Miami

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Miami
city
City of Miami
Miami – Bandiera
Miami – Veduta
Miami – Veduta
Downtown Miami skyline
Localizzazione
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato Florida
Contea Miami-Dade
Amministrazione
SindacoFrancis Suarez (R)
Data di istituzione28 luglio 1896
Territorio
Coordinate25°47′16″N 80°13′27″W / 25.787778°N 80.224167°W25.787778; -80.224167 (Miami)
Altitudinem s.l.m.
Superficie92,4 km²
Abitanti449 514 (2020)
Densità4 864,87 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale33152
Prefisso305 e 786
Fuso orarioUTC-5
Nome abitantimiamian
Cartografia
Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Miami
Miami
Miami – Mappa
Miami – Mappa
Sito istituzionale

Miami (AFI: /maˈjɛmi/, oggi meno comune la pronuncia italianizzata /miˈami/[1]; in spagnolo: /mi'ami/, /mai'ami/ o /ma'jami/; in inglese: /maɪˈæmi/ o /maɪˈæmə/) è una città di 470 914 abitanti (6 100 000 nell'area metropolitana) degli Stati Uniti d'America. Considerando unicamente il numero di abitanti che si trovano all'interno dei suoi confini amministrativi è la seconda città della Florida, seconda solo a Jacksonville, ma l'area urbana nel suo complesso è di gran lunga la più popolata dello stato. Miami è il capoluogo e il principale centro della contea di Miami-Dade.

Fu fondata ufficialmente il 28 luglio 1896 con una popolazione di circa 400 abitanti. Nel 1940 vi risiedevano già 172.172 persone. Secondo il censimento del 2000, la città aveva una popolazione di 362.470 abitanti, mentre la vasta area metropolitana ne contava in totale oltre 2 milioni. Nel 2006, la popolazione registrata dall'U.S. Census Bureau è salita a 404.048 abitanti.

Nonostante le dimensioni e l'importanza non è la capitale dello stato della Florida, che è Tallahassee.

L'esplosione demografica di Miami negli ultimi anni è stata determinata sia dall'estero sia da altre città degli Stati Uniti.

Due vascelli della Marina degli Stati Uniti sono stati denominati USS Miami, in onore alla città.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Mappa della Città di Miami.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Vista da uno dei punti più alti di Miami a Coconut Grove verso Downtown, a 7 m sul livello del mare.

Miami è situata sulla costa dello Stato della Florida. La sua area urbana si estende approssimativamente fino al fiume Little River a nord, si estende oltre il Miami River a sud, si affaccia sulla baia di Biscayne ad est e confina con le Everglades ad ovest.

Miami è una delle meno estese tra le principali città degli Stati Uniti. Secondo lo United States Census Bureau, la città si estende su 700.1 km². Di questa area, 92,43 km² è di terra e 50,70 km² è di acqua. La coesistenza di 400.000 su una superficie di 91 km² rende Miami una delle città più densamente popolate degli Stati Uniti insieme a New York, San Francisco e Chicago.

La superficie rocciosa nel sottosuolo di Miami è di oolite o calcare. Questo strato roccioso è coperto da un sottile strato di terreno spesso non più di 15 m. Il calcare si è formato a seguito dei cambiamenti del livello del mare a seguito nel periodo glaciale e dell'era glaciale. A partire da 130.000 anni fa, durante l'interglaciazione Riss-Würm portò il livello del mare a circa 7,5 m al di sopra il livello attuale. [2]

Tutta la Florida meridionale fu coperta da acque basse. Diverse linee parallele di scogliere si formarono lungo la costa della parte emersa dell'altopiano della Florida, andando dall'area di Miami a quella che è attualmente Dry Tortugas. L'area dietro queste scogliere fu in pratica una grande laguna e il calcare di Miami si formò nell'area dai sedimenti di ooliti e gusci di bryozoa. A partire da 100.000 anni fa, il Wisconsiniano iniziò ad abbassare il livello del mare, portando allo scoperto il fondo della laguna. Circa 15.000 anni fa il livello delle acque era sceso di circa 100 m sotto il livello attuale, per poi tornare a salire e stabilizzarsi a quello che è attualmente circa 4.000 anni fa, lasciando la parte continentale della Florida appena al di sopra del livello del mare.

Al di sotto della pianura si trova la falda acquifera della Biscayne Aquifer,[3] una sorgente naturale sotterranea di acqua dolce che si estende dalla parte meridionale della Contea di Palm Beach a Florida Bay, con la sua parte più alta nei pressi delle città di Miami Springs e Hialeah. Gran parte dell'area metropolitana di Miami ottiene la sua acqua potabile da questa falda. A causa di questa falda, non è possibile scavare più di 4,5 o 6 m al di sotto della città senza trovare acqua, cosa che impedisce la costruzione di strutture sotterranee: è per questa ragione che la metropolitana di Miami è sopraelevata o di superficie.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Distruzione dell'uragano Andrew

Miami è caratterizzata da un clima pressoché tropicale con estate particolarmente piovosa per temporali termoconvettivi pomeridiani abbastanza frequenti e intensi ed esposta, tra il 1º giugno e il 30 novembre, al rischio di uragani. I mesi invernali, soprattutto gennaio, sono invece caratterizzati da una minore piovosità e da temperature medie massime intorno a 25 °C e minime di 15 °C. Durante questa stagione talvolta si verificano brusche irruzioni di aria fredda subartica che, nel continente americano, riescono a protrarsi raramente fino ad aree tropicali (nessun rilievo orografico ne ostacola il cammino, semmai alcune catene degli Stati Uniti si sviluppano sui meridiani e quindi aiutano la discesa di masse fredde) che in città mediamente una o due volte l'anno, possono portare le temperature minime anche a 5 °C con massime intorno ai 15 °C.

