Podemos

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Podemos
SegretarioIone Belarra
StatoBandiera della Spagna Spagna
SedeCalle Zurita 21
28012 Madrid
Fondazione17 gennaio 2014
IdeologiaSocialismo democratico[1]
Alter-globalizzazione[2]
Democrazia diretta[1]
Repubblicanesimo
Ecosocialismo
Socialdemocrazia[3][4][5]
Populismo di sinistra[6][7]
CollocazioneSinistra[8][9]
CoalizioneUnidas Podemos (2016-2023)
Sumar (2023)
Partito europeoOra il Popolo
Gruppo parl. europeoLa Sinistra
Seggi Congresso
4 / 350
(2023)
Seggi Senato
0 / 266
(2023)
Seggi Europarlamento
4 / 59
(2019)
Seggi Parlamenti delle Comunità autonome
17 / 1 261
(2023)
[10]
IscrittiAumento 507.250 (2018)
ColoriViola
SloganSí, se puede
Sito webpodemos.info/

Podemos (AFI: [poˈðemos], lett. "Possiamo") è un partito politico spagnolo di sinistra, d'ispirazione socialdemocratica, alter-globalista ed eco-socialista, contrario all'austerità dell'Unione europea e propugnatore della democrazia diretta e della difesa dei diritti sociali (lavoro, istruzione, salute).[11][12]

Il partito venne fondato nel marzo 2014 nell'ambito delle proteste contro la disuguaglianza e la corruzione legate al Movimento 15-M dal professore universitario Pablo Iglesias Turrión, ispirato dall'opera Egemonia e strategia socialista di Chantal Mouffe e Ernesto Laclau.

A ottobre 2014, risulta essere il secondo partito in Spagna per numero di iscritti, dopo il Partido Popular.[13]

Alle elezioni europee del 2014, Podemos ha ricevuto l'8% del voto nazionale eleggendo cinque europarlamentari.

Alle elezioni politiche del 2016, il partito ha ottenuto il 21,15% dei voti, diventando il terzo partito al Congresso, con 71 seggi su 350.[14]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Podemos fu fondato il 17 gennaio 2014 da alcuni attivisti di sinistra legati al Movimiento 15-M (noto anche come il movimento degli indignados).

Si presentò quindi per la prima volta alle elezioni europee del 2014, ottenendo a sorpresa l'8% dei voti (quarto partito spagnolo) ed eleggendo cinque eurodeputati[15]. Gli eletti di Podemos al Parlamento europeo sono parte del Gruppo della Sinistra Unitaria Europea e della Sinistra Verde Nordica, in seguito alla cooperazione avuta con SYRIZA ed il supporto fornito da Podemos alla candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della Commissione europea.

2015[modifica | modifica wikitesto]

A marzo 2015 si svolsero le regionali in Andalusia, e qui Podemos col 15% divenne il terzo partito.
Alle regionali catalane del successivo 27 settembre, il partito fa parte con altre forze di sinistra della lista Catalunya sí que es pot (Catalogna sì, si può) e, con l'8,94% circa, elesse 11 membri al Parlamento catalano.

Più soddisfacenti furono i risultati delle elezioni amministrative del 2015, in cui Podemos occupò le poltrone di sindaco della città di Madrid (Manuela Carmena) e Barcellona (Ada Colau), ma anche di Saragozza, La Coruña, Pamplona, Cadice, Santiago di Compostela e Badalona[16].

Infine, alle elezioni generali del 20 dicembre si posizionò come terzo partito più importante, col 20,68% delle preferenze.

2016[modifica | modifica wikitesto]

Logo della Coalizione Unidos Podemos, che comprende Podemos, Sinistra Unita, ICV, EUIA, En Marea e Compromís.

Con il ripetersi delle Elezioni Generali nel 2016, a causa dell'impossibilità di formare un governo dopo i tentativi di Mariano Rajoy (Partito Popolare) e Pedro Sanchez (Partito Socialista), Podemos ha formato una coalizione con il Partito della Sinistra Unita: Unidos Podemos. La coalizione includeva anche i partiti locali di En Marea in Galizia, l'ICV e l'EUiA in Catalogna e Compromís nella Comunità Valenzana, ed ha raggiunto il 21,15%, confermandosi la terza forza politica della Spagna ed eleggendo 71 deputati e 16 senatori.

I parlamentari di Unidos Podemos non hanno sostenuto il tentativo di Mariano Rajoy, supportato dal Partito Popolare e da Ciudadanos, di formare un Governo, ed auspicano la nascita di un "Gobierno del cambio" (Governo del cambiamento), con evidenti segnali di distensione nei confronti del PSOE e di Pedro Sanchez.

