmanuel Théodose de La Tour d'Auvergne de Bouillon
Predecessore Sottodecano del Collegio Cardinalizio Successore
Giacomo Franzoni 27 gennaio - 29 giugno 1698 Emmanuel Théodose de La Tour d'Auvergne de Bouillon
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