In casi eccezionali, a cielo limpido notturno, si riscontrano minime pari allo 0 ° (fuori dall'area metropolitana è meno clamoroso, ma sempre decisamente raro e possono comparire deboli brinate data l'alta umidità del terreno) e di circa 9-10 ° nelle zone più riparate dai freddi e impetuosi venti nordici. Valori inconsueti per queste latitudini e comunque di breve durata (generalmente 1-2 giorni in tutto l'inverno, talvolta qualcuno in più, nel secondo caso almeno durante un inverno ogni 2 o 3 se non più raramente). Il record di temperatura più bassa mai registrata è stata di 30 °F cioè -1 °C. La neve, nelle registrazioni meteorologiche ufficiali della città, non è mai stata registrata ma il 19 gennaio 1977 cadde a poche decine di chilometri da Miami. Nei giorni immediatamente prima del Natale del 2009 cadde nevischio e pioggia mista a neve.

Dati climatici 1981−2010[4][5] Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 24,525,526,728,430,431,832,632,631,729,927,525,325,128,532,329,728,9
T. min. media (°C) 15,416,718,220,122,624,325,125,124,622,919,917,116,420,324,822,521,0
Precipitazioni (mm) 40,957,276,279,8136,7245,4165,1225,6250,4160,882,851,8149,9292,7636,1494,01 572,7
Giorni di pioggia 6,96,57,06,410,016,416,918,917,912,78,47,220,623,452,239,0135,2
Eliofania assoluta (ore al giorno) 220,1217,5275,9294,0300,7288,0310,0288,3261,0260,4222,0217,0218,2290,2295,4247,8262,9

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Miami.

Storia antica[modifica | modifica wikitesto]

Miami downtown

L'origine della parola Miami è incerta. Una delle possibili radici potrebbe essere un'espressione dei nativi americani per indicare l'acqua dolce. La zona è, infatti, ricca d'acqua. Un'altra teoria è che il nome provenga dal lago Mayaimi (ora denominato lago Okeechobee, che significa "l'acqua grande"), chiamato così per la tribù Mayaimi, che un tempo abitava sulle sue rive.

I nativi americani occuparono la regione di Miami circa 10.000 anni fa e negli anni della colonizzazione europea, con la tribù Tequesta, controllarono la parte più meridionale della Florida. Ponce de León fu tentato inizialmente di occupare la zona intorno al 1500, ma i suoi uomini non poterono difendere il territorio contro i bellicosi nativi, di conseguenza si spostarono a nord in una zona più scarsamente popolata. Per la maggior parte del primo periodo coloniale, la zona di Miami fu visitata soltanto occasionalmente dagli europei.

L'insediamento americano[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1566 Pedro Menéndez de Avilés e i suoi uomini riuscirono a stabilire un insediamento nel territorio dei Tequesta e l'anno successivo costruirono una missione alla foce del fiume Miami. Nel 1743 gli spagnoli costruirono un forte e molti coloni edificarono le loro case e fattorie lungo il corso del Miami e sulla baia di Biscayne.

Durante gli anni successivi molti avventurieri dalle Bahamas furono attirati nella Florida del sud dalla caccia ai tesori delle navi che affondavano lungo la barriera corallina delle isole Keys e della costa. Contemporaneamente dal nord arrivarono gli indiani Seminole. Nel 1830, Richard Fitzpatrick acquistò la terra sul fiume Miami e impiantò con successo una piantagione in cui coltivò canna da zucchero, banani, mais e vari tipi di frutta tropicale. Fort Dallas fu costruito nella piantagione di Fitzpatrick nella parte nord del fiume. Miami si trasformò in una zona di guerra durante la seconda guerra Seminole e molti dei residenti non indiani erano i soldati di stanza a Fort Dallas. Fu la guerra indiana più devastante nella storia americana e causò la perdita quasi totale della popolazione.

Dopo che nel 1842 la seconda guerra Seminole si concluse, il nipote di Fitzpatrick, William English, ristabilì la piantagione a Miami, pianificò di costruire "il villaggio di Miami" sulla riva sud del fiume e riuscì a vendere molti lotti di terreno. La terza guerra Seminole (1855-1858) non fu distruttiva quanto la seconda, nondimeno rallentò lo sviluppo della Florida sudorientale. Alla conclusione della guerra, alcuni dei soldati si stabilirono a Miami, mentre i Seminole rimasero nelle Everglades. Nel 1890, soltanto una manciata di famiglie aveva fatto di Miami la propria casa.

Nel 1891 Julia Tuttle, una ricca donna di Cleveland, acquistò una vasta piantagione di agrumi nella zona e cercò di convincere il magnate delle ferrovie Henry Flagler, a espandere la sua linea ferroviaria, la Florida East Coast Railroad, verso sud, ma questi rifiutò l'offerta. Nel 1894, tuttavia, la Florida fu colpita da un rigido inverno, che distrusse tutti i raccolti di agrumi nella parte nord dello Stato. Fortunatamente Miami fu risparmiata e gli agrumi della signora Tuttle si trasformarono negli unici reperibili sul mercato quell'anno. Scrisse di nuovo a Flagler, persuadendolo a visitare la zona: alla fine del suo primo giorno di visita giunse alla conclusione che Miami era pronta per espandersi.

