Gran Premio di Monaco

Gran Premio di Monaco
Sport Automobilismo
CategoriaFormula 1
FederazioneFIA
PaeseBandiera di Monaco Monaco
LuogoCircuito di Monte Carlo
OrganizzatoreAutomobile Club de Monaco
CadenzaAnnuale
FormulaGran Premio di Formula 1
Storia
Fondazione1929; valevole per il mondiale dall'edizione 1950
Numero edizioni80 (di cui 69 valevoli per il mondiale)
DetentoreBandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen
Ultima edizioneGP 2023

Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Monte Carlo nel Principato di Monaco. La prima edizione si disputò il 14 aprile 1929[1][2] sotto l'impulso di Antony Noghès fondatore dello Automobile Club de Monaco (ACM). L'edizione numero uno valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio del 1950, seconda tappa dopo Silverstone;[3][4] da allora la corsa si è quasi sempre disputata, con la sola eccezione degli anni 1951, 1953, 1954 e da ultimo 2020, quando l'annullamento fu causato dallo lo scoppio della pandemia di COVID-19.

Abitualmente la gara si svolge alla presenza degli esponenti di casa Grimaldi. Il record di vittorie del pilota (sei) appartiene ad Ayrton Senna[5], mentre la casa costruttrice più vincente è la McLaren, con 15 vittorie.[6]

Il Gran Premio gode tipicamente di due deroghe ad hoc al regolamento della Formula 1[7]: la distanza da percorrere è di 260 chilometri (contro il minimo standard di 305) e la cerimonia di premiazione non avviene secondo il protocollo della categoria, ma secondo uno gestito dall'Automobile Club de Monaco e dalla famiglia Grimaldi. L'organizzazione gode inoltre di un trattamento agevolato per quanto concerne i contributi necessari per fare parte del campionato e dispone di ampia discrezionalità nel negoziare per conto proprio i contratti di sponsorizzazione (nessuno dei quali, peraltro, è associato al nome del Gran Premio), anche con marchi concorrenti dei global partner della F1. Un'altra peculiarità è costituita dal fatto che, durante il weekend di gara, fra una sessione e l'altra le strade interessate dal circuito vengono riaperte alla circolazione ordinaria.

Una terza deroga consisteva nel fatto che l'evento iniziava con le prove libere al giovedì anziché al venerdì (in cui era previsto riposo); essa è tuttavia caduta nella stagione 2022, a partire dalla quale il Gran Premio monegasco si svolge nel tradizionale weekend di gara, come già avviene per tutti gli altri appuntamenti, con le prove libere spostate alla giornata del venerdì.[8]

La gara ha visto L 'esordio di due tra le più longeve e vincenti squadre di Formula 1: la Ferrari, che vi debuttò nel 1950[9], e la McLaren nel 1966.[10]

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Circuito di Monte Carlo.
Il rettilineo del traguardo presso Monte Carlo: a destra si intravede il palco da cui la famiglia Grimaldi assiste all'evento e dove avviene la premiazione.

La lunghezza di questo tracciato è di 3,337 km.[11][12] I piloti lo percorrono per 78 volte, per un totale di 260,286 km.[13] Monte Carlo è il circuito più breve del Mondiale e quello con le velocità più basse, a causa della tortuosità del percorso e della ridotta carreggiata, quasi completamente priva di vie di fuga.[11]

Nel 1981 Gilles Villeneuve fu il primo pilota a imporsi con una vettura spinta da un motore turbocompresso (la Ferrari 126 CK), le cui caratteristiche erano teoricamente inadatte a tracciati lenti e tortuosi.[14] Nel 1994 Michael Schumacher, alla guida della Benetton Ford B194, fu il primo pilota ad abbattere la media dei 150 km/h in questa pista.[14] Nel 1996 vinse a sorpresa il francese Olivier Panis su Ligier, per un successo "tutto francese" in una gara con sole quattro vetture arrivate al traguardo.[15] L'anno successivo, a causa di condizioni meteo estremamente variabili che rallentarono il ritmo della corsa, Schumacher vinse con la Ferrari F310B allo scoccare delle due ore, termine entro il quale una gara di F1 deve per regolamento finire.[16]

