Avro 701 Athena

Avro 701 Athena
Avro Athena T.1
Descrizione
Tipoaereo da addestramento
Equipaggio2
ProgettistaS. D. Davies
CostruttoreBandiera del Regno Unito Avro
Data primo volo12 giugno 1948
Data entrata in servizio1950
Utilizzatore principaleBandiera del Regno Unito RAF
Esemplari22 (prototipi inclusi)
Dimensioni e pesi
Lunghezza11,37 m (37 ftin)
Apertura alare12,20 m (40 ft 0 in)
Altezza3,94 m (12 ft 11 in)
Superficie alare25,1 (270 ft²)
Peso a vuoto2 973 kg (6 540 lb)
Peso carico4 265 kg (9 383 lb)
Propulsione
Motoreun Rolls-Royce Merlin 35
Potenza1 280 hp (954 kW)
Prestazioni
Velocità max472 km/h (293 mph, 255 kt) a 6 096 m (20 000 ft)
Velocità di crociera359 km/h (223 mph, 194 kt)
Velocità di salita10,4 m/s (2 050 ft/min)
Autonomia886 km (550 mi, 478 nmi))
Tangenza8 840 m (29 000 ft)
Armamento
Mitragliatriciuna Browning M1919 calibro .303 in (7,7 mm)
Razzi2 RP-3 da 60 lb (27 kg) (opzionali)
Notedati relativi alla versione Athena T.2

i dati sono estratti da Avro Aircraft since 1908[1]

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L'Avro 701 Athena fu un aereo da addestramento monomotore monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica britannica A.V. Roe and Company (Avro) nei tardi anni quaranta.

Destinato a sostituire il North American Harvard, designazione britannica del T-6 Texan, nei reparti da addestramento della Royal Air Force, ad una valutazione comparativa gli venne preferito il Boulton Paul Balliol venendo tuttavia realizzato in piccola serie.

Storia del progetto[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1945 l'Air Ministry, il ministero che nel Regno Unito era deputato all'intera gestione dell'aviazione nazionale, espresse l'esigenza di trovare un sostituto al North American Harvard allora in organico alla RAF emettendo una specifica, indicata come T.7/45, per la fornitura di un nuovo modello triposto da addestramento avanzato equipaggiato con un motore di nuova concezione, il turboelica. Al bando di concorso decisero di partecipare la Avro e la Boulton Paul Aircraft.

La Avro affidò il compito al proprio ufficio tecnico, nello specifico all'ingegner S. D. Davies il quale disegnò un velivolo, a parte il propulsore, di impostazione convenzionale, un monoplano ad ala bassa di costruzione interamente metallica dotato di carrello d'atterraggio retrattile. I lavori di costruzione della prima fusoliera e dell'ala da inviare a Farnborough per le prove statiche vennero avviati nel marzo 1947[2], tuttavia l'Air Ministry decise, nel corso dell'anno, di modificare le specifiche della richiesta originale emettendone una nuova, indicata come T.14/47, caratterizzata dall'utilizzo di una diversa motorizzazione, il Rolls-Royce Merlin 35, un convenzionale motore 12 cilindri a V raffreddato a liquido, al fine di utilizzare le numerose giacenze ancora immagazzinate.[3]

Nonostante il cambiamento delle specifiche, le prime tre cellule continuarono ad essere sviluppate a Manchester per dotarle del turboelica in quanto già in fase di realizzazione; il maggiore peso del Merlin implicava infatti una riprogettazione generale del modello. Dei tre prototipi, indicati dall'azienda come Athena T.1, due vennero equipaggiati con un'Armstrong Siddeley Mamba da 1 010 hp (750 kW) (codici VM125 e VM132) mentre un terzo, indicato come Athena T.1A (codice VM129), utilizzò un Rolls-Royce Dart da 1 400 hp (1 040 kW). Le due varianti erano riconoscibili per lo sfogo dello scarico della turbina, nei primi due di lato e nel terzo sotto alla fusoliera. Il primo ad essere portato in volo fu il VM125, il 12 giugno 1948, dall'aeroporto di Woodford[4] e con il pilota collaudatore J. H. Orrell ai comandi, seguito dal VM129 il 17 settembre 1949 e dal VM132 il 12 dicembre 1949.[2]

Nel frattempo si avviò lo sviluppo della variante con motore a pistoni, quattro prototipi che assunsero la designazione Athena T.2 ed i numeri di serie da VW890 a VW893, il primo dei quali (VW890)[2] volò il 1º agosto 1948.[5]

Valutato con il concorrente Boulton Paul Balliol al termine di un lungo periodo di prove comparative risultò meno gradito di quest'ultimo, tuttavia venne comunque sottoscritto con la Avro un contratto di fornitura per 15 esemplari di serie.

Impiego operativo[modifica | modifica wikitesto]

I 15 Athena T.Mk.2 iniziarono ad essere consegnati alla Royal Air Force dal 1950[6], destinati alla formazione all'armamento del RAF Flying College, presso la RAF Manby.[2][7]

Un singolo velivolo venne inoltre riconsegnato in prestito alla Avro, intenzionata a compiere un tour dimostrativo in India, la quale lo reimmatricolò con marche civili G-ALWA, tuttavia non ottenne alcuna nuova commissione e l'esemplare venne riconsegnato alla RAF.[2][4]

Varianti[modifica | modifica wikitesto]

Athena T.1
prototipo, equipaggiato con un motore turboelica Armstrong Siddeley Mamba da 1 010 hp (750 kW) e realizzato in due esemplari.
Athena T.1A
prototipo, equipaggiato con un motore turboelica Rolls-Royce Dart da 1 400 hp (1 040 kW) e realizzato in un solo esemplare.
Athena T.2
versione avviata alla produzione in risposta alla specifica T.14/47, equipaggiata con un motore V12 Rolls-Royce Merlin 35 da 1 280 hp (950 kW), realizzata in 4 prototipi più 15 esemplari di serie.

Utilizzatori[modifica | modifica wikitesto]

Bandiera del Regno Unito Regno Unito
  • Royal Air Force
    • Aircraft Instrument Experimental Unit, Martlesham Heath (un T2 nel 1951)
    • Central Flying School, Little Rissington (due T2 nel periodo 1949-1950)
    • Empire Test Pilot's School, Farnborough (un T2)
    • Royal Aircraft Establishment (due esemplari)
    • RAF College, RAF Manby (10 esemplari nel periodo 1950-1955)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Jackson 1990, pp. 433-434.
  2. ^ a b c d e Johan Visschedijk Collection.
  3. ^ Jackson 1990, p. 431.
  4. ^ a b Jackson 1990, p. 432.
  5. ^ Thetford 1957.
  6. ^ (EN) Milestones of Flight, 1950, su RAF Museum, http://www.rafmuseum.org.uk/. URL consultato il 27 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2006).
  7. ^ Taylor 1989.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]