Inizialmente molti cittadini volevano chiamare la città Flagler, ma Henry Flagler li convinse che non avrebbe dovuto chiamarsi con il suo nome. Così il 28 luglio 1896, fu fondata la città di Miami con 444 abitanti (243 dei quali bianchi e 181 neri). Nel 1900 la popolazione era salita a 1.681 persone, nel 1910 a 5.471 e nel 1920 a 29.549.

Lo sviluppo iniziale[modifica | modifica wikitesto]

Lo skyline di Miami

Lo sviluppo di Miami fino alla seconda guerra mondiale fu esponenziale: all'inizio degli anni venti, le autorità legalizzarono il gioco d'azzardo e non applicarono mai troppo rigidamente il proibizionismo, questo fece sì che migliaia di persone emigrassero a Miami dal nord degli Stati Uniti, generando una crescita nell'edilizia che non aveva precedenti. Alcuni edifici furono rasi al suolo dopo meno di dieci anni dalla loro costruzione per far posto a nuove e più grandi opere architettoniche. Questo boom speculativo e la realizzazione di nuove strutture cominciò a rallentare quando la quantità di materiale da costruzione causò il sovraccarico del sistema di trasporto locale. A volte le navi da carico finivano in secca, bloccando il porto. Alla fine il trasporto soffocò e il sindaco impose l'embargo su tutte le merci in ingresso, tranne che alle derrate alimentari. La bolla economica collassò definitivamente nel 1926 con l'arrivo del Grande Uragano di Miami e con la Grande depressione negli anni successivi.

Alla metà degli anni trenta fu costruito il quartiere Art Déco di Miami Beach (ora città a sé stante) e con l'inizio della seconda guerra mondiale, il governo degli Stati Uniti approfittò della posizione strategica della città per costruire centri di addestramento, punti di rifornimento e stazioni per le comunicazioni. Alla fine del conflitto, molti degli uomini e delle donne di stanza a Miami vi si stabilirono definitivamente, spingendo la popolazione fino alla soglia dei 500.000 abitanti.

L'afflusso migratorio[modifica | modifica wikitesto]

Cuba[modifica | modifica wikitesto]

Vista notturna di Miami

A seguito della rivoluzione cubana del 1959 che destituì la dittatura di Fulgencio Batista, e portò Fidel Castro al potere, gli esuli cubani cominciarono ad arrivare in Florida in massa. In realtà si trattava di coloro che con la dittatura di Batista e con gli americani avevano intrattenuto stretti rapporti. Inoltre, approdarono in Florida numerosi galeotti, incoraggiati da Castro a lasciare Cuba. Nel solo 1965, più di 100.000 cubani arrivarono con i "voli della libertà", effettuati due volte al giorno, fra L'Avana e Miami. Molti dei fuggitivi erano membri delle classi medie, che al loro arrivo negli Stati Uniti avevano perso quasi tutti i loro averi. La città accolse gli esuli, molti dei quali si stabilirono nel quartiere di Riverside, che da allora prese il nome di Little Havana. La comunità ispanica cominciò a diventare predominante e lo spagnolo a essere la lingua più comune.

Negli anni fra il 1960 e il 1970, la Procura Generale era solita garantire dei permessi speciali (chiamati parole) ai cubani che entravano nel paese, ai quali dopo almeno un anno di permanenza sul territorio americano, veniva assegnato il permesso di soggiorno permanente (la green card). Nel 1980 Miami fu protagonista del più grande esodo della storia americana: un'unica flottiglia di piccole imbarcazioni approdò sulle rive della Florida trasportando 150.000 esuli provenienti da Cuba.

Negli anni ottanta Miami ha visto un incremento di immigranti da altre nazioni e in particolar modo da Haiti. Nel 1990 la presenza degli haitiani è stata riconosciuta con l'aggiunta della lingua creola haitiana alle schede elettorali, infatti è presente il piccolo sobborgo Little Haiti nel nord di Miami.

Nei secondi anni novanta Stati Uniti e Cuba firmarono degli accordi tesi a normalizzare il flusso migratorio fra i due paesi: si ottenne l'ufficializzazione della nuova politica americana nei confronti dei rifugiati e l'impegno da parte di Cuba a fermare le eventuali imbarcazioni dirette in Florida e a non perseguire i rimpatriati. Gli accordi con il governo cubano diedero origine anche alla politica del "piede bagnato-piede asciutto", che permette agli esuli cubani che riescono ad arrivare sulla terraferma, di avere il permesso di soggiorno.

Venezuela[modifica | modifica wikitesto]

Durante la dittatura di Hugo Chavez già risiedevano a Miami molti venezuelani di classe media i quali per lavoro si erano trasferiti da Caracas a Miami a causa della crisi economica del paese caraibico. Nel 2013 Chavez decedette e salì al potere Nicolas Maduro. La pessima situazione economica venezuelana, unita ad accuse di corruzione e cattiva gestione al governo del paese, portò a forti proteste popolari durante la seconda metà del 2013. Le proteste, che causarono diverse vittime, proseguirono nel 2014. I sostenitori del governo affermavano che era in atto una campagna di diffamazione e destabilizzazione per abbattere il governo chavista eletto democraticamente, che le proteste pacifiche erano tollerate e che la polizia non sparava sui dimostranti disarmati. Nonostante questa affermazioni, a Miami continuarono ad arrivare moltissimi venezuelani, al punto che oggi esiste una piccola cittadina (Little Venezuela realmente Doral) che si trova dietro l'aeroporto internazionale di Miami.