Si tratta del più celebre Gran Premio cittadino della Formula 1 e rientra fra le corse motoristiche più prestigiose al mondo. Dall'originario tracciato lungo 3,18 km si è passati con il tempo a una configurazione da 3,37 km. Punti di particolare interesse sono l'impegnativa ma agile "Chicane delle Piscine" (spesso luogo di incidenti),[17] percorsa a circa 190 orari, variante allargata e velocizzata nel 1994, nonché l'ampio curvone veloce all'interno del tunnel, in cui si superano i 280 orari.[18] Il Gran Premio di Monaco annovera anche la curva più lenta del mondiale di Formula 1: lo stretto tornante in discesa della "Vecchia Stazione" o del "Grand Hotel", affrontato a circa 55 km/h.[19] Il GP monegasco può così vantare la peculiarità di avere, a poca distanza l'una dall'altra, sia la curva più lenta che una delle più veloci del Campionato (non la più veloce in assoluto, che è invece la 130R di Suzuka, affrontata a 320 km/h).

I piloti affrontano la prima staccata importante al termine del rettilineo dei box (in realtà un tratto lievemente curvilineo), percorso a oltre 250 km/h. L'approccio a questa prima curva, la Saint Devote (così nominata in onore della chiesa lì eretta e dedicata a Santa Devota),[20] disegnata da un cordolo removibile che consente ai piloti una migliore traiettoria di entrata, può risultare determinante per il risultato finale perché spesso chi l'ha superata per primo si è poi aggiudicato il Gran Premio.

Vista aerea del Principato: in primo piano la zona del circuito

I nomi delle numerose curve presenti - che garantiscono spettacolarità alla gara, complice la quasi totale assenza di vie di fuga - sono diventati familiari con il passare degli anni, così da rimanere scolpiti nella memoria degli appassionati di automobilismo. Per i piloti in gara, la Saint Devote,[20] la Virage du Casino,[21] il Tornante Mirabeau,[22] la lentissima Vecchia Stazione,[19] la Curva del Tabaccaio[23] e la Rascasse (ex Curva del Gasometro),[24] rappresentano autentici banchi di prova. Ogni tipo di sorpasso è quasi impossibile, così a emergere - il più delle volte - è il talento del pilota. Le sei vittorie di Ayrton Senna e le cinque di Michael Schumacher e Graham Hill, sono a testimonianza di questo. Al compianto pilota brasiliano, ribattezzato per i suoi successi nel Principato "Il Re di Monte Carlo", appartiene anche il record di cinque Pole Position e di otto podi.[25]

Tecnicamente, la pista monegasca esige un carico aerodinamico estremo, dei rapporti al cambio accorciati, un raggio di sterzata più ridotto con l'allungamento della corsa del tirante della ruota e la sostituzione dell'ingranaggio apposito, per una risposta più diretta ai piccoli angoli. Altro componente molto sollecitato è il cambio, azionato in gara oltre quattromila volte. Le monoposto sono un po' più alte da terra rispetto alle altre piste: anche il molleggio è leggermente superiore per le irregolarità del manto stradale e per dare maggiore trazione in uscita dalle tante curve monegasche.

L'edizione più veloce di sempre è quella del 2021, corsa con una velocità media di 157,833 km/h; il precedente record di 155,552 km/h risaliva all'edizione del 2007.[26]

La premiazione[modifica | modifica wikitesto]

La cerimonia di premiazione dell'edizione 2015, officiata secondo il protocollo della famiglia Grimaldi: si nota l'assenza del podio normalmente usato nei Gran Premi di Formula 1.

La premiazione del Gran Premio di Monaco segue un cerimoniale diverso rispetto agli standard protocollari della Formula 1.

