Quartiere armeno

Il quartiere armeno

Il quartiere armeno (in arabo حارة الأرمن?, Harat al-Arman; in ebraico הרובע הארמני?, Ha-Rova ha-Armeni; in armeno Հայոց թաղ, Hayots t'agh?) è il più piccolo dei quattro quartieri della Città Vecchia di Gerusalemme ed è abitato da circa cinquecento persone.[1][2] La locale comunità armena è in declino dal XX secolo.[2]

Il quartiere si è sviluppato attorno alla cattedrale di San Giacomo che ospita il patriarcato armeno divenuto diocesi nel VII secolo.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il quartiere è situato nell'angolo sud-ovest della città vecchia. È accessibile attraverso la Porta di Sion e la Porta di Giaffa. Il quartiere occupa circa il 15% della superficie totale della città vecchia[1]. David Street (Suq el-Bazaar) lo separa dal quartiere cristiano e Habad Street (Suq el-Husur) dal quartiere ebraico.

Qui si trova la cattedrale armena di San Giacomo, la Chiesa di San Toros, il monastero di San Marco e la Torre di Davide.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Jerusalem Attractions: The Armenian Quarter, su jewishvirtuallibrary.org. URL consultato il 21 novembre 2017.
  2. ^ a b (EN) Armenians in Jerusalem: The Politics of Survival in the Holy Land, su asbarez.com. URL consultato il 21 novembre 2017.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Kevork Hintlian, History of The Armenians in The Holy Land, Seconda edizione, Armenian Patriarchate Printing Press, Gerusalemme, 1989

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