Italia[modifica | modifica wikitesto]

L'atmosfera latina di Miami ha reso la città una delle più popolari per i turisti e gli immigrati di tutto il mondo ed è diventata la terza porta d'ingresso agli Stati Uniti, dopo New York e Los Angeles. La maggior parte delle comunità europee d'immigranti sono recenti e sono per buona parte composte da persone di alto reddito, che vivono a Miami solo una parte dell'anno. Miami ospita la più ricca comunità italiana degli Stati Uniti, molto attiva nella moda e nella produzione di barche. Senza contare le persone di origine italiana (circa 300.000) sono circa 45.000 coloro che, nati in Italia, risiedono nella maggiore città della Florida. Miami ha uno dei maggiori consolati italiani negli Stati Uniti ed è stata una delle quattro destinazioni statunitensi dell'Alitalia.

Miami Vice o La città del vizio e della criminalità[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni ottanta, Miami si è trasformata nel più grande punto di transito della cocaina proveniente dalla Colombia, dalla Bolivia e dal Perù. L'industria della droga introdusse miliardi di dollari a Miami, ma anche una rapida escalation del numero di crimini violenti, fino a far sì che Miami fosse una delle città americane più violente e con un numero di crimini sopra la media. Quel periodo è ricordato con il nome "Cocaine Cowboy Era". In questo scenario fu ambientato il film Scarface diretto nel 1983 da Brian De Palma. Lo stesso scenario che servì da ispirazione alla fortunata serie televisiva Miami Vice, che aveva per protagonisti due agenti infiltrati della narcotici della polizia di Miami. Il successo della serie ha cominciato a ridisegnare l'industria dell'intrattenimento a Miami e la città rimane un esempio nella moda, nel cinema e nella musica. In questi scenari di criminalità e di corruzione sono anche ambientati i famosi videogiochi Grand Theft Auto: Vice City e il prequel Grand Theft Auto: Vice City Stories, in cui la città anziché chiamarsi Miami si chiama Vice City (che letteralmente significa "città del vizio").

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante la nascita relativamente recente della città, sono numerose le strutture di Miami iscritte al National Register of Historic Places principalmente nei quartieri più antichi di Downtown Miami e Coconut Grove. [6]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Gesu Church del 1896 è la chiesa cattolica più antica di Miami

Nella città di Miami:

Nell'Area metropolitana di Miami:

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Villa Vizcaya e sullo sfondo la città di Miami

L'ufficio del Preservation Officer del dipartimento di pianificazione di Miami ha individuato nella città dieci distretti contenenti edifici storici, che sono:

Tra gli edifici di maggiore interesse nella città di Miami ci sono:

Altre architetture civili che attraggono l'interesse dei visitatori sono i numerosi grattacieli nelle zone di Downtown Miami e Brickell.

Nell'Area metropolitana di Miami si hanno poi i seguenti edifici storici:

Zone commerciali[modifica | modifica wikitesto]

Bayside Marketplace

Nella città di Miami:

Nell'Area metropolitana di Miami:

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

  • Miami River Rapids Archeological Zone Little Havana
  • Brickell Park and Mausoleum Archeological Zone, Brickell
  • Miami Circle, area sepolcrale degli indiani Tequesta (310-10 AD), Brickell

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Bayfront Park

Nella città di Miami l'unica spiaggia accessibile è quella di Virgina Beach. Altri parchi della città sono:

Altre attrazioni nella città di Miami sono:

Nell'Area metropolitana di Miami sono molto frequentate le spiagge della vicina South Beach (nella municipalità di Miami Beach). A ridosso della spiaggia di Miami Beach vi è anche l'Art Déco Historic Districts, quartiere di Miami riconosciuto dal National Register Art Deco District per essere la città americana con la più alta quantità di palazzi (se ne contano più di 800) in stile Art déco d'America. Altre località balneari si trovano a sud di Miami lungo le Florida Keys, da Tequesta a Key West. Altri parchi d'interesse sono:

Altre attrazioni per visitatori sono:

Nei pressi di Miami si trovano poi l'Everglades National Park e la Riserva nazionale di Big Cypress.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Popolazione di Miami
Anno Città[25] Area
metropolitana[26]
1900 1.681 N/A
1910 5.471 N/A
1920 29.549 66.542
1930 110.637 214.830
1940 172.172 387.522
1950 249.276 693.705
1960 291.688 1.497.099
1970 334.859 2.236.645
1980 346.865 3.220.844
1990 358.548 4.056.100
2000 362.470 5.007.564
2010 399.457 5.413.212
2017 463.347 6.100.000

La città vera e propria ospita poco meno di un residente della Florida meridionale su 13. Inoltre, il 52% della popolazione della contea di Miami-Dade non vive in nessuna municipalità. Miami è la quarantaduesima città più popolosa negli Stati Uniti. L'area metropolitana di Miami, che include le contee di Miami-Dade, Broward e Palm Beach, conta una popolazione totale maggiore di 5,5 milioni di persone, venendo infatti classificata come settima negli Stati Uniti, ed è l'area metropolitana più grande nel sudest del Paese.[27] Nel 2008 l'ONU stimava che l'agglomerato urbano di Miami fosse il quarantaquattresimo al mondo.[28]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione delle etnie di Miami[29][30]
Anno Bianchi Bianchi
non ispanici
Afroamericani Asiatici Altri Ispanici e
Latino Americani
1910 58,7% 41,3% 0,1%
1920 68,5% 31,3% 0,1%
1930 77,3% 22,7% 0,1%
1940 78,5% 21,4% 0,1%
1950 83,7% 16,2% 0,1%
1960 77,4% 22,4% 0,1% 17,6%
1970 76,6% 41,7% 22,7% 0,3% 0,4% 44,6%
1980 66,6% 19,4% 25,1% 0,5% 7,8% 55,9%
1990 65,6% 12,2% 27,4% 0,6% 6,4% 62,5%
2000 66,6% 11,8% 22,3% 0,7% 5,6% 65,8%
2010 72,6% 11,9% 19,2% 1,0% 4,2% 70,0%
2020 14% 11,9% 1,3% 2,7% 70,2%

