Livinallongo del Col di Lana

Livinallongo del Col di Lana
comune
Livinallongo del Col di Lana – Stemma
Livinallongo del Col di Lana – Bandiera
Livinallongo del Col di Lana – Veduta
Livinallongo del Col di Lana – Veduta
Particolare dell'abitato di Pieve con la parrocchiale e il municipio; sullo sfondo, il Sella.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Belluno
Amministrazione
SindacoLeandro Grones (lista civica Auna per Fodom) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Lingue ufficialiLadino, Italiano
Territorio
Coordinate46°28′53.68″N 11°57′15.35″E / 46.481577°N 11.954265°E46.481577; 11.954265 (Livinallongo del Col di Lana)
Altitudine1 475 m s.l.m.
Superficie100,01[2] km²
Abitanti1 227[3] (30-11-2023)
Densità12,27 ab./km²
Frazionivedi elenco
Comuni confinantiBadia (BZ), Canazei (TN), Colle Santa Lucia, Cortina d'Ampezzo, Corvara in Badia (BZ), Rocca Pietore
Altre informazioni
Cod. postale32020
Prefisso0436
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT025030
Cod. catastaleE622
TargaBL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[4]
Cl. climaticazona F, 4 806 GG[5]
Nome abitantilivinallonghesi o fodomi[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Livinallongo del Col di Lana
Livinallongo del Col di Lana
Livinallongo del Col di Lana – Mappa
Livinallongo del Col di Lana – Mappa
Posizione del comune di Livinallongo del Col di Lana nella provincia di Belluno
Sito istituzionale

Livinallongo del Col di Lana (Fodóm in ladino[6], Buchenstein in tedesco) è un comune italiano di 1 227 abitanti[3] situato nella parte settentrionale della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Pieve di Livinallongo. Fa parte del comprensorio della Ladinia.

Vi si sono svolti alcuni degli episodi più cruenti della prima guerra mondiale, tra cui i combattimenti per il possesso della cima del Col di Lana, infatti tra Arabba e Livinallongo, sono situati due forti: il Forte Ruaz e il Forte Corte. Fu parte della contea principesca del Tirolo (Impero d'Austria) fino alla fine della prima guerra mondiale. Nel 1923, con l'istituzione della provincia di Trento comprendente i territori dell'ex Tirolo, fu annesso alla provincia di Belluno assieme alle limitrofe Cortina d'Ampezzo e Colle Santa Lucia[7]. La frazione Arabba è un noto centro turistico invernale facente parte del comprensorio Dolomiti Superski.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Nel suo territorio è presente la località geologica tipo della formazione di Livinallongo.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Attestato dal 1265 come Livinal e dal 1275 come Livinallongo, il toponimo è composto dall'aggettivo lungo e dal termine ladino livinàl "gola", "vallone franoso". Si tratta quindi di un chiaro riferimento alla morfologia del territorio, esteso sulla stretta e profonda valle del Cordevole.

Il corrispettivo ladino Fodóm viene invece ricollegato al latino fagus "faggio". Ne sarebbe una traduzione il tedesco Buchenstein, composto da Buchen "faggio" e Stein "rocca, castello" (richiamo al castello di Andraz)[1][8].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

I Romani raggiunsero le Alpi già nel III secolo a.C., tuttavia le iscrizioni venetiche ritrovate ai piedi del monte Civetta fanno pensare che l'alto bacino del Cordevole, compreso l'attuale territorio di Livinallongo, si trattasse di una zona di confine in cui la presenza umana fosse solo saltuaria o completamente assente. Non è nemmeno certo se l'attuale comune fosse ricompreso nel territorio di Julium Carnicum, e quindi alla Regio X, o appartenesse alla Rezia.

L'alto medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Neppure durante l'alto medioevo la civiltà ha lasciato segni rilevanti. Dopo le invasioni barbariche, il territorio fu soggetto ai Longobardi e quindi ai Franchi, fondatori del Sacro Romano Impero. Con Ottone I la zona dolomitica fu ricompresa nella marca di Verona, a sua volta dipendente dal ducato di Baviera.

Qualcuno sostiene che a questo periodo risalga il Castello di Andraz.

Il basso medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Del 1005 è un documento che definisce i confini della contea della Val Pusteria; forse, per la prima volta, vi sono citate alcune località livinellesi.

Con Corrado il Salico la valle di Livinallongo, probabilmente già compresa nella contea della Valle Norica, venne assegnata al nuovo principato vescovile di Bressanone (istituito il 7 giugno 1027). In questo modo, al clero locale spettava anche il potere temporale, ma per amministrare il territorio ci si appoggiava a famiglie feudatarie (i ministeriali). Nella zona ebbero giurisdizione varie casate, perlopiù di origine tedesca: i Rodank, gli Schöneck, gli Avoscani, gli Stecconi.

È comunque da questo periodo che viene favorito il popolamento del territorio che avveniva solo dietro il consenso dei vescovi. I coloni provenivano soprattutto dalla valle Isarco e dalla val Pusteria.

Attorno al 1141 fu fondata l'abbazia di Novacella con possedimenti anche su Livinallongo: uno scritto del 1142 documenta la donazione al convento del mansus Puchberc qui dicitur Wersil un maso identificabile con Fursil, nella zona di Colle Santa Lucia. È il primo documento che cita con sicurezza la zona. Interessante notare che per prima viene citata l'area di Colle Santa Lucia, in posizione più marginale rispetto a Livinallongo: è probabile che i vescovi si fossero preoccupati di colonizzare per primi i territori di confine.