Alle elezioni regionali del 25 settembre, in Galizia, En Marea (partito locale affiliato a Podemos) ha superato il 19% eleggendo 14 deputati e risultando la seconda lista più votata, superata solo dal Partito Popolare del Governo Galiziano uscente e lasciando in terza posizione il Partito Socialista. Nei Paesi Baschi, sfiorando il 15% Podemos ha ottenuto 11 seggi, superato dal Partito Nazionale Basco e da Eh Bildu, è stato il terzo partito più votato, ma il primo tra i soggetti politici anche presenti a livello nazionale spagnolo.[17][18]

2018[modifica | modifica wikitesto]

Il 12 aprile 2018, Podemos è tra i membri fondatori dell'alleanza europea Ora il Popolo.[19]

Il 2 maggio i parlamentari di Podemos votano a favore della mozione sfiducia contro il Governo Rajoy presentata dal socialista Pedro Sanchez. La vittoria della mozione di sfiducia - data la natura costruttiva prevista dalla legge spagnola - pone automaticamente Sanchez nella posizione di formare un nuovo governo.[20] Due giorni dopo, Sánchez ufficializza la scelta di formare un governo di minoranza (il governo Sánchez I), senza nessun membro di Unidos Podemos.[21]

2023[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 giugno 2023 il partito dopo aver tenuto un sondaggio telematico tra i suoi iscritti in cui si sono espressi a favore dell'entrata del partito nella coalizione di Sumar per affrontare i partiti di destra spagnoli scioglie la sua coalizione.[22][23]

Ideologia[modifica | modifica wikitesto]

Podemos, nato dalle proteste degli indignados, si propone come uno «strumento» per una democrazia più partecipativa[24].

Podemos ha presentato un programma scritto collettivamente per le Elezioni europee del 2014. I principali punti del programma sono:

Tra le sue proposte di politica economica ci sono un piano per il risparmio energetico, il passaggio a fonti di energia rinnovabile e l'autoconsumo elettrico (1, 2, 4, 7, 9), il trasporto pubblico gratuito per i poveri (16), la creazione dei science shop per una ricerca scientifica che parta dalle esigenze sociali (31), l'aumento dell'imposizione fiscale sui redditi più alti (46) e l'aumento della progressività dell'IVA (49), la creazione di una banca pubblica (58), la possibilità di ristrutturare il mutuo per le famiglie in difficoltà (63), l'etichetta etica (73), investimenti pubblici nell'economia collaborativa (75), l'aumento del salario minimo (91), l'introduzione del reddito minimo garantito (101), la settimana lavorativa di 35 ore (106), la pensione a 65 anni (108) e l'aumento selettivo dei contributi previdenziali (109 e 113).[25] Frequenti sono anche i riferimenti ad un patriottismo sociale ed inclusivo, che considera come 'eroi della patria' i movimenti ecologisti, femministi e dei lavoratori, in opposizione al nazionalismo etnoculturale della destra spagnola.[26]

Altre proposte sono l'introduzione di una Tobin tax sulle transazioni finanziarie, la partecipazione dei cittadini al processo legislativo (227) e alla gestione dei servizi pubblici (251), sanzioni amministrative proporzionate al reddito (258), un piano strategico di migrazione della pubblica amministrazione al software libero e ai dati aperti (265).[25]

Per approfondire, sono disponibili le traduzioni italiane dei documenti fondativi Archiviato il 5 novembre 2016 in Internet Archive. e dei programmi Archiviato il 6 novembre 2016 in Internet Archive. di Podemos.[27] È stato spesso paragonato con il partito greco Coalizione della Sinistra Radicale, che sostiene il presidente Alexīs Tsipras. Non sono mancate accuse di populismo e di affinità con regimi politici[28] come quello di Nicolás Maduro nel Venezuela, a cui Iglesias ha risposto descrivendo le accuse come calunnie e annunciando azioni legali[29].

Dopo le elezioni europee del 2014 ha deciso di aderire al gruppo parlamentare della Sinistra Unitaria Europea/Sinistra Verde Nordica.[30]

Risultati elettorali[modifica | modifica wikitesto]

Elezioni legislative[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % +/- Seggi +/- Status Note
2015 5 212 711 20,68 (3.°)
69 / 350
Opposizione Coalizione composta da:

- Podemos (3 198 584)

- En comú (929 880)

- Compromís (673 549)

- En marea (410 698)

2016 5 087 538 21,15 (3.°) Aumento0,47
71 / 350
Aumento2 Opposizione Coalizione composta da:

- Unidos Podemos (3 227 123)

- En comu podem (853 102)

- A la valenciana (659 771)

- En marea (347 542)

2019 (Aprile) 3 751 145 14,32 (4°) Diminuzione6,83
42 / 350
Diminuzione29 Appoggio esterno Coalizione composta da:

- Unidas Podemos (2 897 419)

- En comu podem (615 665)

- Grupo comun da esquerda (238 061)

2019 (Novembre) 3 097 185 12,84 (4°) Diminuzione1,48
35 / 350
Diminuzione7 Governo Coalizione composta da:

- Unidas Podemos (2 364 192)

- En comu podem (546 733)

- Grupo comun da esquerda (186 260)

2023 In Sumar
5 / 350
Diminuzione30 Maggioranza -

Elezioni europee[modifica | modifica wikitesto]