Nel 2000 la composizione razziale della popolazione era: 34,1% cubani, [31] 20% venezuelani, 5,6% nicaraguensi, [32] 5,5% haitiani, [33] 3,3% onduregni, [34] 1,7% dominicani, [35] 1,6% colombiani. [36] Nel 2004 le Nazioni Unite hanno classificato Miami prima per popolazione nata al di fuori della città nella quale risiede (59%), seguita da Toronto (50%).

Nel 2009, la retribuzione media per abitazione era di $29.812, mentre il reddito familiare medio era di $33,814. Il reddito medio individuale era di $19.846. Circa il 21.7% delle famiglie ed il 26.3% della popolazione era sotto la soglia della povertà.

Nel 1960, i bianchi non ispanici rappresentavano l'80% della popolazione della contea di Miami-Dade. [37] Nel 1970, il Census Bureau riportava la popolazione di Miami come composta dal 45,3% di ispanici, 32,9% di bianchi non ispanici ed il 22,7% di popolazione di colore. [38] La crescita esplosiva della popolazione di Miami è stata pilotata dalla migrazione interna da altre parti del paese, principalmente fino agli anni 1980, come anche dall'immigrazione negli Stati Uniti, dagli anni 1960 agli anni 1990. Oggi l'immigrazione a Miami si è ridotta significativamente e la crescita attuale è attribuita in gran parte alla sua veloce urbanizzazione ed alla crescita di edifici di altezza considerevole, che hanno fatto crescere la densità dei suoi quartieri centrali, come Downtown, Brickell e Edgewater, dove una singola area a Downtown ha visto una crescita del 2.069% della popolazione nel censimento del 2010.

La cultura generale di Miami è influenzata significativamente dalla popolazione ispanica e da quella di colore, quest'ultima principalmente proveniente dalle isole dei Caraibi.

Lingue[modifica | modifica wikitesto]

A Miami, data la forte migrazione cubana seguita da quella venezuelana, la lingua più parlata è lo spagnolo. Lingue minoritarie oltre inglese sono l’italiano, il greco e il cinese.

Se nel 2000 il 66,75% dei residenti parlava spagnolo a casa e il 25,45% inglese, nel 2010 addirittura il 70,2% degli abitanti di Miami di età superiore ai 5 anni parlava solo spagnolo a casa, mentre soltanto il 22,7% della popolazione parlava inglese in ambiente domestico. Circa il 6,3% parla altre lingue indoeuropee a casa. In totale, quindi, il 77,3% degli abitanti parla una lingua diversa dall'inglese.[39]

Dal trasferimento al di fuori di quest'area di persone che parlano inglese, la percentuale di persone che parlano solo inglese è destinato a scendere ulteriormente.[40]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Florida International University

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

La Miami-Dade Public Library gestisce numerose biblioteche nella contea, tra le quali presso la Miami Cultural Plaza al 101 West Flagler Street, a Downtown Miami.

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

Le scuole pubbliche sono gestite dalla Miami-Dade County Public Schools. Tra i centri di formazione superiore si hanno:

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Perez Art Museum

Teatri[modifica | modifica wikitesto]

Adrienne Arsht Center for the Performing Arts
  • Adrienne Arsht Center for the Performing Arts
  • Lyric Theater
  • Gusman Center for the Performing Arts (Olympia Theater

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dei quartieri di Miami.

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Miami è suddivisa in differenti aree, con Downtown Miami che rappresenta il centro della città. Le strade sono generalmente numerate e quelle in direzione est-ovest vengono indicate come Street, mentre quelle in direzione nord-sud come Avenue. Le strade sono numerate progressivamente allontanandosi dai riferimenti principali costituiti da Flagler Street in direzione est-ovest e Miami Avenue in direzione nord-sud.

Il numero della strada generalmente si ripete nei quadranti nordest, sudest, sudovest e nordovest della città, utilizzando i riferimenti cardinali per evitare ambiguità: ad esempio, NW 8th Street è una strada di Downtown, mentre SW 8th Street è la strada principale del quartiere di Little Havana. Questo schema è utilizzato anche da altre città dell'area metropolitana di Miami, per cui 8th Street, ad esempio, esiste anche Miami Beach, cosa che può creare inizialmente un po' di confusione.

Suddivisioni storiche[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Quartieri di Miami.

Il centro della città è Downtown Miami che si trova nella sua parte orientale, sulla baia di Biscayne. Questo quartiere include Brickell, Virginia Key, Watson Island ed il porto di Miami. Le altre isole che si trovano sulla baia sono condivise con la città di Miami Beach. A nordovest rispetto a Downtown si trova il Civic Center, dove si trova un'alta concentrazione di strutture sanitarie e di ricerca.

