Dignano (Croazia)

Dignano
città
(HR) Vodnjan
(IT) Dignano
Dignano – Bandiera
Dignano – Veduta
Dignano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Croazia Croazia
Regione Istria
Amministrazione
SindacoEdi Pastrovicchio
Territorio
Coordinate44°58′N 13°51′E / 44.966667°N 13.85°E44.966667; 13.85 (Dignano)
Altitudine135 m s.l.m.
Superficie101,70 km²
Abitanti5 850[1] (2021)
Densità57,52 ab./km²
Comuni confinantiValle d'Istria, Sanvincenti, Marzana, Fasana, Pola
Altre informazioni
Linguecroato, italiano
Cod. postale52215
Prefisso052
Fuso orarioUTC+1
TargaPU
Nome abitantidignanesi
Patronosan Biagio
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Croazia
Dignano
Dignano
Dignano – Mappa
Dignano – Mappa
Localizzazione della città di Dignano nella regione istriana
Sito istituzionale

Dignano (in croato Vodnjan; fino al 1945 Dignano d'Istria; in veneto Dignan) è una cittadina croata di 5 850 abitanti, situata nella regione istriana.

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Dignano sorge nell'Istria occidentale, a 12 km a nord di Pola.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Resti romani sulla spiaggia di Peroi
Volantino del Comando Squadristi di Dignano, ricordo delle politiche di italianizzazione forzata durante il ventennio fascista

La tradizione vuole che l'attuale Dignano sia il risultato dell'unione di sette ville, facenti parte dell'agro colonico di Pola. È nota ancora in epoca romana come Praedium Athenianum e successivamente come Vicus Attinianum o Adinianum.

Fu tra i territori sotto il dominio del Patriarcato di Aquileia come feudo dell'Abbazia di San Gallo di Moggio Udinese assieme a Portole[2][3]. Nel 1213 l'abate di Moggio investe del feudo di Dignano d'Istria il nobile Walterpertoldo di Spilinbergo. Successivamente la città segue le sorti dell'Istria: prima veneziana, poi asburgica e nel 1918 italiana.

L'antica Attinianum era ristretta entro i limiti dell'odierna Piazza del Popolo. Al centro della piazza si ergeva il castello. Il luogo era irregolare nella forma e aveva tre porte che permettevano l'accesso al castello e alla piazza: una si apriva verso le mercerie, un'altra portava alla contrada del Forno Grande e la terza era posta sul punto di unione delle contrade Portarol e Duomo.

Nel 1808, per ingrandire la piazza, l'antico castello venne demolito e con le sue pietre vennero selciate le vie circostanti.

La popolazione della città è stata storicamente e compattamente di lingua e cultura italiana, ma nelle località di campagna ad est della città e a Peroi gli abitanti erano prevalentemente slavi. Dignano assieme a tutta l'Istria venne annessa all'Italia dopo la prima guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale e la cessione alla Jugoslavia, negli anni difficili tra il 1945 e il 1951, gran parte della popolazione esulò. L'esodo fu compensato da immigrazione proveniente da località croate dell'Istria, ma anche da lontane regioni della Jugoslavia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

«Scudo d'argento, a una croce di rosso, sormontato da una corona e fregiato ai margini.[4]»

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di san Biagio, è la più grande chiesa di tutta l'Istria. Al suo interno una collezione di reliquie chiamate "i corpi santi" che raccoglie le spoglie a volte miracolosamente conservate di alcuni santi fra i quali san Sebastiano e santa Barbara. Il corpo di santa Nicolosa, morta a Venezia nel 1512, è considerata la reliquia meglio conservata d'Europa. All'interno è conservato il paliotto del beato Leone Bembo di Paolo Veneziano.
  • Chiesa di San Giacomo, costruita originariamente nel IX secolo, è la più antica della cittadina istriana
  • Chiesa della Madonna della Traversa
  • Chiesa di San Martino
  • Chiesa di San Rocco
  • Chiesa di Sant'Antonio
  • Chiesa di Santa Caterina
  • Chiesa della Madonna del Carmine
  • Palazzo Bradamante, del XVII secolo, ospita la sede della locale Comunità degli Italiani
  • Palazzo Bettica, conosciuto come Castello, in stile gotico veneziano, ospita il museo civico
  • Palazzo Portarol, in stile gotico
  • Municipio, in stile neogotico, costruito nel 1911

Società[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante l'esodo del dopoguerra, resta una cospicua comunità di croati italiani (il 20% nel 2001, il 15% nel 2011), di cui alcuni usano ancora il dialetto istriota. La minoranza italiana è concentrata soprattutto nel capoluogo (circa un quarto degli abitanti) e nella frazione di Gallesano (circa metà degli abitanti).

