F1 2012

F1 2012
videogioco
PiattaformaPlayStation 3, Xbox 360, Microsoft Windows, macOS
Data di pubblicazioneGiappone 4 ottobre 2012
18 settembre 2012
Zona PAL 21 settembre 2012
20 settembre 2012

MacOS:
Mondo/non specificato 20 dicembre 2012

GenereFormula 1
OrigineRegno Unito
SviluppoCodemasters Birmingham, Feral Interactive (MacOS[1])
PubblicazioneCodemasters, Feral Interactive (MacOS[1])
Modalità di giocoGiocatore singolo, multigiocatore online
Periferiche di inputDualShock 3, gamepad, tastiera
Motore graficoEGO Engine 2.0
SupportoBlu-ray Disc, DVD, download
Distribuzione digitaleSteam, PlayStation Network, Xbox Live
Requisiti di sistemaMinimi: Windows Vista o 7, CPU Intel Core 2 Duo @ 2.4Ghz o equivalente, RAM 2 GB o superiore, Scheda video AMD HD2600 o equivalente, HD 15 GB, connessione Internet per gioco online
Fascia di etàACBG · CEROA · ESRBE · PEGI: 3 · USK: 0
SerieFormula One
Preceduto daF1 2011
Seguito daF1 2013

F1 2012 (o anche Formula 1 2012) è un videogioco di guida prodotto da Codemasters, basato sul Campionato mondiale di Formula 1 2012. È il seguito dei pluripremiati F1 2010 e F1 2011 ed è stato pubblicato il 21 settembre 2012 per PC, PlayStation 3 e Xbox 360 in Europa[2] (18 settembre 2012 in Nord America).

È stato annunciato il 18 marzo 2012 in occasione della prima prova del campionato mondiale 2012 in Australia.[3]

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

F1 2012 ha fatto grandi progressi rispetto al gioco precedente.

Ha introdotto una nuova modalità chiamata Test per giovani piloti[4]. Essa è ambientata nel circuito di Abu Dhabi due giorni prima dell'inizio del diciottesimo Gran Premio di Formula 1 del 2011. Una Scuderia scelta da noi ci farà fare alcuni test sul circuito, con l'obiettivo di reclutare un nuovo pilota per la stagione successiva. Dopo aver superato alcuni test, verremo ingaggiati da una Scuderia con cui correremo per il Campionato 2012: si passa così alla modalità Carriera, dalla durata di ben 5 anni. Nuova è anche la modalità Sfida Campione, che ci permetterà di partecipare a sette sfide contro i sei Campioni del Mondo (Raikkonen, Hamilton, Button, Vettel, Alonso, Schumacher e la sfida finale sul circuito delle Americhe di Austin, Texas[5]).

Non sarà più possibile fare un campionato intero controllando un pilota reale, ma solo con il proprio alter ego. I danni sono stati leggermente migliorati: infatti le monoposto da quest'anno possono anche perdere l'alettone posteriore, subire graffi nelle parti laterali e possono anche ribaltarsi dopo forti incidenti. Tuttavia le forature degli pneumatici sono ancora poco realistiche. Ci sono inoltre importanti avanzamenti tecnici (come l'uscita di fumo dopo un bloccaggio dei freni troppo lungo) e di gameplay oltre a un vasto numero di componenti multiplayer competitivi e co-operativi.

I tempi sul giro sono più simili a quelli reali e saranno più alti nelle prove libere e nella gara, e più bassi durante le qualifiche. Durante le gare sono divenuti più frequenti gli incidenti tra i piloti controllati dal COM, soprattutto al giro di partenza ai livelli di difficoltà Professionista e Leggenda. Da quest'anno sono anche presenti due freni (quello posteriore e quello anteriore), che bisogna alternare per non far degradare le gomme.

Circuiti e team[modifica | modifica wikitesto]

Lista dei piloti e dei team[modifica | modifica wikitesto]

F1 2012 include tutti i 24 piloti e le 12 squadre che hanno iniziato la stagione 2012 di Formula 1.