Per molto tempo non è stato utilizzato un vero e proprio podio, ma semplicemente il palco (nei pressi del traguardo) da cui la famiglia Grimaldi segue la gara. Inoltre fino ai primi anni 1980 solo il vincitore era chiamato a ricevere un trofeo; quando poi sono stati chiamati anche il secondo e il terzo classificato, si sono sfruttati gli scalini d'ingresso del predetto palco per creare la "gerarchia", facendo sistemare il vincitore più in alto. Solo dall'edizione 2017 è stato adottato un vero e proprio podio, sopraelevato rispetto alla sede stradale, ma comunque diverso rispetto a quello normalmente usato negli altri Gran Premi.

Altre peculiarità sono costituite dal fatto che la consegna dei trofei precede e non succede l'esecuzione degli inni nazionali; inoltre il sovrano e le maggiori autorità del Principato restano in piedi accanto o alle spalle dei piloti per tutta la durata della cerimonia. A completare il cerimoniale vi è infine il picchetto d'onore costituito da due Carabinieri in alta uniforme bianca. Dal Gran Premio di Monaco 2021 la banda esegue dal vivo gli inni nazionali del vincitore della gara.

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Le edizioni indicate con sfondo rosa non appartenevano ad alcun campionato.
Le edizioni indicate con sfondo giallo appartenevano al Campionato Europeo di automobilismo.