Nell'ultimo decennio si sono stabilite a Dignano anche due consistenti comunità di bosniaci e di rom - quest'ultima, l'unica e la più grande comunità rom dell'Istria,[5] con una propria associazione (Associazione dei Rom dell'Istria) e un rappresentante in consiglio comunale nei posti riservati alle minoranze.

Anche i montenegrini di Peroi sono una comunità storica di Dignano, avendo mantenuto per secoli religione ortodossa e costumi, con una propria associazione "Peroj 1657".[6]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[7]

La presenza autoctona di italiani[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana.

È presente una comunità di italiani autoctoni che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli ed in gran numero la penisola dell'Istria e le coste e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che furono della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Dignano è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".

Il censimento austriaco del 1910 registrava nel comune catastale di Dignano 6087 abitanti, dei quali 5801 italiani (con l'esclusione degli attuali insediamenti di Gaiana, Gallesano e Peroi).[8] Secondo l'ultimo censimento del 2011 è presente nel comune di Dignano una consistente minoranza autoctona di italiani composta da 950 persone, pari allo 15,53% della popolazione, che costituiscono la locale Comunità degli Italiani di Dignano e la Comunità degli Italiani di Gallesano "Armando Capolicchio" nella frazione. I sodalizi aderiscono all'Unione Italiana.

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[9]
0,87% madrelingua bosniaca
73,16% madrelingua croata
19,93% madrelingua italiana
% Ripartizione linguistica (gruppi principali)[10]
3,71% madrelingua bosniaca
72,46% madrelingua croata
15,53% madrelingua italiana
4,84% madrelingua romanì

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Dignano è diviso in 4 insediamenti:

  • Dignano o Dignano d'Istria (Vodnjan), sede comunale
  • Gaiano (Gajana)
  • Gallesano (Galižana)
  • Peroi (Peroj)

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Dignano[11] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 7,78,811,715,620,324,026,926,623,018,312,99,58,715,925,818,117,1
T. min. media (°C) 2,83,45,48,512,716,418,918,815,711,87,24,43,58,918,011,610,5
Precipitazioni (mm) 81687077706559791009712091240217203317977

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La principale via d'accesso alla città è l'autostrada A9 che unisce Pola alla frontiera slovena.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

Dignano è servita dalle stazioni di Dignano e Dignano Città della ferrovia istriana.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  2. ^ Rino Cigui, I Benedettini nella Venezia Giulia di Antonio Alisi, Atti, vol. XXXVII, 2007, pp. 426-428.
  3. ^ La Storia di Moggio, su Comune di Moggio Udinese.
  4. ^ Paola Delton, Appunti storici sullo stemma civico di Dignano (PDF).
  5. ^ Lonely Planet, Vodnjan
  6. ^ Peroj 1657 Archiviato il 17 gennaio 2010 in Internet Archive.
  7. ^ (HR) Popolazione nei comuni croati nel periodo 1857-2011, su dzs.hr.
    (EN) Census of population, households and dwellings in 2021 - First results (XLSX), su popis2021.hr, 16 gennaio 2022. URL consultato il 28 marzo 2023 (archiviato dall'url originale il 30 gennaio 2022).
  8. ^ Censimento del Litorale Austriaco-illirico del 31 dicembre 1910 (PDF), su kozina.com (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2016).
  9. ^ Censimento Croazia 2001
  10. ^ Censimento Croazia 2011
  11. ^ https://it.climate-data.org/location/58064/

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dario Alberi, Istria, storia, arte, cultura, Edizioni Lint Trieste.
  • Fabio Amodeo, TuttoIstria, Edizioni Lint Trieste.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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