Luciano Barca

Luciano Barca

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato16 maggio 1963 –
1º luglio 1987
LegislaturaIV, V, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare
Comunista
CircoscrizioneMarche
CollegioAncona
Incarichi parlamentari
  • Vicepresidente della V Commissione (Bilancio e Partecipazioni Statali) dall'11 luglio 1968 al 19 giugno 1979
  • Presidente della Commissione Parlamentare per l'esercizio dei Poteri di Controllo sulla Programmazione e sull'attuazione degli Interventi Ordinari e Straordinari nel Mezzogiorno dal 16 ottobre 1986 al 1º luglio 1987
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato2 luglio 1987 –
22 aprile 1992
LegislaturaX
CircoscrizioneMelfi
Incarichi parlamentari
  • Presidente della Commissione di controllo sugli interventi nel Mezzogiorno dall'11 novembre 1987 al 22 aprile 1992
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI (1944-1991)
PDS (1991-1998)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneGiornalista

Luciano Barca (Roma, 21 novembre 1920Roma, 7 novembre 2012) è stato un giornalista, scrittore, partigiano e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Partecipa alla II guerra mondiale come ufficiale della Regia Marina a bordo del sommergibile "Ambra" facente parte della Xª Flottiglia MAS, decorato per la partecipazione ad azioni di incursione nei porti inglesi del Mediterraneo con l'utilizzo dei Siluri a Lenta Corsa (SLC).

Nei giorni immediatamente successivi alla dichiarazione di armistizio dell'Italia, il 10 settembre 1943 al largo di Bastia nel corso di uno scontro tra il sommergibile H2, in cui è imbarcato, e un MAS tedesco sfuggito al fuoco di Fecia di Cossato, contro la decisione del comandante di arrendersi, il giovanissimo Guardiamarina guida un ammutinamento assumendo il comando[1] facendo successivamente rotta per Malta per essere poi definitivamente destinato nella base di sommergibili inglese denominata "Midway II" a Beirut[2].

Nel 1944 si avvicina al Partito Comunista Italiano, partecipando alla Resistenza. Alla conclusione della guerra parte per Torino e aderisce al movimento della Sinistra Cristiana, del quale assume la rappresentanza nel CLN del Piemonte. Nel novembre del 1945, a Roma, sostiene la mozione che porterà alla confluenza del movimento all'interno del PCI, a cui si iscrive nello stesso anno.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Iscritto al PCI nel 1945, è eletto nel 1956 nel Comitato Centrale ed entra nel 1960 nella segreteria nazionale del partito. Dall'ottobre del 1958 è direttore della rivista Politica ed Economia. Dal 1963 al 1987 è deputato al Parlamento, mentre dal 1987 fino al 1992 è senatore. È stato vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera, presidente della Commissione bicamerale per il Mezzogiorno nei difficili anni del passaggio dalla Cassa all'intervento ordinario e dal 1965 al 1970 è stato vicepresidente del gruppo del PCI alla Camera. La sua carriera giornalistica lo porta alla direzione sia de l'Unità, sia di Rinascita.

Membro della Direzione del PCI e responsabile della Commissione economica, è uno stretto collaboratore di Enrico Berlinguer dal 1970 al 1980. Contrario al modo in cui fu attuata la svolta della Bolognina, che porta il PCI a trasformarsi in Partito Democratico della Sinistra, esce dal partito Democratici di Sinistra nel 1998, pur continuando a militare nella sinistra. Dal 1990 è presidente dell'Associazione culturale ONLUS "Etica ed Economia".

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato con la fisica nucleare Gloria Campos Venuti (1928-2012), ha tre figli: Fabrizio, economista e politico, Ministro per la coesione territoriale del governo Monti, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, Flavia e Federico.

Muore nel novembre 2012, due settimane prima di compiere 92 anni.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Il meccanismo unico, Editori Riuniti, 1968.
  • Dizionario di politica economica, Editori Riuniti, 1974 (nuova edizione, 1979).
  • L'Italia delle banche. con Gianni Manghetti. Editori Riuniti, 1976.
  • Le classi intermedie. Bisogni vizi virtù, Editori Riuniti, 1989.
  • L'economia della corruzione, con Sandro Trento, Laterza, 1994. ISBN 8842044016;
  • Da Smith con simpatia. Mercato, capitalismo, Stato sociale, Editori Riuniti, 1997. ISBN 8835941865;
  • Del capitalismo e dell'arte di costruire ponti, Donzelli, 2000. ISBN 8879895354;
  • Buscando per mare con la Decima Mas, Editori Riuniti, 2001. ISBN 8835951011;
  • Legittimare l'Europa. Diritti sociali e crescita economica, con Maurizio Franzini, Il Mulino, 2005. ISBN 8815105891;
  • Cronache dall'interno del vertice del PCI vol. 1-3: Con Togliatti e Longo-Con Berlinguer-La crisi del PCI e l'effetto domino, Rubbettino, 2005. ISBN 8849812574.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Valentino Parlato, "Buscando per mare con la Decima Mas", una storia italiana raccontata da Luciano Barca per gli Editori Riuniti, in Il Manifesto, 29\12\2001.]
  2. ^ ww2_interviews/john-agius/ Intervista a John Agius, impiegato civile per la RAF durante l'assedio di Malta.

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