Anno Circuito Pilota Vettura Resoconto
1929 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito William Grover-Williams Bandiera della Francia Bugatti Resoconto
1930 Monte Carlo Bandiera della Francia René Dreyfus Bandiera della Francia Bugatti Resoconto
1931 Monte Carlo Bandiera di Monaco Louis Chiron Bandiera della Francia Bugatti Resoconto
1932 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Tazio Nuvolari Bandiera dell'Italia Alfa Romeo Resoconto
1933 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Achille Varzi Bandiera della Francia Bugatti Resoconto
1934 Monte Carlo Bandiera della Francia Guy Moll Bandiera dell'Italia Alfa Romeo Resoconto
1935 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Luigi Fagioli Bandiera della Germania Mercedes-Benz Resoconto
1936 Monte Carlo Bandiera della Germania Rudolf Caracciola Bandiera della Germania Mercedes-Benz Resoconto
1937 Monte Carlo Bandiera della Germania Manfred von Brauchitsch Bandiera della Germania Mercedes-Benz Resoconto
1938
-
1947
Non disputato
1948 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Giuseppe Farina Bandiera dell'Italia Maserati Resoconto
1949 Non disputato
1950 Monte Carlo Bandiera dell'Argentina Juan Manuel Fangio Bandiera dell'Italia Alfa Romeo Resoconto
1951 Non disputato
1952 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Vittorio Marzotto Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1953
-
1954
Non disputato
1955 Monte Carlo Bandiera della Francia Maurice Trintignant Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1956 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Stirling Moss Bandiera dell'Italia Maserati Resoconto
1957 Monte Carlo Bandiera dell'Argentina Juan Manuel Fangio Bandiera dell'Italia Maserati Resoconto
1958 Monte Carlo Bandiera della Francia Maurice Trintignant Bandiera del Regno Unito Cooper-Climax Resoconto
1959 Monte Carlo Bandiera dell'Australia Jack Brabham Bandiera del Regno Unito Cooper-Climax Resoconto
1960 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Stirling Moss Bandiera del Regno Unito Lotus-Climax Resoconto
1961 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Stirling Moss Bandiera del Regno Unito Lotus-Climax Resoconto
1962 Monte Carlo Bandiera della Nuova Zelanda Bruce McLaren Bandiera del Regno Unito Cooper-Climax Resoconto
1963 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Graham Hill Bandiera del Regno Unito BRM Resoconto
1964 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Graham Hill Bandiera del Regno Unito BRM Resoconto
1965 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Graham Hill Bandiera del Regno Unito BRM Resoconto
1966 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Jackie Stewart Bandiera del Regno Unito BRM Resoconto
1967 Monte Carlo Bandiera della Nuova Zelanda Denny Hulme Bandiera del Regno Unito Brabham-Repco Resoconto
1968 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Graham Hill Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1969 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Graham Hill Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1970 Monte Carlo Bandiera dell'Austria Jochen Rindt Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1971 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Jackie Stewart Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1972 Monte Carlo Bandiera della Francia Jean-Pierre Beltoise Bandiera del Regno Unito BRM Resoconto
1973 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Jackie Stewart Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1974 Monte Carlo Bandiera della Svezia Ronnie Peterson Bandiera del Regno Unito Lotus-Ford Cosworth Resoconto
1975 Monte Carlo Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1976 Monte Carlo Bandiera dell'Austria Niki Lauda Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1977 Monte Carlo Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera del Canada Wolf-Ford Cosworth Resoconto
1978 Monte Carlo Bandiera della Francia Patrick Depailler Bandiera del Regno Unito Tyrrell-Ford Cosworth Resoconto
1979 Monte Carlo Bandiera del Sudafrica Jody Scheckter Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1980 Monte Carlo Bandiera dell'Argentina Carlos Reutemann Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth Resoconto
1981 Monte Carlo Bandiera del Canada Gilles Villeneuve Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1982 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Riccardo Patrese Bandiera del Regno Unito Brabham-Ford Cosworth Resoconto
1983 Monte Carlo Bandiera della Finlandia Keke Rosberg Bandiera del Regno Unito Williams-Ford Cosworth Resoconto
1984 Monte Carlo Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito McLaren-TAG Porsche Resoconto
1985 Monte Carlo Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito McLaren-TAG Porsche Resoconto
1986 Monte Carlo Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito McLaren-TAG Porsche Resoconto
1987 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito Lotus-Honda Resoconto
1988 Monte Carlo Bandiera della Francia Alain Prost Bandiera del Regno Unito McLaren-Honda Resoconto
1989 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren-Honda Resoconto
1990 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren-Honda Resoconto
1991 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren-Honda Resoconto
1992 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren-Honda Resoconto
1993 Monte Carlo Bandiera del Brasile Ayrton Senna Bandiera del Regno Unito McLaren-Ford Cosworth Resoconto
1994 Monte Carlo Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Regno Unito Benetton-Ford Cosworth Resoconto
1995 Monte Carlo Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera del Regno Unito Benetton-Renault Resoconto
1996 Monte Carlo Bandiera della Francia Olivier Panis Bandiera della Francia Ligier-Mugen Honda Resoconto
1997 Monte Carlo Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
1998 Monte Carlo Bandiera della Finlandia Mika Häkkinen Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
1999 Monte Carlo Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2000 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
2001 Monte Carlo Bandiera della Germania Michael Schumacher Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2002 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito David Coulthard Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
2003 Monte Carlo Bandiera della Colombia Juan Pablo Montoya Bandiera del Regno Unito Williams-BMW Resoconto
2004 Monte Carlo Bandiera dell'Italia Jarno Trulli Bandiera della Francia Renault Resoconto
2005 Monte Carlo Bandiera della Finlandia Kimi Räikkönen Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
2006 Monte Carlo Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera della Francia Renault Resoconto
2007 Monte Carlo Bandiera della Spagna Fernando Alonso Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
2008 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera del Regno Unito McLaren-Mercedes Resoconto
2009 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Jenson Button Bandiera del Regno Unito Brawn-Mercedes Resoconto
2010 Monte Carlo Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto
2011 Monte Carlo Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto
2012 Monte Carlo Bandiera dell'Australia Mark Webber Bandiera dell'Austria Red Bull-Renault Resoconto
2013 Monte Carlo Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2014 Monte Carlo Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2015 Monte Carlo Bandiera della Germania Nico Rosberg Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2016 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2017 Monte Carlo Bandiera della Germania Sebastian Vettel Bandiera dell'Italia Ferrari Resoconto
2018 Monte Carlo Bandiera dell'Australia Daniel Ricciardo Bandiera dell'Austria Red Bull-TAG Heuer Resoconto
2019 Monte Carlo Bandiera del Regno Unito Lewis Hamilton Bandiera della Germania Mercedes Resoconto
2020 Non disputato
2021 Monte Carlo Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull-Honda Resoconto
2022 Monte Carlo Bandiera del Messico Sergio Pérez Bandiera dell'Austria Red Bull-RBPT Resoconto
2023 Monte Carlo Bandiera dei Paesi Bassi Max Verstappen Bandiera dell'Austria Red Bull-Honda RBPT Resoconto

