Classe Cyclone (torpediniera)

Classe Cyclone
Descrizione generale
TipoTorpediniera
In servizio con Marine nationale
Caratteristiche generali
Dislocamento150 tonnellate
Lunghezza46,35 m
Larghezza4,68 m
Pescaggio1,4 m
Propulsione2 caldaie Normand e 2 macchine a vapore a tre cilindri; 2 alberi motore con elica (4200 CV)
Velocità29 nodi (53,71 km/h)
Autonomia1 000 miglia a 14 nodi (1 852 km a 25,93 km/h)
Armamento
Armamento
  • 2 cannoni da 47 mm
  • 2 tubi lanciasiluri da 380 mm
Note
Dati riferiti all'entrata in servizio
dati tratti da French Warship of World War I[1]
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Le torpediniere della Marine nationale francese classe Cyclone, composta da 5 unità, erano derivate dall'unità sperimentale Forban. Questa classe fu acquistata dalla Marina imperiale giapponese che ne fece realizzare quattro unità come Classe Hayabusa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la costruzione della torpediniera sperimentale Forban, avvenuta presso i Chantiers et Ateliers Augustin Normand di Le Havre, la Marine nationale, soddisfatta dalla prestazioni ottenute da questa unità ordinò la realizzazione di una nuova torpediniera, designata Cyclone, che diede vita all'omonima classe che comprendeva ulteriori quattro unità di dimensioni leggermente più grandi.[2] Tre furono costruite dai Chantiers et Ateliers Augustin Normand di Le Havre e due dai Chantiers et Ateliers de la Gironde di Bordeaux. Il loro scafo, appositamente progettato per ridurre le vibrazioni, era realizzato in acciaio al nickel, e la loro autonomia massima era pari a 2.000 miglia nautiche alla velocità di 10 nodi.[3]

Descrizione tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Il dislocamento delle ultime quattro unità (Bourrasque, Rafale, Borée, e Tramontane) era pari a 165 tonnellate a pieno carico, mentre le loro dimensioni raggiungevano i 46,57 m di lunghezza, i 4,78 m di larghezza con un pescaggio di 1,50 m.[1] L'apparato propulsivo era composto da 2 caldaie Normand, azionanti due eliche, che erogavano una potenza di 4200 hp (3.800 hp sulle ultime quattro unità) che consentiva di raggiungere una velocità massima di 29 nodi.[1] La capacità di combustibile variava dalle 17 t di carbone della Cyclone alle 25 delle altre quattro unità. L'armamento si basava su 2 cannoni a tiro rapido da 47/40 Mle.1885, e 3 tubi lanciasiluri da 380 mm, che furono poi ridotti a due.[1]

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

Tutte e cinque le unità prestarono servizio durante la prima guerra mondiale, assegnate alla difesa portuale, e vennero successivamente demolite tra il 1920 e il 1923.[3]

La Cyclone raggiunse alle prove una velocità massima di 30,38 nodi, e durante la prima guerra mondiale prestò servizio nella difesa portuale della rada di Algeri, in Algeria.[4] La Bourrasque raggiunse alle prove una velocità massima di 31,94 nodi, e durante la prima guerra mondiale prestò servizio nella difesa portuale della rada di Bizerta, in Tunisia.[4] Si trovava in pattugliamento con il sommergibile Ariane quando quest'ultimo fu affondato con due siluri dal sommergibile tedesco UC-22. La Rafale raggiunse alle prove una velocità massima di 31,41 nodi, e durante la prima guerra mondiale prestò servizio presso la flottiglia di Dunkerque.[5] Affondò accidentalmente in porto a causa dell'esplosione di una bomba di profondità il 1 dicembre 1917, ma fu recuperata e riparata.[5] La Borée raggiunse alle prove una velocità massima di 29,01 nodi, e durante la prima guerra mondiale prestò servizio presso il porto di Brindisi, in Italia tra il 1915 e il 1916.[5] Nel 1918 fu assegnata alla difesa portuale della rada di Tolone.[5] La Tramontane raggiunse alle prove una velocità massima di 29,72 nodi, e durante la prima guerra mondiale prestò servizio presso la flottiglia di Dunkerque tra il 1914 e il 1915.[5] In seguito prestò servizio presso la difesa portuale della rada di Algeri.[5]

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Nome Stato Cantiere navale Impostazione Varo Ingresso in servizio Radiazione finale
Cyclone radiata e demolita Chantiers et Ateliers Augustin Normand di Le Havre novembre 1896 21 maggio 1898 1899 1 ottobre 1920
Bourrasque radiata e demolita Chantiers et Ateliers Augustin Normand di Le Havre giugno 1899 31 agosto 1901 1902 settembre 1921
Rafale radiata e demolita Chantiers et Ateliers Augustin Normand di Le Havre luglio 1900 27 novembre 1901 1902 4 aprile 1921
Borée radiata e demolita Chantiers et Ateliers de la Gironde di Bordeaux 1900 23 marzo 1901 1901 ottobre 1920
Tramontane radiata e demolita Chantiers et Ateliers de la Gironde di Bordeaux 9 ottobre 1899 21 maggio 1901 1902 ottobre 1920

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Couhat 1974, p.124.
  2. ^ Navypedia.
  3. ^ a b Naval Encyclopedia.
  4. ^ a b Couhat 1974, p.125.
  5. ^ a b c d e f Couhat 1974, p.126.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (FR) Yves Buffetaut, La Grande Guerre sur le mer, Rennes, Marines éditions, 2005, ISBN 2-915379-29-7.
  • (EN) Jean Labayle Couhat, French Warship of World War I, Letchworth, Ian Allan Ltd., 1974, ISBN 0-7110-0445-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]