Lucia Annunziata

Lucia Annunziata alla festa de il Fatto Quotidiano presso il Parco delle Energie di Roma, 2011

Lucia Annunziata (Sarno, 8 agosto 1950) è una scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Sarno, in provincia di Salerno, all'età di tredici anni si trasferisce con la famiglia nel capoluogo di provincia, dove frequenta il locale Liceo Tito Lucrezio Caro a Sarno per poi spostarsi successivamente al Liceo Classico Torquato Tasso. Una volta diplomata, frequenta l'Università degli Studi di Napoli prima, ed in seguito quella di Salerno, dove consegue la laurea in filosofia[1] con una tesi sui contributi statali per il Sud e il movimento operaio. È stata insegnante presso le Scuole Medie di Teulada (in Sardegna) dal 1972 al 1974. Giornalista professionista dal 1976, corrispondente dagli Stati Uniti prima per il manifesto[2] e poi per La Repubblica, per cui segue dal 1981 al 1988 gli eventi nell'America centrale e nell'America latina: la rivoluzione sandinista in Nicaragua, la guerra civile salvadoregna, l'invasione dell'isola di Grenada da parte dagli Stati Uniti d'America, la caduta del regime haitiano di Baby Doc Duvalier e il terremoto in Messico del 1985[3].

Per la Repubblica diventa corrispondente dal Medioriente, con base a Gerusalemme. Passa al Corriere della Sera nel 1993 e torna in USA. Nel corso del 1995 torna in Italia e approda alla televisione, su Rai 3, con il programma Linea tre. Dal 1996 al 1998 è direttrice del TG3. Nel 2000 fonda e dirige l'agenzia di stampa APBiscom, società che nasce dalla Associated Press ed Ebiscom. Il 13 marzo 2003 diventa Presidente della Rai, incarico che mantiene fino al 4 maggio 2004, data delle sue dimissioni. È stata la seconda donna presidente della Rai, dopo Letizia Moratti (nel 1994)[3].

Dal 2004 è editorialista de La Stampa. L'anno dopo torna in Rai per condurre su Rai 3 il programma In ½ h, che va in onda nel primo pomeriggio della domenica e prevede l'intervista ad un personaggio pubblico per discutere dell'argomento che ha avuto maggior risalto nelle cronache durante la settimana; tale programma è ancora in onda nel 2021, in versione prolungata titolata Mezz'ora in più. È direttrice responsabile di Aspenia, la rivista di Aspen Institute Italia, dove è membro dell'esecutivo[4]. Ha scritto i libri Bassa intensità (ed. Feltrinelli), sul Salvador; La crepa (ed. Rizzoli), sulla frana di Sarno nel 1998; No (ed. Donzelli), contro la seconda guerra in Iraq; 1977 (ed. Einaudi), sul movimento giovanile del 1977. Ha ricevuto vari premi giornalistici, tra cui il Premiolino (il più importante riconoscimento giornalistico italiano) e il Saint Vincent.

Nel 1993 le viene assegnata dalla Università di Harvard la borsa di studio "Nieman"[5]. Il 13 marzo 2006, durante la campagna elettorale per le elezioni politiche del 2006, è protagonista a In ½ h di un diverbio con l'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che causa l'abbandono della trasmissione da parte dell'allora premier. Il 15 gennaio 2009 ha partecipato alla trasmissione AnnoZero polemizzando con il conduttore Michele Santoro, accusandolo di aver impostato una trasmissione troppo filo-palestinese; in seguito all'accesa discussione abbandona lo studio dopo essere stata apostrofata da Santoro che ha definito "fesserie" le sue critiche.[6]

Dal 28 marzo 2011 conduce su Rai 3 la trasmissione Potere che si articola in 6 puntate della durata di un'ora. Il 23 febbraio 2012, durante la trasmissione su internet "Servizio Pubblico", condotta da Michele Santoro, Lucia Annunziata dichiara: "Adriano Celentano ha il diritto di dire quello che vuole e lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay sono da mandare al campo di sterminio". Da settembre 2012 a gennaio 2020 è la direttrice de L'Huffington Post Italia (poi ribattezzato HuffPost Italia)[7]. Nel gennaio 2013 conduce il programma televisivo Leader[8], che viene chiuso dopo quattro puntate.