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Le statistiche si riferiscono alle sole edizioni valide per il campionato del mondo di Formula 1 e sono aggiornate al Gran Premio di Monaco 2023.

Vittorie per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Vittorie[27]
1 Bandiera del Regno Unito McLaren 15
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 9
3 Bandiera del Regno Unito Lotus 7
= Bandiera dell'Austria Red Bull 7
5 Bandiera del Regno Unito BRM 5
= Bandiera della Germania Mercedes 5
7 Bandiera del Regno Unito Cooper 3
= Bandiera del Regno Unito Tyrrell 3
= Bandiera del Regno Unito Williams 3
10 Bandiera dell'Italia Maserati 2
= Bandiera del Regno Unito Brabham 2
= Bandiera del Regno Unito Benetton 2
= Bandiera della Francia Renault 2

Vittorie per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Vittorie[27]
1 Bandiera degli Stati Uniti Ford Cosworth 13
2 Bandiera della Germania Mercedes 12
3 Bandiera dell'Italia Ferrari 9
4 Bandiera del Giappone Honda 7
5 Bandiera della Francia Renault 6
6 Bandiera del Regno Unito Climax 5
= Bandiera del Regno Unito BRM 5
8 Bandiera della Germania TAG Porsche 3
9 Bandiera dell'Italia Maserati 2
= Bandiera dell'Austria RBPT 2

Pole position per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Pole
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 12
2 Bandiera del Regno Unito McLaren 11
3 Bandiera del Regno Unito Lotus 9
4 Bandiera del Regno Unito Williams 7
5 Bandiera dell'Austria Red Bull 6
6 Bandiera della Germania Mercedes 5
7 Bandiera della Francia Renault 4
8 Bandiera del Regno Unito Brabham 3
9 Bandiera del Regno Unito Tyrrell 2
10 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 1
= Bandiera dell'Italia Maserati 1
= Bandiera del Regno Unito Vanwall 1
= Bandiera del Regno Unito Cooper 1
= Bandiera del Regno Unito BRM 1
= Bandiera della Francia Matra 1
= Bandiera del Regno Unito March 1
= Bandiera della Francia Ligier 1
= Bandiera dell'Italia Benetton 1
= Bandiera del Regno Unito Brawn 1

Pole position per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore Pole[28]
1 Bandiera della Francia Renault 12
= Bandiera dell'Italia Ferrari 12
3 Bandiera della Germania Mercedes 11
4 Bandiera degli Stati Uniti Ford-Cosworth 9
5 Bandiera del Regno Unito Climax 7
6 Bandiera del Giappone Honda 5
7 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 2
= Bandiera della Germania TAG Porsche 2
= Bandiera della Germania BMW 2
= Bandiera della Svizzera Tag Heuer 2

Giri veloci per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore GPV[29]
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 17
2 Bandiera del Regno Unito McLaren 11
3 Bandiera del Regno Unito Lotus 7
4 Bandiera dell'Austria Red Bull 6
5 Bandiera del Regno Unito BRM 4
= Bandiera del Regno Unito Williams 4
= Bandiera della Germania Mercedes 4
8 Bandiera del Regno Unito Brabham 3
9 Bandiera del Regno Unito Cooper 2
= Bandiera del Regno Unito Tyrrell 2
= Bandiera dell'Italia Benetton 2