La parte meridionale della città, al di sotto del Miami River, include Coral Way, The Roads e Coconut Grove. Coconut Grove fu fondato nel 1825 ed è la sede del municipio di Miami. Caratteristica di Coconut Grove, insieme a molti edifici storici, sono i parchi, come Villa Vizcaya, The Kampong e The Barnacle Historic State Park. Coral Way è un altro quartiere residenziale costruito nel 1922 per collegare Downtown con Coral Gables.

La parte occidentale della città include Little Havana, West Flagler e Flagami. Rappresenta la zona tradizionalmente abitata da immigranti, inizialmente ebrei ed attualmente dal Centro America e Cuba, mentre il quartiere di Allapattah ospita molte differenti etnie.

La parte settentrionale dei Miami include Midtown, un altro distretto che ospita molte differenti etnie ed è l'unione dei due quartieri di Edgewater e Wynwood. La parte a nordest di Midtown è quella che ospita i residenti con reddito più elevato, in particolare nel Design District e l'Upper Eastside. Sempre nella parte settentrionale si trovano comunità di colore ed immigranti caraibici, come a Little Haiti, Overtown e Liberty City.

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Mappa dei distretti

A fini amministrativi, i quartieri di Miami vengono raggruppati in Distretti che nominano un loro rappresentante nel consiglio comunale. [41] La composizione dei distretti è la seguente:

Mappa dei quartieri secondo il NET

Altro raggruppamento di quartieri in aree più ampie è quello fatto dal Neighborhood Enhancement Team dell'amministrazione comunale. [42] In questo caso, la lista di quartieri nei quali viene scomposta la città è la seguente:

Area metropolitana[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Area metropolitana di Miami.

L'estensione della città di Miami è estremamente ridotta rispetto all'estensione dell'area urbana, che si estende verso ovest creando un continuo con Miami Beach e verso nord verso Fort Lauderdale. L'area metropolitana corrispondente, che ospita più di cinque milioni di abitanti, si estende sulle contee di:

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Navi da crociera al porto di Miami

Data la relativa vicinanza con l'America latina, Miami è diventata la base per i rapporti con il Sud America per molte società multinazionali, come American Airlines, Cisco, Disney, Exxon, FedEx, Microsoft, Oracle e Sony e molte grandi aziende hanno la loro sede principale nei dintorni di Miami, tra le quali Burger King, DHL, Norwegian Cruise Line, Carnival Cruise Lines e Royal Caribbean International.

L'aeroporto internazionale e il porto di Miami sono fra i più trafficati punti d'ingresso al territorio americano, in particolar modo per le merci provenienti dal Sud-America e dai Caraibi. Inoltre il centro di Miami ha la più alta concentrazione di banche internazionali degli Stati Uniti. Nel 2003 ha ospitato le trattative per l'FTAA (Zona di libero scambio delle Americhe) ed è la principale candidata a diventarne la sede definitiva.

Anche il turismo è una risorsa di rilievo per il bilancio della città: le spiagge di Miami sono note in tutto il mondo e il quartiere Art Déco di South Beach, con i suoi locali notturni, è considerato uno dei più glamour del pianeta.

Miami nel 2000 è stata teatro della più importante azione legale promossa negli Stati Uniti, nella quale migliaia di fumatori malati di cancro della Florida ottennero lo sbalorditivo verdetto di risarcimento di 145 miliardi di dollari a danno delle cinque più grandi aziende americane produttrici di tabacco.

Secondo un'indagine dell'U.S. Census Bureau, nel 2002 Miami era la città con il più alto tasso di povertà degli Stati Uniti, con il 31% dei suoi abitanti che viveva con un reddito inferiore alla soglia di povertà americana. Nel 2004 Miami è risalita in questa classifica, collocandosi comunque al terzultimo posto davanti a Detroit ed El Paso.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Porto di Miami

Porti[modifica | modifica wikitesto]

Il porto di Miami è collocato sulla Baia di Biscayne che si affaccia sull'oceano Atlantico. Questo è collegato con Downtown Miami dal ponte chiamato "Port Boulevard". Il porto è conosciuto come il "Cruise Capital of the World" (La capitale mondiale delle crociere), questo per il fatto che è il porto al mondo dove transita il maggior numero di passeggeri/crociere, infatti qui attraccano le più grandi navi da crociera esistenti e qui fanno capo le maggiori linee di crociera. Il porto è anche conosciuto come "Cargo Gateway of the Americas" (Porta del carico merci delle Americhe). Il porto costituisce uno degli elementi più importanti per l'economia della città e dello Stato della Florida. Infatti ogni anno vi transitano circa 4 milioni di passeggeri da crociera e oltre 9 milioni di tonnellate di merci. In tutto nelle attività crocieristiche e mercantili sono occupati 98.000 addetti.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

La città è servita dall'aeroporto internazionale di Miami. A 33 km dal centro è presente anche l'Aeroporto Internazionale di Fort Lauderdale-Hollywood. Il traffico executive e air taxi si concentra invece sull'aeroporto di Opa-locka.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

La metropolitana di Miami è organizzata con un servizio su rotaia (Metrorail), che serve la contea in direzione nord-sud, e un servizio gratuito su gomma senza conducente (Metromover), che serve principalmente Downtown Miami. Tutte le linee sono dotate di collegamento Wi-Fi. La città è inoltre collegata a Fort Lauderdale e West Palm Beach attraverso il servizio ferroviario suburbano Tri-Rail.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Miami City Hall a Dinner Key, nel quartiere di Coconut Grove.