Nel 2014 le è stato conferito presso la Camera dei Deputati il Premio America della Fondazione Italia USA[9].

Nel 2018 ha conseguito, presso il Consolato Generale degli Stati Uniti d'America a Firenze, il Premio giornalistico Amerigo.[10]

L'8 gennaio 2019 entra a far parte della trasmissione Tg Zero su Radio Capital ogni giorno dalle 18. [11] Il 21 gennaio 2020 la Annunziata lascia la direzione di HuffPost Italia e il Gruppo GEDI, adducendo l'acquisto del gruppo da parte di Exor come motivazione.[12]

Il 25 maggio 2023, dopo il primo pacchetto di nuove nomine deliberate dal CdA della Rai, si dimette dopo quasi 30 anni di lavoro attraverso l'invio di una mail all'amministratore delegato Roberto Sergio, nella quale criticava fortemente l'operato del governo Meloni sui contenuti e sui metodi attuati nei suoi confronti, specialmente nell'intervento e i cambiamenti all'interno della società televisiva di Stato.[13][14][15]

Alcuni giorni dopo Michele Santoro, commentando la vicenda, ha ricordato che nel 2003 è stata presidente della Rai a seguito della rinuncia di Paolo Mieli; si è ribadito di far rientrare i giornalisti vittime dell'editto bulgaro, alludendo al fatto che, in precedenza, era stata resa la disponibilità ad una limitazione della libertà di espressione.[16]

Dal 9 settembre 2023 conduce la trasmissione radiofonica settimanale Amici e Nemici: L'informazione della settimana, coadiuvata da Daniele Bellasio, sulle frequenze di Radio 24.[17]

Nell'aprile del 2024, in vista delle elezioni europee di giugno, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein annuncia la candidatura di Annunziata come capolista nella circoscrizione meridionale.[18][19]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposata con il giornalista statunitense Daniel Williams, ha una figlia, Antonia. Lucia Annunziata è atea.

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Controversie[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2008 è al centro di una polemica relativa a dei compensi ricevuti dall'Eni ritenuti sproporzionati rispetto al lavoro svolto, tanto da insinuare dubbi sulla sua imparzialità. La polemica, lanciata da Beppe Grillo nel corso di un comizio a Piazza Armerina[20] e proseguita sul web, ha per oggetto il compenso di 150.000 euro per quattro numeri della rivista internazionale Oil (pubblicazione trimestrale diffusa da Eni) ricevuti da Annunziata nel ruolo di coordinatrice e un altro compenso di 150.000 euro per la partecipazione alla stesura di un testo teatrale su Enrico Mattei, sempre finanziato da Eni. Annunziata si è difesa tramite un comunicato stampa annunciando querela nei confronti di Grillo[21] e dichiarando altresì di non essere più coordinatrice della rivista Oil. Alcuni blogger[22] hanno fatto notare inoltre la partecipazione della giornalista, in rappresentanza dell'Eni, al Congresso Mondiale dell'Energia del 2010[23] e il fatto che l'Huffington Post, rivista online della cui edizione italiana era all'epoca direttrice, veda tra i principali finanziatori l'Eni stessa, con circa 1 milione di dollari[24].

Nel 2013 in seguito alle polemiche per l'accusa di essere "impresentabili" rivolta da Annunziata al segretario del PdL Angelino Alfano durante la sua trasmissione In ½ h, il senatore PdL Nitto Palma ha ricordato come Annunziata abbia dovuto chiedere una sanatoria per un muro costruito accanto a una casa nel comune di Anacapri.[25]

Nel 2022, in un collegamento di un'edizione straordinaria del Tg3 dalla manifestazione contro l'aggressione all'Ucraina di fronte all'ambasciata russa in Italia, mentre il segretario del PD Enrico Letta esprimeva la "solidarietà alla comunità ucraina in Italia fatta di centinaia di migliaia di persone", Lucia Annunziata ha commentato dicendo "centinaia di migliaia di cameriere e badanti", poi Antonio Di Bella ha aggiunto "e amanti".[26]