Giri veloci per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore GPV
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 18
2 Bandiera degli Stati Uniti Ford-Cosworth 12
= Bandiera della Germania Mercedes 12
4 Bandiera della Francia Renault 7
5 Bandiera del Regno Unito Climax 5
= Bandiera del Giappone Honda 5
7 Bandiera del Regno Unito BRM 4
8 Bandiera dell'Italia Alfa Romeo 2
9 Bandiera dell'Italia Maserati 1
= Bandiera della Germania BMW 1
= Bandiera del Regno Unito Hart 1
= Bandiera della Germania TAG Porsche 1
= Bandiera della Svizzera TAG Heuer 1

Podi per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Costruttore Podi[31]
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 55
2 Bandiera del Regno Unito McLaren 27
3 Bandiera del Regno Unito Lotus 16
4 Bandiera dell'Austria Red Bull 15
5 Bandiera del Regno Unito Williams 14
6 Bandiera del Regno Unito BRM 10
= Bandiera della Germania Mercedes 10
8 Bandiera del Regno Unito Brabham 9
9 Bandiera del Regno Unito Cooper 7
= Bandiera del Regno Unito Tyrrell 7

Podi per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos. Motore Podi[30]
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 55
2 Bandiera degli Stati Uniti Ford-Cosworth 36
3 Bandiera della Germania Mercedes 27
4 Bandiera della Francia Renault 20
5 Bandiera del Regno Unito BRM 12
6 Bandiera del Giappone Honda 11
7 Bandiera del Regno Unito Climax 9
8 Bandiera dell'Italia Maserati 6
= Bandiera della Germania BMW 6
10 Bandiera della Germania TAG Porsche 4

Punti per costruttore[modifica | modifica wikitesto]

Pos.[32] Costruttore Punti
1 Bandiera dell'Italia Ferrari 587,5
2 Bandiera dell'Austria Red Bull 397
3 Bandiera del Regno Unito McLaren 355,5
4 Bandiera della Germania Mercedes 303
5 Bandiera del Regno Unito Williams 135,5
6 Bandiera del Regno Unito Lotus 132
7 Bandiera del Regno Unito BRM 81
= Bandiera dell'India Force India 81
9 Bandiera della Francia Renault 79
10 Bandiera del Regno Unito Tyrrell 73

Punti per motore[modifica | modifica wikitesto]

Pos.[32] Motore Punti
1 Bandiera della Germania Mercedes 637
2 Bandiera dell'Italia Ferrari 631,5
3 Bandiera della Francia Renault 391
4 Bandiera degli Stati Uniti Ford-Cosworth 345
5 Bandiera del Giappone Honda 197,5
6 Bandiera del Regno Unito BRM 99
7 Bandiera del Regno Unito Climax 83
8 Bandiera della Svizzera Tag Heuer 70
9 Bandiera dell'Austria RBPT 65
10 Bandiera della Germania BMW 61