La peste nera del XIV secolo colpì gravemente la popolazione locale. La decimazione dei servi della gleba provocò l'affrancamento di molti contadini, ma anche l'abbandono di molti terreni da parte dei signori locali. I fondi furono acquistati da Corrado Stuck che tentò di ristabilire la servitù della gleba ma, già nel 1352, Ludovico di Brandeburgo, in accordo con il vescovo Matthäus Andergassen, la aboliva definitivamente.

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Durante la prima guerra mondiale, il territorio comunale fu interessato da aspri combattimenti tra l'esercito italiano e quello austroungarico, fino all'esplosione di una camera minata (la cosiddetta mina Caetani) sul Col di Lana per opera del regio esercito il 17 aprile 1916. La deflagrazione con conseguente frana causò la morte di circa 150 soldati austroungarici.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[9]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Arabba
Castello
Castello di Andraz

Il comune è suddiviso in 17 vicinie[10] (tra parentesi il toponimo in ladino):

  • Andraz (Andrać) - 84 ab., 1.414 m s.l.m.
  • Arabba (Rèba) - 275 ab. 1.601 m; nota località sciistica e sede di un centro meteorologico dell'Arpav
  • Castello (Ciastèl) - 9 ab., 1.747 m; vi si trova il Castello di Andraz
  • Cherz (Chierz) - 51 ab., 1.651 m
  • Contrin (Contrin) - 18 ab., 1.697 m
  • Corte (La Court) - 33 ab., 1.601 m
  • Davedino (Davedin) - 7 ab., 1.550 m
  • Larzonei (Larcionèi) - 20 ab., 1.577 m
  • Ornella (Ornela) - 67 ab., 1.485 m
  • Palla-Agai (Pala-Daghè) - 17 ab., 1.676 e 1.723 m
  • Pieve di Livinallongo (La Plié da Fodóm) - 245 ab., 1.475 m; Centro principale del comune e sede comunale
  • Salesei (Salejei) - 133 ab., 1.400 m
  • Soraruaz (Souraruać)
  • Vallazza (Valacia)
  • Varda (Vèrda) - 38 ab., 1.689 m
  • Visinè di Là (Visiné de Là)
  • Visinè di Qua (Visiné de Qua)

Altre località del territorio[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a questi insediamenti, esistono molte altre località abitate; le principali sono:

Passo Pordoi
  • Alfauro (Fèver) - 47 ab., 1.488 m s.l.m.
  • Brenta (Brenta) - 32 ab., 1.468 m
  • Cernadoi (Cernadou) - 17 ab., 1.512 m
  • Col di Ornella (Cól de Ornela) - 13 ab., 1.500 m
  • Collaz (Colàć)
  • Livinè (Liviné) - 43 ab., 1.485 m
  • Pallua (Palua)
  • Passo Pordoi (Jouf de Pordou) - 5 ab., 2.239 m
  • Pezzei (Pecei) - 17 ab., 1.403 m
  • Pian di Salesei (Plan de Salejei) - 13 ab., 1.193 m
  • Pian Falzarego (Plan de Fauzare) - 1 ab., 1.935 m
  • Renaz (Renać) - 55 ab., 1.450 m
  • Ruaz (Ruać) - 12 ab., 1.342 m
  • Roncat (Roncat) - 3 ab., 1.425 m
  • Sief (Sief) - 9 ab., 1.725 m
  • Sottinghiazza (Sotinglacia) - 4 ab., 1.446 m
  • Sottil (Sotil)

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
9 luglio 1985 5 giugno 1990 Gianni Pezzei DC Sindaco [11]
2 luglio 1990 24 aprile 1995 Giacomo Crepaz indipendente Sindaco [12]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Giacomo Crepaz indipendente Sindaco [13]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Ugo Ruaz lista civica Sindaco [14]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Gianni Pezzei lista civica Sindaco [14]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Ugo Ruaz lista civica Sindaco [15]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Leandro Grones lista civica Auna per Fodom Sindaco [16]
27 maggio 2019 in carica Leandro Grones lista civica Auna per Fodom Sindaco [17]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Livinallongo è entrato a far parte del Regno d'Italia solo dopo la prima guerra mondiale e successivamente è stato inquadrato nella provincia di Trento. È compreso nella provincia di Belluno dal 1923[18].

Nel 1933 il comune ha cambiato denominazione aggiungendo la specifica "del Col di Lana" in ricordo degli eventi della grande guerra[18].

Il 28-29 ottobre 2007 si è tenuto un referendum consultivo per chiedere che il comune (assieme a quelli di Cortina d'Ampezzo e Colle Santa Lucia) fosse distaccato dal Veneto ed aggregato alla provincia autonoma di Bolzano. Il referendum[19] si è contraddistinto per la netta vittoria dei "sì" e per il superamento dei due quorum qualificati. Ora il comune sta seguendo la procedura prevista dalla Costituzione e dalla legge sui referendum.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 346.
  2. ^ Dato ISTAT
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 356, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Regio Decreto 21 gennaio 1923, n. 93, art. 2
  8. ^ Vito Pallabazzer, I nomi di luogo dell'Alto Cordevole, vol. 3, Leo S. Olschki editore, 1972, p. 93.
  9. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  10. ^ Statuto comunale di Livinallongo.
  11. ^ Eletto il 12 maggio.
  12. ^ Eletto il 6 maggio.
  13. ^ Eletto il 23 aprile.
  14. ^ a b Eletto il 13 giugno.
  15. ^ Eletto il 7 giugno.
  16. ^ Eletto il 25 maggio.
  17. ^ Eletto il 26 maggio.
  18. ^ a b Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
  19. ^ Fonte: Ministero degli interno, https://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/elezioni/0966_referendum_aggregazione_cortina.html_209724621.html

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


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