Anno Voti % Seggi +/- Note
2014 1 253 837 7,98 (4.°)
5 / 54
Aumento5
2019 2 258 857 10,07 (4.°)
3 / 54
Diminuzione2 Nella coalizione Unidos Podemos

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Wolfram Nordsieck, Parties and Elections in Europe, su parties-and-elections.eu.
  2. ^ Eduardo Z. Albrecht, Alter-globalization in Southern Europe: Anatomy of a Social Movement, su books.google.com.
  3. ^ Francesco Manetto, Podemos: el rápido viaje ideológico hasta la socialdemocracia, in El País, 30 novembre 2014.
  4. ^ Pablo Iglesias: "No nos hemos moderado. Estamos cómodos en la socialdemocracia", su es.locinews.com. URL consultato il 2 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
  5. ^ Antón Baamonde, La alternativa socialdemócrata es Podemos, in eldiario.es, 9 novembre 2014.
  6. ^ Cristóval Rovira Kaltwasser, Explaining the Emergence of Populism in Europe and the Americas, in Carlos de la Torre (a cura di), The Promise and Perils of Populism: Global Perspectives, University Press of Kentucky, 2014, p. 211, ISBN 978-0-8131-4687-4.
  7. ^ Christopher Ross, Bill Richardson e Begoña Sangrador-Vegas, Contemporary Spain, Routledge, 2016, p. 75, ISBN 978-1-317-75164-9.
  8. ^
  9. ^ Spain's Socialist primary is a battle for the left’s future, su economist.com, The Economist, 20 maggio 2017. URL consultato il 12 gennaio 2018.
  10. ^ Dopo le elezioni regionali 2023
  11. ^ (EN) Wolfram Nordsieck, SPAIN, in Parties & elections in Europe, 2015. URL consultato il 28 dicembre 2015 (archiviato il 28 dicembre 2015).
  12. ^ (EN) Europe elections: Spain's Podemos party challenges system, in BBC News, 26 maggio 2014. URL consultato il 28 dicembre 2015 (archiviato il 28 dicembre 2015).
  13. ^ (ES) Gustavo García, Podemos ya tiene más ‘militantes’ que el PSOE, in El Boletin, 28 ottobre 2014. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 24 dicembre 2015).
  14. ^ Ashifa Kassam, Spanish election: national newcomers end era of two-party dominance, in The Guardian, 21 dicembre 2015. URL consultato il 24 dicembre 2015 (archiviato il 24 dicembre 2015).
    «Anti-austerity Podemos [...] finished in third place with 69 seats and 21% of the vote.»
  15. ^ Marco Todarello, Europee 2014, in Spagna Podemos conquista gli anti-Casta, Lettera43, 26 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2014).
  16. ^ Marcos Pardeiro, Los alcaldes de Podemos se conjuran para que haya un cambio «más radical», La Razón, 4 settembre 2015. URL consultato il 10 marzo 2016.
  17. ^ (ES) Ediciones EL PAÍS, Elecciones Gallegas, su elpais.com. URL consultato il 26 settembre 2016.
  18. ^ (ES) Ediciones EL PAÍS, Elecciones Vascas, su elpais.com. URL consultato il 26 settembre 2016.
  19. ^ Podemos sta con Mélenchon. È nato "Adesso il popolo" | il Salto, in il Salto - versione "transitoria", 17 aprile 2018. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  20. ^ (ES) El PNV pide a Sánchez que convoque elecciones «en 2020 o a finales de 2019», in abc. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  21. ^ (EN) RSI Radiotelevisione svizzera, Sanchez senza Podemos, su rsi. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  22. ^ (ES) Isaac Bedoya, Resultado de consulta al consejo ciudadano sobre las generales 23J, su Podemos. URL consultato il 17 luglio 2023.
  23. ^ (ES) Movimientos de izquierda acuerdan coalición electoral en España, su www.telesurtv.net. URL consultato il 17 luglio 2023.
  24. ^ Podemos, nella sua pagina di Facebook (7 agosto 2014). «Podemos. Wikipedia intenta definir a Podemos.». Consultato il 23 dicembre 2015.
  25. ^ a b (ES) Programa, su unpaiscontigo.es - Podemos.. URL consultato il 26 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2015).
  26. ^ (EN) Jacopo Custodi, Nationalism and populism on the left: The case of Podemos, in Nations and Nationalism, n/a, n/a, DOI:10.1111/nana.12663. URL consultato il 15 ottobre 2020.
  27. ^ Si veda anche: Matteo Pucciarelli e Giovanni Russo Spena, Podemos, La sinistra spagnola oltre la sinistra, Edizioni Alegre, 2014
  28. ^ (ES) La huella de Podemos en Venezuela, in abc, 8 novembre 2016. URL consultato il 1º febbraio 2017.
  29. ^ Francesco Manetto, Pablo Iglesias ve "infamia" en las palabras de Aguirre y contempla acciones legales, in El Pais, 4 Luglio 2014. URL consultato il 16 Dicembre 2014.
  30. ^ Andrea Lupi e Pierluigi Morena, Europee 2014: la Spagna di ‘Podemos’, Il Fatto Quotidiano, 27 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014.

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