L'amministrazione della città di Miami è basata su di un modello sindaco-consiglio comunale. Il consiglio comunale consiste di cinque commissari eletti da distretti uninominali. Il consiglio comunale costituisce l'autorità di governo con potere di approvare ordinanze, adottare regolamenti ed esercitare i poteri ad esso conferiti. Il sindaco è eletto a maggioranza e nomina un city manager. Le riunioni della commissione si svolgono nel Miami City Hall, che si trova a 3500 Pan American Drive Miami, Florida 33133 nel quartiere di Coconut Grove presso Dinner Key.

L'attuale commissione è composta da:

  • Tomás Regalado – sindaco
  • Wifredo "Willy" Gort – Commissario per il primo distretto (Vice-Chairman)
Allapattah e Grapeland Heights
  • Marc Sarnoff – Commissario per il secondo distretto (Chairman)
Brickell, Coconut Grove, Coral Way, Downtown Miami, Edgewater, Midtown Miami, Omni, Park West e Upper Eastside
  • Frank Carollo – Commissario per il terzo distretto
Coral Way, Little Havana e The Roads
  • Francis Suárez – Commissario per il quarto distretto
Coral Way, Flagami e West Flagler
  • Michelle Spence-Jones – Commissario per il quinto distretto
Buena Vista, Design District, Liberty City, Little Haiti, Little River, Lummus Park, Overtown, Spring Garden e Wynwood
  • Johnny Martínez – City Manager
  • Julie O. Bru – City Attorney

Consolati[modifica | modifica wikitesto]

La lista dei consolati a Miami secondo il Dipartimento della regolamentazione e delle risorse economiche della contea: [43]

  • Consolato Brasiliano ed Ufficio del Commercio: 80 SW 8 Street, Miami
  • Consolato Britannico: 1001 Brickell Bay Drive, Miami
  • Consolato dei Paesi Bassi: 701 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato del Belgio: 216 NE 1 Street, Miami
  • Consolato del Belize: 370 Minorca Avenue, Coral Gables
  • Consolato del Canada: 200 South Biscayne Boulevard, Miami
  • Consolato del Cile: 800 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato del Giappone: 80 SW 8 Street, Miami
  • Consolato del Gran Ducato del Lussemburgo: 200 S. Biscayne Boulevard, Miami
  • Consolato del Libano: 6600 SW 57 Avenue, Miami
  • Consolato del Messico: 5975 SW 72 Street, South Miami
  • Consolato del Mozambico: P.O. Box 4066, Hallandale Beach
  • Consolato del Nicaragua: 8532 SW 8 Street, Miami
  • Consolato del Paraguay: 25 SE 2 Avenue, Miami
  • Consolato del Peru: 444 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato del Portogallo: 1901 Ponce de Leon Boulevard, Coral Gables
  • Consolato del Venezuela: 1101 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato della Bolivia: 700 S. Royal Poinciana Boulevard, Miami Springs
  • Consolato della Colombia: 280 Aragon Avenue, Coral Gables
  • Consolato della Norvegia: 1007 North America Way, Miami
  • Consolato della Repubblica del Suriname: 6303 Blue Lagoon Drive, Miami
  • Consolato della Repubblica del Venezuela: 1101 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato della Repubblica di Polonia: 1440 79 Steet Causeway, Miami
  • Consolato della Repubblica Dominicana: 1038 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato della Repubblica Federale di Germania: 100 North Biscayne Boulevard, Miami
  • Consolato della Repubblica Slovacca: 5200 NW 67 Avenue: Lauderhill
  • Consolato della Svezia: 2550 Eisenhower Boulevard: Fort Lauderdale
  • Consolato della Svizzera: 825 Brickell Bay Drive, Miami
  • Consolato della Thailandia: 2801 Ponce de Leon Boulevard, Coral Gables
  • Consolato delle Bahamas: 25 SE 2 Avenue, Miami
  • Consolato delle Filippine: 1635 S. Miami Road: Fort Lauderdale
  • Consolato dell'Ecuador: 117 NW 42 Avenue, Miami
  • Consolato di Antigua e Barbuda: 25 SE 2 Avenue, Miami
  • Consolato di Argentina ed Ufficio del Commercio: 1101 Brickell Avenue North Tower, Miami
  • Consolato di Barbados: 150 Alhambra Circle, Coral Gables
  • Consolato di Costa Rica: 2730 SW 3 Avenue, Miami
  • Consolato di Danimarca: 3107 Stirling Road: Fort Lauderdale
  • Consolato di El Salvador: 2600 Douglas Road, Coral Gables
  • Consolato di Finlandia: 50 NE 29 Street, Miami
  • Consolato di Francia: 1395 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato di Grenada: 201 S. Biscayne Boulevard, Miami
  • Consolato di Haiti: 259 SW 13 Street, Miami
  • Consolato di Honduras: 7171 Coral Way, Miami
  • Consolato di Islanda: 1820 SW 73 Avenue, Plantation
  • Consolato di Israele: 100 N. Biscayne Boulevard, Miami
  • Consolato di Italia: 4000 Ponce de Leon Boulevard, Coral Gables
  • Consolato di Jamaica: 25 SE Second Avenue, Miami
  • Consolato di Malta: 13829 Via Da Vinci, Delray Beach
  • Consolato di Panama: 5775 Blue Lagoon Drive, Miami
  • Consolato di Spagna: 2655 Le Jeune Road, Coral Gables
  • Consolato di Trinidad e Tobago: 1000 Brickell Avenue, Miami
  • Consolato di Tunisia: 1236 SW 21 Street, Miami
  • Consolato di Ungheria: 2655 Le Jeune Road, Coral Gables
  • Consolato di Uruguay: 1077 Ponce de Leon Boulevard, Coral Gables
  • Consolato Onorario della Repubblica Ceca: 3111 Stirling Road, Fort Lauderdale
  • Consolato Onorario della Repubblica di Macedonia: P.O. Box 222094, Hollywood
  • Consolato Onorario di Albania: 4077 NE 5 Terrace, Fort Lauderdale
  • Consolato Onorario di Austria: 1454 NW 17 Avenue, Miami

