Federigo Fregoso

Federigo Fregoso
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1480 circa a Genova
Ordinato presbitero1507
Nominato arcivescovo5 maggio 1507 da papa Giulio II
Consacrato arcivescovoin data sconosciuta
Creato cardinale19 dicembre 1539 da papa Paolo III
Deceduto22 luglio 1541 a Gubbio
 

Federigo Fregoso (Genova, 1480 circa – Gubbio, 22 luglio 1541) è stato un cardinale, arcivescovo cattolico e generale italiano appartenente alla famiglia genovese dei Fregoso, che diede numerosi dogi alla Repubblica di Genova.

Stemma dei Fregoso

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Federigo Fregoso era il figlio di Agostino Fregoso e di Gentile da Montefeltro, figlia di Federico da Montefeltro, duca di Urbino. Suo fratello Ottaviano fu doge dal 1513 al 1515 e poi governatore di Genova per conto del re di Francia Francesco I fino al 1522. Federigo Fregoso trascorse la sua giovinezza a Urbino, alla corte dello zio materno, Guidobaldo da Montefeltro, dove ricevette una formazione classica e frequentò umanisti come Pietro Bembo e Baldassarre Castiglione.

Divenuto sacerdote intraprese la carriera ecclesiastica e nel 1507 fu nominato dal papa Giulio II vescovo di Salerno, in Campania, allora dominio spagnolo. A causa delle sue simpatie per i francesi, la sua nomina non fu però riconosciuta dal re di Spagna.

Nel 1510, a Genova avvennero scontri tra fazioni rivali che videro la vittoria della famiglia Adorno: anche Federigo, come il resto della famiglia, fu esiliato e si rifugiò a Roma. Tre anni più tardi, sconfitti nuovamente gli Adorno, i Fregoso tornarono a Genova, dove Ottaviano divenne doge. Federigo, divenuto suo consigliere, fu posto a capo dell'esercito. In questa posizione contrastò nuove rivolte degli Adorno.

Nel 1516 fu a capo di una spedizione navale congiunta francese-pontificia-genovese, organizzata da papa Leone X per combattere i corsari barbareschi. Uno di questi, il Curtogoli (nome con il quale era chiamato in Europa il corsaro turco Kurtoğlu Muslihiddin Reis) aveva ripetutamente saccheggiato i centri costieri della Liguria, della Toscana, del Lazio e della Puglia e sequestrato numerose navi, depredandone i carichi e uccidendo o riducendo in schiavitù gli equipaggi.

Fregoso, al commando della flotta alleata, sorprese Curtogoli lungo le coste della Tunisia e sbarcò sull'isola di Djerba, forzando il porto di Bizerta, base dei corsari, distruggendo diverse navi, liberando numerosi schiavi cristiani e costringendo alla fuga Curtogoli, che si trasferì nel Mediterraneo orientale. Si trattò tuttavia di una vittoria solo parziale perché gli alleati cristiani dovettero ripiegare a seguito alla controffensiva ottomana. A partire dal 1515, Ottaviano Fregoso fu costretto a riconoscere il re di Francia, Francesco I, come signore di Genova; Ottaviano restò in carica come governatore.

Nel 1522 l'imperatore Carlo V assediò la città. Federigo Fregoso, che organizzava la difesa, rimase ferito nei combattimenti. Quando gli spagnoli occuparono la città, imprigionando Ottaviano, Federigo fu costretto alla fuga su una nave francese. Francesco I gli diede asilo nell'Abbazia di San Benigno a Digione, ma per disaccordi con i monaci, che non sopportavano la sua severità, nel 1529 tornò in Italia.

Dimessosi formalmente dall'incarico di arcivescovo di Salerno, fu nominato vescovo di Gubbio. Nel 1539 papa Paolo III lo nominò cardinale. Morì a Gubbio nel 1541.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Di lui si ricordano anche alcune opere letterarie, stampate postume:

  • Pio et christianissimo Trattato della oratione, il quale dimostra come si debbe orare & quali debbeno essere le nostre preci a Iddio per conseguire la eterna salute & felicità, composto alla commune utilità di tutte le devote & pie anime christiane serve di Iesu Christo, In Venetia, apresso Gabriel Iolito di Ferrarii, 1543.
  • Prefatione nella pìstola di san Paolo a Romani, In Venetia, per Comin da Trino di Monferrato, 1545.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Bartolomeo Fregoso Pietro Fregoso, doge della Repubblica di Genova  
 
Bernadetta Doria  
Lodovico Fregoso, doge della Repubblica di Genova  
Caterina Ordelaffi Antonio Ordelaffi, signore di Forlì  
 
Caterina Rangoni  
Agostino Fregoso, conte di Sant'Agata Feltria  
Palamede Gattilusio, signore di Enos Francesco II Gattilusio, signore di Lesbo  
 
Valentina Doria  
Ginevra Gattilusio  
Valentina N.  
 
 
Federigo Fregoso  
Guidantonio da Montefeltro, conte di Urbino Antonio II da Montefeltro, conte di Urbino  
 
Agnesina di Vico  
Federico da Montefeltro, duca di Urbino  
Elisabetta degli Accomanducci Guido Paolo degli Accomanducci, conte di Petroia  
 
Rengarda Malatesta  
Gentile da Montefeltro  
 
 
 
 
 
 
 
 

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Guillaume Alonge, Condottiero, cardinale, eretico: Federico Fregoso nella crisi politica e religiosa del Cinquecento, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2017, ISBN 978-88-93590-15-0.
  • G. Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Tipografia Emiliana, 1844.
  • Saverio Campanini, Utriusque linguae egregie peritus atque prudens. Federico Fregoso cardinale ebraista e l’identità del suo familiaris ebreo «grandissimo cabbalista», in «Materia Giudaica» XX-XXI (2015-2016), pp. 29–44.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Salerno Successore
Juan de Vera 5 maggio 1507 - 7 febbraio 1533 Niccolò Ridolfi
(amministratore apostolico)
Predecessore Amministratore apostolico di Gubbio Successore
Antonio Ferrero 28 luglio 1508 - 22 luglio 1541 Pietro Bembo
(amministratore apostolico)
Predecessore Abate commendatario di Saint-Bénigne de Dijon Successore
René de Bresche 1º gennaio 1525 - 11 novembre 1541 Nicolas Jeannin
Predecessore Cardinale presbitero dei Santi Giovanni e Paolo Successore
Pedro Fernández Manrique 4 febbraio - 11 novembre 1541 Pierre de la Baume
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