Governo Rajoy II

Governo Rajoy II
Foto del Governo, 9 marzo 2018
StatoBandiera della Spagna Spagna
Capo del governoMariano Rajoy Brey
(PP)
CoalizionePP
LegislaturaXII
Giuramento31 ottobre 2016
Dimissioni1º giugno 2018
Governo successivo2 giugno 2018
Rajoy I Sánchez I

Il Governo Rajoy II fu l’esecutivo in carica nel Regno di Spagna dal 31 ottobre 2016 al 2 giugno 2018 (sebbene sfiduciato, e dunque dimissionario, dal giorno precedente). Nato dal risultato delle elezioni del 2016, fu il primo della XII legislatura, nonché il primo governo spagnolo ad essere stato sfiduciato.

Il 2 giugno 2018, come conseguenza del regime di sfiducia costruttiva presente in Spagna, gli successe il Governo Sánchez I, guidato dal Leader dell'opposizione Pedro Sánchez, del PSOE.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Poiché alle elezioni del 2015, fu impossibile formare un governo a seguito del non-raggiungimento della maggioranza assoluta al Congresso dei Deputati, Rajoy ed il suo governo rimasero in carica per gli affari correnti ed urgenti, anche dopo le elezioni del giugno 2016.

A causa di ciò, Rajoy (vincitore della tornata elettorale) si mosse per avviare molti negoziati al fine di ottenere l’investitura parlamentare; ciononostante, trascorsi due mesi dalle elezioni, il Presidente Rajoy non era ancora riuscito ad assicurarsi il sostegno della maggioranza del Congresso dei Deputati (che alla prima votazione lo respinse con 170 sì e 180 no). In aggiunta a ciò, essendosi avvicinata la scadenza costituzionale, tale situazione di stallo avrebbe portato la Spagna a nuove elezioni[1].

In seguito, tuttavia, a numerose problematiche, culminate in una crisi all'interno del PSOE (il maggiore partito di opposizione), che hanno portato il suo segretario (Pedro Sánchez) a dimettersi, la nuova commissione di gestione optò, per prendere tempo, di astenersi alla seconda questione di fiducia. Il 29 ottobre 2016, il Congresso votò per investire Rajoy con 170 sì, 111 no e 68 astenuti, portando così a quest’ultimo di poter formare il nuovo governo[2].

Il presidente Rajoy ha giurato nelle mani di re Filippo VI il 31 ottobre 2016, mentre i ministri hanno giurato il 4 novembre[3].

Dimissioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Mozione di sfiducia al secondo governo Rajoy del 2018.

Dopo la sentenza del cosiddetto caso Gürtel, uno scandalo di corruzione e fondi neri che ha coinvolto alcuni esponenti di spicco del Partito Popolare, nel maggio 2018 il partito Ciudadanos (C’s), alleato di governo, lasciò la coalizione, chiedendo elezioni immediate.

Una mozione di sfiducia nei confronti del governo venne quindi presentata dal neo-rieletto Leader del Partito Socialista (PSOE) Pedro Sánchez, che rientrato nelle piene facoltà di segretario, tornò all’opposizione. Ai socialisti si sono aggiunti Podemos, i separatisti catalani e baschi ed altri partiti minori[4].

Il 1º giugno la mozione di sfiducia venne infine approvata, con 180 favorevoli e 170 contrari[5], permettendo così al nuovo premier di giurare innanzi al Re il giorno successivo.

Situazione parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Al momento del giuramento del Governo, il 31 ottobre 2016:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Congresso dei Deputati[6]
Governo PP (134), CS (32), UPN (2), CC (1), FA (1)
170 / 350
Astensione PSOE (69)
69 / 350
Opposizione UP (67), PSOE (15)[7], ERC (9), PDECAT (8), EM (5), EAJ/PNV (5), MC (4), EHB (2), NC (1)
111 / 350

Al momento della caduta del governo, il 1º giugno 2018, dovuta alla mozione di sfiducia costruttiva presentata dal PSOE, il cui candidato alla presidenza era Pedro Sánchez, segretario del partito:

Camera Collocazione Partiti Seggi
Congresso dei Deputati[6]
Governo PP (134), UPN (2), FA (1)
137 / 350
Astensione CS (32)[8], CC (1)
33 / 350
Opposizione PSOE/PSC (84), UP (67), ERC (9), PDECAT (8), EM (5), EAJ/PNV (5), MC (4), EHB (2), NC (1)
180 / 350

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

     Partito Popolare (PP)

     Indipendenti

Carica Titolare Partito
Presidente del Governo Mariano Rajoy Brey PP
Vicepresidente
Presidenza e Amministrazioni territoriali

Commissaria straordinaria per la Catalogna
(temporaneamente)[9]

María Soraya Sáenz de Santamaría Antón PP
Affari esteri e Cooperazione internazionale Alfonso María Dastis Quecedo Indipendente
Giustizia Rafael Catalá Polo PP
Interno Juan Ignacio Zoido Álvarez PP
Difesa María Dolores de Cospedal García PP
Finanze e Funzione pubblica Cristóbal Ricardo Montoro Romero PP
Economia, Industria e Competitività Luis de Guindos Jurado
(fino all’8 marzo 2018)
Indipendente
Román Escolano Olivares
(dall’8 marzo 2018)
Energia, Turismo e Agenda digitale Álvaro Nadal Belda PP
Agricoltura, Pesca, Alimentazione e Ambiente Isabel García Tejerina PP
Sviluppo Íñigo Joaquín de la Serna Hernáiz PP
Salute, Servizi sociali ed Uguaglianza Dolors Montserrat Montserrat PP
Istruzione, Cultura e Sport

Portavoce del Governo

Íñigo Méndez de Vigo Montojo PP
Impiego e Sicurezza sociale María Fátima Báñez García PP

Fonte:[10]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rajoy non ha ottenuto la fiducia, Il Post, 31 agosto 2016.
  2. ^ La Spagna ha un governo, infine, Il Post, 29 ottobre 2016.
  3. ^ Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha presentato il nuovo governo: è formato da tredici ministri, cinque sono donne, Il Post, 4 novembre 2016.
  4. ^ Mozione di sfiducia, ore contate per il governo spagnolo di Mariano Rajoy, su ilsole24ore.com, Il Sole 24 Ore, 1º giugno 2018.
  5. ^ In Spagna il governo Rajoy è stato sfiduciato, Il Post, 1º giugno 2018.
  6. ^ a b Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato) poiché solo quest'ultima ha il potere di controllare il rapporto di fiducia con l'esecutivo
  7. ^ Tra cui, tutti i 7 membri del PSC che si sono distaccati in questa votazione di fiducia, dal PSOE (con cui condividono le stesse posizioni politiche e gruppo parlamentare), poiché astenutosi
  8. ^ Pur essendo uscito dalla maggioranza, il partito votò contro la mozione di censura
  9. ^ Dal 28 ottobre 2017 al 17 maggio 2018, in seguito alla crisi costituzionale in Catalogna ed alla conseguente applicazione dell’Articolo 155 della Costituzione Spagnola, al fine di commissariare la comunità e prevenirne la secessione.
  10. ^ Gobiernos de la XII Legislatura - La Moncloa