Angiola Maria Romanini

Angiola Maria Romanini

Angiola Maria Romanini (Legnano, 26 febbraio 1926Roma, 18 gennaio 2002) è stata una storica dell'arte italiana.

I suoi studi riguardavano l'arte longobarda e l'architettura romanica e gotica, con particolare attenzione per quella degli ordini monastici. Fondò e diresse nel 1983, la rivista Arte medievale e l'Enciclopedia dell'arte medievale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Ha svolto l'attività di professoressa di Storia dell'arte medievale nell'Università degli Studi di Pavia, e a La Sapienza di Roma dal 1972. Dal 1987 è stata accademica dei Lincei, e in seguito, della Pontificia accademia di archeologia e storia dell'arte e della Österreichische Akademie der Wissenschaften di Vienna.

È stata inoltre, consigliere del Presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico, membro della Commissione permanente per la tutela dei monumenti storici e artistici della Santa Sede e membro del Comitato internazionale per la salvaguardia della Torre di Pisa.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1954-1959 L'architettura milanese nel XIII secolo in Storia di Milano, IV. Dalle lotte contro il Barbarossa al Primo Signore (1152-1310), pp. 431–518; L'architettura lombarda del secolo XIV in V. La signoria dei Visconti (1310-1392), pp. 635–726; L'architettura viscontea nel XV secolo in VI. Il ducato visconteo e la Repubblica Ambrosiana (1392-1450), pp. 609–682; I Solari nella storia dell'architettura milanese del XV secolo in VII. L'età sforzesca dal 1450 al 1500, pp. 601–618; La pittura milanese nel XVIII secolo; La scultura milanese nel XVIII secolo in XII. L'età delle riforme (1706-1796), pp. 711–772, 774–794
  • 1964 Architettura gotica in Lombardia
  • 1964 Verona medioevale. L'arte romanica in Verona e il suo territorio, II. Verona medioevale, pp. 583–777
  • 1969 Arnolfo di Cambio e lo “stil novo” del gotico italiano

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN29549585 · ISNI (EN0000 0001 1023 3842 · SBN CFIV017097 · BAV 495/78939 · LCCN (ENn80149227 · GND (DE121552195 · BNE (ESXX904064 (data) · BNF (FRcb120330165 (data) · J9U (ENHE987007279842905171 · NSK (HR000084981 · CONOR.SI (SL145575779 · WorldCat Identities (ENlccn-n80149227