Incidenti[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il Gran Premio goda storicamente di grande fama per l'efficienza organizzativa, anche in tema di sicurezza, esso è stato teatro di alcuni gravi incidenti. Particolarmente critica fu, per diverso tempo, la situazione dell'area portuale: nelle edizioni 1955 e 1965 i piloti Alberto Ascari e Paul Hawkins finirono infatti con la loro vettura nelle acque del Mediterraneo[33][34], mentre nel 1967 vi perse la vita Lorenzo Bandini a causa dell'urto di una bitta non adeguatamente protetta, che fece cappottare e incendiare la sua macchina.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) APA Publications Limited, Nice, Cannes & Monte Carlo, Insight Guides, 2016, ISBN 978-17-86-71015-4.
  2. ^ (EN) Berlitz, Nice, Cannes and Monte Carlo, Apa Publications (UK) Limited, 2012, ISBN 978-17-80-04809-3.
  3. ^ (EN) Roy Smith, Amedee Gordini, Veloce Publishing Ltd, 2013, ISBN 978-18-45-84317-5, p. 81.
  4. ^ (EN) Ellen Gunning, Public Relations, Macmillan International Higher Education, ISBN 978-13-52-00279-9, p. 166.
  5. ^ (EN) Chicane, The Fastest Show on Earth, Hackette UK, 2015, ISBN 978-14-72-11052-7, p. 97.
  6. ^ (EN) Monaco memories a cura di mclaren.com
  7. ^ Monaco, regole ed eccezioni: le deroghe che valgono solo a Monte Carlo, su f1web.it. URL consultato il 23 giugno 2012.
  8. ^ Stefano Ollanu, Ufficiale: il weekend di Monaco 2022 sarà di soli 3 giorni, su formulapassion.it, 22 settembre 2021. URL consultato il 22 settembre 2021.
  9. ^ (EN) Seth Kingston, The History of Ferraris, The Rosen Publishing Group, Inc, 2018, ISBN 978-15-38-34338-8, p. 14.
  10. ^ (EN) Frank Worall, Lewis Hamilton - The Biography, John Blake Publishing, 2015, ISBN 978-17-84-18637-1.
  11. ^ a b (EN) Ian Morrison, Motor racing, Guinness Books, 1989, p. 98.
  12. ^ (EN) Chicane, The Fastest Show on Earth, Hackette UK, 2015, ISBN 978-14-72-11052-7, p. 176.
  13. ^ (EN) Francois-Michel Gregoire, Who Works in Formula One 2006, Who Works Sports Publications, 2006, ISBN 978-19-01-71142-4, p. 499.
  14. ^ a b Gp Monaco: storia, incidenti e albo d’oro del circuito a cura di joincom.coll
  15. ^ (EN) Malcolm Folley, Monaco, Random House, 2017, ISBN 978-14-73-53773-6.
  16. ^ (EN) , Schumacher’s wet weather mastery puts him on top, a cura di racefans.net
  17. ^ (EN) Stuart Codling, The Life Monaco Grand Prix, Motorbooks, 2019, ISBN 978-07-60-36375-1.
  18. ^ (EN) Eric Robert Morse, Monaco, Code Pub, 2008, ISBN 978-16-00-20201-8, p. 21.
  19. ^ a b (EN) M. Saayman, Introduction to Sports Tourism and Event Management, AFRICAN SUN MeDIA, 2012, ISBN 978-09-87-00962-3, p. 105.
  20. ^ a b (EN) David C. King, Monaco, Marshall Cavendish, 2008, ISBN 978-07-61-42567-0, p. 87.
  21. ^ (EN) David Miller, Circus Before Dawn, iUniverse, 2010, ISBN 978-14-40-16984-7 p. 273.
  22. ^ (EN) Robert Schleicher, Slot Car Racing, Voyageur Press, ISBN 978-16-10-60504-5, p. 221.
  23. ^ Livio Cossu, Il viaggiatore, Bibliotheca Edizioni, ISBN 978-88-69-34190-8.
  24. ^ (EN) Robert Schleicher, Slot Car Bible, Voyageur Press, ISBN 978-16-10-60673-8, p. 62.
  25. ^ (EN) Joseph Romanos, Great Sporting Rivals, ReadHowYouWant.com, 2010, ISBN 978-14-58-77966-3, p. 119.
  26. ^ (EN) Monaco GP Facts & Stats: Verstappen wins the fastest Monte Carlo race in history, su formula1.com, 23 maggio 2021.
  27. ^ a b c Minimo 2 vittorie.
  28. ^ a b Minimo 2 Pole.
  29. ^ a b Minimo 2 giri veloci.
  30. ^ a b Minimo 4 podi.
  31. ^ Minimo 7 podi.
  32. ^ a b c Prime 10 posizioni.
  33. ^ (EN) Malcolm Folley, Monaco, Random House, 2017, ISBN 978-14-73-53773-6.
  34. ^ Monaco, 70 edizioni di pathos: storie e personaggi, curva per curva, 23 maggio 2011. URL consultato il 9 settembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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