Nel marzo 2023 subisce un esposto Agcom a seguito del linguaggio usato con la ministra Eugenia Roccella.[27]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 1º marzo 2006[28]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lucia Annunziata, su Il sole 24 ore. URL consultato il 12 aprile 2018.
  2. ^ Biografia di Lucia Annunziata, su Cinquanta mila. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2021).
  3. ^ a b Lucia Annunziata, su Inchiesta online. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato il 20 ottobre 2021).
  4. ^ Lucia Annunziata direttore di Huffington Post Italia, su La Repubblica. URL consultato il 12 aprile 2018.
  5. ^ Fonte, con foto Archiviato il 13 aprile 2011 in Internet Archive.
  6. ^ Lucia Annunziata litiga con Santoro e lascia lo studio di «Annozero» - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 21 maggio 2019.
  7. ^ Lucia Annunziata dirigerà Huffington Post Italia. Il lancio è previsto a settembre, su ilsole24ore.com, 9 maggio 2012.
  8. ^ Stefano Miliani, Annunziata: «Cara sinistra, sapercomunicare è da leader», l'Unità, 15 gennaio 2013. URL consultato il 15 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 gennaio 2013).
  9. ^ Premio America edizione 2014, su Fondazione Italia USA. URL consultato il 22 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2020).
  10. ^ Lucia Annunziata vince il Premio giornalistico Amerigo - Prima Online
  11. ^ Radio Capital, Giannini: "Con Lucia Annunziata un'amica geniale al TgZero". Lei: "Anticiperemo i Tg", su La Repubblica. URL consultato il 9 gennaio 2019.
  12. ^ Lucia Annunziata lascia la direzione dell'Huffington Post e il gruppo Gedi, su Prima Comunicazione, 22 gennaio 2020. URL consultato il 22 gennaio 2020.
  13. ^ Cda Rai spaccato. Via libera ai direttori dei tg. Decisivo M5s, Soldi vota no. Lucia Annunziata si dimette - Politica, su Agenzia ANSA, 25 maggio 2023. URL consultato il 25 maggio 2023.
  14. ^ Lucia Annunziata lascia la Rai: si dimette dalla conduzione di Mezz'ora in più, su la Repubblica, 25 maggio 2023. URL consultato il 25 maggio 2023.
  15. ^ Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai: «Non condivido nulla dell'operato del governo», su Corriere della Sera, 25 maggio 2023. URL consultato il 25 maggio 2023.
  16. ^ Santoro a La7: "Annunziata e Fazio? Narrazioni farlocche. Erano il perno di una Rai da sempre fatta di esclusioni e di pensiero omologato", su Il Fatto Quotidiano, 31 maggio 2023. URL consultato il 31 maggio 2023.
  17. ^ Amici e Nemici con Lucia Annunziata, su iltitolo.it. URL consultato il 21 settembre 2023.
  18. ^ Non solo Schlein: Cecilia Strada, Lucia Annunziata, Marco Tarquinio, Eleonora Evi. Chi sono i candidati del Pd alle Europee, su Il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2024. URL consultato il 21 aprile 2024.
  19. ^ Roberta D'Angelo, Pd. Schlein incassa il sì delle correnti alle liste. Caso chiuso il nome nel simbolo, su Avvenire, 23 aprile 2024. URL consultato il 23 aprile 2024.
  20. ^ Grillo ancora contro i giornalisti. Lite con operatore tv, su Rai News 24, 3 giugno 2013. URL consultato il 30 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  21. ^ Lucia Annunziata: Le infamie di Grillo contro di me. E la mia risposta. Giudicate voi
  22. ^ No all'Italia petrolizzata: L'ENI, Lucia Annunziata e l'Huffington Post
  23. ^ Eni al WEC, su eni.com. URL consultato il 6 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  24. ^ Huffington Post Continues Expansion With Site in Italy, su nytimes.com, 26 settembre 2012. URL consultato il 6 maggio 2014.
  25. ^ Il Pdl: "Lucia Annunziata ha avuto una sanatoria per abuso edilizio ad Anacapri"
  26. ^ 'Ucraine cameriere, badanti' e anche 'Amanti': dopo la gaffe al Tg3 Annunziata e Di Bella si scusano, su Repubblica TV - Repubblica, 25 febbraio 2022. URL consultato il 25 febbraio 2022.
  27. ^ Lucia Annunziata intervista Eugenia Roccella e scatta l'esposto Agcom: "Linguaggio scurrile". Reazione di Fdi, su notizie.virgilio.it, 21 marzo 2023. URL consultato il 19 maggio 2023.
  28. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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nessuno 2012 - 21 gennaio 2020 Mattia Feltri
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