Torre di Federico II

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Torre di Federico II di Svevia
Torre di Federico II
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàEnna
Indirizzovia Flora, 17 ‒ 94100 Enna (EN)
Coordinate37°33′46.34″N 14°16′24.88″E
Informazioni generali
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La Torre di Federico II rappresenta, assieme al Castello di Lombardia, il maggiore simbolo architettonico della città di Enna, nonché il suo più imponente baluardo militare dell'età medievale.

L’edificazione viene attribuita all’imperatore svevo Federico II di Hohenstaufen che l’avrebbe fatta edificare dall’architetto Riccardo da Lentini nella prima metà del XIII secolo. A legittimare ufficialmente questa tesi fu Giuseppe Agnello [1].

Questa tipologia fu utilizzata nello stesso periodo in altri castelli di Federico II come la torre ottagonale del Castello di Augusta o quella pentagonale del castello di Giuliana, ecc. Il Castello Maniace a Siracusa presenta in una delle torri circolari un basamento ottagonale. La torre di Enna è una architettura tipica del Nord Europa di quel periodo cioè il cosiddetto dongione prismatico caratterizzato da volte a ombrello per piano.

La Torre ottagonale di Enna fu usata come residenza estiva dell'imperatore siciliano . Fu nell’agosto del 1233 quando da Castrogiovanni (come allora si chiamava Enna) scrisse a Papa Gregorio IX [2].

Altri studiosi sostengono che a volere la Torre di Enna fosse stato Federico III, terzogenito di Pietro III di Aragona, incoronato “re di Sicilia” nel 1296.[3] Questa posizione risulta abbandonata dal mondo accademico.

Nei registri del catasto urbano di Castrogiovanni, conservati presso l’Archivio di Stato di Enna [4], è contraddistinta sempre con il nome di “Torre di Alcontres” [5].

  1. ^ Giuseppe Agnello, L'architettura sveva in Sicilia, Roma 1935.
  2. ^ Pietro Balan, Storia di Gregorio IX e dei suoi tempi. Volume II, Modena 1873.
  3. ^ Gioacchino Di Marzo, Delle belle arti in Sicilia, dai Normanni sino alla fine del secolo XIV, Palermo 1858.
  4. ^ Archivio di Stato di Enna, Registro del Catasto Provvisorio del comune di Castrogiovanni, all'articolo 296 del 1845.
  5. ^ Giovanna Power Villepreux, Guida per la Sicilia, Napoli 1842.

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