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Miami è gemellata con le seguenti città:[44]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Sun Life Stadium

Miami è rappresentata in tutte le principali leghe professionistiche statunitensi:

Miami ospita ogni anno all'Hard Rock Stadium l'Orange Bowl, una delle quattro finali nazionali riservate ai campionati studenteschi di football americano; inoltre a Homestead, piccolo centro della periferia, ha sede l'Homestead-Miami Speedway, circuito dove si disputano le gare delle più importanti serie automobilistiche statunitensi come NASCAR, IRL, GRAND-AM. Nel 2008 Jimmie Johnson si è aggiudicato la Ford400, ultimo appuntamento stagionale della NASCAR (categoria più seguita del motorsport stelle e strisce), guadagnando un montepremi di $7.354.860. Dal 2022, Miami, ospita il Gran Premio di Miami di Formula 1. Il tracciato, cittadino, è sito in zona dell'Hard Rock Stadium. La prima edizione, la pole position è stata di Charles Leclerc su Ferrari, la gara, è stata vinta da Max Verstappen su Red Bull Racing.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Miami", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
  2. ^ Dean Whitman, Notes on the geology and Water Resources of South Florida, su Notes on Florida Geology, Florida International University, settembre 1997. URL consultato l'11 gennaio 2011.
  3. ^ USGS Ground Water Atlas of the United States, su capp.water.usgs.gov, United States Geological Survey. URL consultato il 19 febbraio 2006.
  4. ^ NowData - NOAA Online Weather Data, su nws.noaa.gov, National Oceanic and Atmospheric Administration. URL consultato il 14 dicembre 2011.
  5. ^ Climatological Normals of Miami, su hko.gov.hk, Hong Kong Observatory. URL consultato il 6 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2010).
  6. ^ Autori Vari, FLORIDA - Dade County - Historic Districts, su nationalregisterofhistoricplaces.com, National Register of Historic Places. URL consultato il 9 febbraio 2013.
  7. ^ (EN) Bayside Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  8. ^ (EN) Bayside (Bayside Historic Distric) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33138 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  9. ^ (EN) Beverly Terrace Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  10. ^ (EN) Beverly Terrace (Beverly Terrace Historic District) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33137 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  11. ^ (EN) Buena Vista East Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  12. ^ (EN) Buena Vista East (Buena Vista East Historic District) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33127, 33137 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  13. ^ (EN) Downtown Miami Historic District (PDF), su miamidda.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 27 luglio 2014).
  14. ^ (EN) Lummus Park Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  15. ^ (EN) Lummus Park (Lummus Park Historic District) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33136, 33128 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  16. ^ (EN) Miami Modern (MiMo) / Biscayne Boulevard Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
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  18. ^ (EN) Morningside Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  19. ^ (EN) Morningside (Bay Shore) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33137 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  20. ^ (EN) Palm Grove Neighborhood Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
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  22. ^ (EN) South River Drive (South River Drive Historic District) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33128, 33130 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
  23. ^ (EN) Spring Garden Historic District, su historicpreservationmiami.com, City of Miami: Historic Preservation. URL consultato il 26 aprile 2013.
  24. ^ (EN) Spring Garden (Spring Garden Historic District) neighborhood in Miami, Florida (FL), 33136 detailed profile, su city-data.com. URL consultato il 26 aprile 2013.
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  33. ^ (EN) Ancestry Map of Haitian Communities, su epodunk.com. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2012).
  34. ^ (EN) Ancestry Map of Honduran Communities, su epodunk.com. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2010).
  35. ^ (EN) Ancestry Map of Dominican Communities, su epodunk.com. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2010).
  36. ^ (EN) Ancestry Map of Colombian Communities, su epodunk.com. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
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  39. ^ Data Center Results – Miami, Florida, su mla.org, Modern Language Association. URL consultato il 25 agosto 2007.
  40. ^ (EN) In Miami, Spanish becoming primary language, su msnbc.msn.com, Associated Press alla MSNBC. May 29, 2008. URL consultato il 20 aprile 2013..
  41. ^ (EN) Maps, su miamigov.com, City of Miami Planning Department. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2013).
  42. ^ (EN) NETS, su miamigov.com, City of Miami Neighborhood Enhancement Team. URL consultato il 20 aprile 2013.
  43. ^ (EN) Consulates and Foreign Trade Offices, su miamidade.gov, Department of Regulatory and Economic Resources, Miami-Dade County. URL consultato il 20 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2013).
  44. ^ Mayor's International Council Sister Cities Program, su ci.miami.fl.us, Città di Miami (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2007).
  45. ^ Margherita, sì al gemellaggio con Miami - Corriere del Mezzogiorno

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mark Miller, Downtown Miami, in Miami e le Keys, National Geographic, pp. 10-78, ISBN 978-88-540-1290-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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