Chies d'Alpago

Chies d'Alpago
comune
Chies d'Alpago – Stemma
Chies d'Alpago – Veduta
Chies d'Alpago – Veduta
Panorama di Chies
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoGianluca Dal Borgo (lista civica Costruire il domani) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate46°09′55.18″N 12°23′32.9″E / 46.165328°N 12.392472°E46.165328; 12.392472 (Chies d'Alpago)
Altitudine647 m s.l.m.
Superficie44,97 km²
Abitanti1 244[2] (31-1-2024)
Densità27,66 ab./km²
FrazioniAlpaos, Chies, Codenzano, Funes, Irrighe, Lamosano (sede comunale), Molini, Palughetto, San Martino[1]
Comuni confinantiAlpago, Barcis (PN), Claut (PN), Tambre
Altre informazioni
Cod. postale32010
Prefisso0437
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025012
Cod. catastaleC630
TargaBL
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[3]
Cl. climaticazona F, 3 463 GG[4]
Nome abitantialpagoti o alpagotti
PatronoSan Giuseppe
Giorno festivo19 marzo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Chies d'Alpago
Chies d'Alpago
Chies d'Alpago – Mappa
Chies d'Alpago – Mappa
Posizione del comune di Chies d'Alpago nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Chies d'Alpago (Ciéis in veneto[5]) è un comune italiano di 1 244 abitanti[2] della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Lamosano.

Il comune fa parte dell'Unione montana Alpago.

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'etimologia del toponimo è incerta. Il termine Chies potrebbe derivare dal nome proprio dell'antico assegnatario del luogo - forse Clesium o Claisum - secondo una consuetudine riscontrabile anche in altre località limitrofe (Lamosano, Codenzano, Spert, Broz).[6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi insediamenti nel territorio di Chies si fanno risalire all'età del ferro. La zona pianeggiante della conca dell'Alpago all'epoca era un palude, dunque i primi paesi furono fondati sulle alture: Clessum, Codenseanum, Lamosanum, Alpagos. In epoca longobarda nacque il sistema delle regole, una sorta di amministrazione del territorio, ancora oggi diffusa a Chies.

In età comunale tutto l'Alpago era governato da Belluno e nel 1324 fu eretto a contea sotto l'amministrazione di Endrighetto di Bongaio, che governava dal castello omonimo, vicino alla frazione di Alpaos[7]. Nel 1404, come tutto il bellunese, il territorio venne conquistato dalla Serenissima. Dopo la caduta di Venezia si insediò il governo napoleonico, che mantenne lo statuto delle regole.

Successivamente Chies subì le sorti di tutta l'area bellunese: dominio austriaco e annessione al Regno d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale tutto il comune venne annesso direttamente al Reich da Hitler. A partire dal secondo dopoguerra il territorio subì fortemente il fenomeno dell'emigrazione, che ne dimezzò la popolazione nel giro di pochi anni.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa di San Giuseppe: la parrocchiale di Chies venne edificata nel 1903, sulla base di una precedente chiesa settecentesca, che a sua volta traeva origine da un sacello più antico.
  • La località di Alpaos, secondo la tradizione, corrisponderebbe al luogo in cui sorgeva il castello del famigerato Endrighetto di Bongaio, signore d'Alpago.[8]
  • Nel mese di novembre del 2009 l'allora ministro alle Politiche agricole Luca Zaia ha fatto sì che una mandria di 25 capi di yak venisse importata dall'oriente e liberata in località Chies d'Alpago e ai piedi della foresta del Cansiglio: ciò al fine di contrastare l'avanzata dei boschi, vista la capacità degli yak di mangiare i giovani alberi, che pecore e mucche non gradiscono, e di pulire nel contempo il sottobosco, prevenendo la formazione di incendi. L'intento è di far fungere gli yak anche da attrazione turistica.

Araldica[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma comunale presenta sul campo di destra la torre del castello del Bongaio, dimora del conte d'Alpago Endrighetto, e sulla sinistra la pecora, emblema della pastorizia, principale sostentamento del paese, che ancora oggi viene largamente praticata.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Chies d'Alpago è inserito lungo la valle del Tesa (immissario del Lago di Santa Croce) ai piedi del Monte Teverone (2347 m).

Il territorio, completamente montuoso, è alternato da pianori, dove sorgono i principali paesi: Chies, Lamosano, Molini, Codenzano, San Martino d'Alpago, Irrighe, Funes, Carpinetto e Palughetto.

I principali corsi d'acqua sono:

  • torrente Tesa
  • torrente Borsoia
  • torrente Fermega
  • torrente Funesia
  • torrente Tessina

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comune di Chies d'Alpago - Statuto.
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 2006, p. 237.
  6. ^ Nei nomi dei luoghi si legge la storia bellunese, in Corriere delle Alpi, 24 marzo 2004.
  7. ^ [1] Archiviato il 28 novembre 2012 in Internet Archive.
  8. ^ Alla ricerca dell'antico castello del conte Endrighetto da Bongaio, in Corriere delle Alpi, 21 aprile 2007.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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