Denso

DENSO Corporation
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StatoBandiera del Giappone Giappone
Forma societariapublic company
Borse valoriBorsa di Tokyo: 6902
ISINJP3551500006
Fondazione1949
Sede principaleKariya
GruppoToyota
SettoreAutomobilistico
Prodottisistemi e componenti per automobili
Fatturato$ 46.6 miliardi[1]
Utile netto$ 2.893 milioni[1]
Dipendenti168.493 (2018)
Sito webwww.denso.com/

DENSO Corporation (株式会社 デンソー?, Kabushiki-gaisha Densō; TSE: 6902)[2] è un produttore internazionale di sistemi integrati e componenti automobilistici, con sede a Kariya, nella prefettura di Aichi, in Giappone.

L'azienda fa parte del Gruppo Toyota, i suoi principali azionisti sono Toyota (24,77%) e Toyota Industries (8,72%).

Denso è nota per aver creato il codice QR, un tipo evoluto di codice a barre[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Denso è stata fondata il 16 dicembre 1949 con il nome di Nippondenso Co. Ltd. (日本電装株式会社?, Nippon Denso Kabushiki-Gaisha)).

Nel 1994 Denso ha creato il codice QR, un tipo di codice a barre bidimensionale.[3] Il codice fu sviluppato allo scopo di tracciare i componenti di automobili nelle fabbriche, ed è stato in seguito utilizzato in applicazioni per i cellulari e il web mobile.

Il 31 marzo 2005 Denso Corporation era composta di 190 filiali, di cui 64 in Giappone, 33 nelle Americhe, 35 in Europa e 43 in Asia e Oceania, con un totale di 168.493 dipendenti.

Nel 2006 l'azienda ha avuto un fatturato complessivo di 46,6 miliardi di dollari USA e un utile di 2,8 miliardi di dollari. Quell'anno è stata inserita al 207º posto nella lista Fortune 500 delle cinquecento maggiori aziende globali.[4]

Nel 2018 Denso è al 236º posto della classifica redatta da Fortune 500, con un fatturato totale di 46.106 milioni di dollari statunitensi.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Global 2000, su Forbes.com, 21 aprile 2010. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  2. ^ TYO:6902 | Borsa di Tokyo: 6902, su Google.com. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  3. ^ a b (EN) QRcode.com | DENSO WAVE, su QRcode.com. URL consultato il 18 febbraio 2020.
  4. ^ (EN) 2006 Fortune Global 500. Lista Fortune 500 del 2006. URL consultato il 4 agosto 2010.
  5. ^ (EN) 2009 Fortune Global 500. Lista Fortune 500 del 2009. URL consultato il 4 agosto 2010.

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Controllo di autoritàVIAF (EN159999576 · ISNI (EN0000 0001 0733 9363 · LCCN (ENno98108987 · NDL (ENJA00709802 · WorldCat Identities (ENlccn-no98108987