Team No. Piloti
Bandiera dell'Austria Red Bull Racing Renault 1 Bandiera della Germania Sebastian Vettel
2 Bandiera dell'Australia Mark Webber
Bandiera del Regno Unito Vodafone McLaren Mercedes 3 Bandiera del Regno Unito Jenson Button
4 Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton
Bandiera dell'Italia Scuderia Ferrari 5 Bandiera della Spagna Fernando Alonso
6 Bandiera del Brasile Felipe Massa
Bandiera della Germania Mercedes AMG Petronas F1 Team 7 Bandiera della Germania Michael Schumacher
8 Bandiera della Germania Nico Rosberg
Bandiera del Regno Unito Lotus Renault 9 Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen
10 Bandiera della Francia Romain Grosjean
Bandiera dell'India Sahara Force India F1 Team Mercedes 11 Bandiera del Regno Unito Paul di Resta
12 Bandiera della Germania Nico Hülkenberg
Bandiera della Svizzera Sauber F1 Team Ferrari 14 Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi
15 Bandiera del Messico Sergio Pérez
Bandiera dell'Italia Scuderia Toro Rosso Ferrari 16 Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo
17 Bandiera della Francia Jean-Éric Vergne
Bandiera del Regno Unito Williams Renault 18 Bandiera del Venezuela Pastor Maldonado
19 Bandiera del Brasile Bruno Senna
Bandiera della Malaysia Caterham Renault 20 Bandiera della Finlandia Heikki Kovalainen
21 Bandiera della Russia Vitalij Petrov
Bandiera della Spagna HRT F1 Team Cosworth 22 Bandiera della Spagna Pedro de la Rosa
23 Bandiera dell'India Narain Karthikeyan
Bandiera della Russia Marussia Cosworth 24 Bandiera della Germania Timo Glock
25 Bandiera della Francia Charles Pic

Lista dei circuiti[modifica | modifica wikitesto]

F1 2012 contiene l'intero calendario formato da 20 circuiti tra cui il nuovo Circuito delle Americhe che ospita il Gran Premio degli Stati Uniti e il ritorno per gli anni pari dell'Hockenheim che ospita il Gran Premio di Germania. C'è anche il ritorno del Gran Premio del Bahrain sul circuito di Manama.

No. Gran Premio Circuito
1 Bandiera dell'Australia GP d'Australia Albert Park Circuit
2 Bandiera della Malaysia GP della Malesia Sepang International Circuit
3 Bandiera della Cina GP di Cina Shanghai International Circuit
4 Bandiera del Bahrein GP del Bahrain Circuito di Manama
5 Bandiera della Spagna GP di Spagna Circuito di Barcellona-Catalogna
6 Bandiera di Monaco GP di Monaco Circuito di Monte Carlo
7 Bandiera del Canada GP del Canada Circuit Gilles Villeneuve
8 Bandiera dell'Europa GP d'Europa Valencia Street Circuit
9 Bandiera del Regno Unito GP di Gran Bretagna Silverstone Circuit
10 Bandiera della Germania GP di Germania Hockenheim
11 Bandiera dell'Ungheria GP d'Ungheria Hungaroring
12 Bandiera del Belgio GP del Belgio Circuito di Spa-Francorchamps
13 Bandiera dell'Italia GP d'Italia Autodromo nazionale di Monza
14 Bandiera di Singapore GP di Singapore Singapore Street Circuit
15 Bandiera del Giappone GP del Giappone Suzuka Circuit
16 Bandiera della Corea del Sud GP di Corea Korean International Circuit
17 Bandiera dell'India GP d'India Buddh International Circuit
18 Bandiera degli Emirati Arabi Uniti GP di Abu Dhabi Yas Marina Circuit
19 Bandiera degli Stati Uniti GP degli Stati Uniti Circuito delle Americhe
20 Bandiera del Brasile GP del Brasile Autódromo José Carlos Pace

Sviluppo[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 marzo 2012, Codemasters ha pubblicato un video che segue il direttore creativo di F1 2012.[6]

In occasione dell'Electronic Entertainment Expo 2012 svoltosi dal 5 al 7 giugno 2012 a Los Angeles sono state svelate ulteriori novità sul gameplay sul circuito delle Americhe, in cui è stato possibile guidare la McLaren di Lewis Hamilton in modalità time trial.

Il primo trailer è stato pubblicato il 5 giugno 2012.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Season Begins: F1 2012™ out on Mac Today, su feralinteractive.com, Feral Interactive, 20 dicembre 2012. URL consultato il 28 aprile 2017.
  2. ^ (EN) Codemasters Racing at gamescom 2012, su develop-online.net, Develop, 7 agosto 2012. URL consultato il 28 aprile 2017 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2013).
  3. ^ (EN) Tony Hsieh, Codemasters Presents F1 2012 Dev Diary And Launch Date, in Gaming Examiner, 17 marzo 2012. URL consultato il 28 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 3 gennaio 2013).
  4. ^ F1 2012, in Play Generation, n. 80, Edizioni Master, giugno 2012, p. 22, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  5. ^ F-1 2012, in Play Generation, n. 81, Edizioni Master, luglio 2012, p. 23, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  6. ^ Formula 1 2012 Il Videogame: Annuncio Ufficiale, Prime Informazioni e Video!, su ItaliaTopGames, 16 marzo 2012. URL consultato il 28 aprile 2017.
  7. ^ Giorgio Melani, F1 2012 arriva a settembre, primo trailer, su multiplayer.it, Multiplayer.it, 16 marzo 2012. URL consultato il 28 aprile 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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