Castelluccio di Gela

Castello Svevo
Castelluccio di Gela visto dalla statale
Ubicazione
StatoRegno di Sicilia
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
CittàGela
IndirizzoStrada provinciale 83
Coordinate37°07′24.98″N 14°17′04.61″E / 37.123605°N 14.284614°E37.123605; 14.284614
Mappa di localizzazione: Italia
Castelluccio di Gela
Informazioni generali
TipoCastello
Costruzione1143-1212
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Il Castello Svevo, meglio conosciuto come "Castelluccio", si erge su una collina di gesso e domina la costa a difesa della città di Gela.

Le origini del castello risalgono, secondo antichi documenti storici, al 1143 quando il conte Simone di Butera lo donò all'abate del Monastero di San Nicolò l'Arena di Catania.

Il castello è stato costruito utilizzando la calcarenite gialla e grandi blocchi di calcare bianco che danno all'intera struttura un aspetto davvero gradevole ed imponente, si presenta inoltre privo di decorazioni e merletti, caratteristiche che ne esaltano maggiormente la sua funzionalità.

Ubicato nella contrada Spadaro è facilmente raggiungibile percorrendo la strada che da Gela porta a Catania e si trova a circa 10 km dalla città. Per quanto riguarda l'aspetto architettonico si può notare che la pianta è rettangolare con mura spesse e due possenti torri situate ai lati: la torre ad ovest presenta ancora i resti di una cisterna e di un sala ancora in parte visibile, nella la torre ad est, invece, si può ammirare una cappella scavata nella parete.

Castelluccio di Gela visto dall'alto

Il castello, probabilmente, era organizzato a più piani vista la doppia file di finestre visibili dall'esterno ed anche se ormai sono rimasti solo dei ruderi si possono ancora ricostruire le funzioni delle varie parti. Sono, comunque, ancora presenti parti degli ambienti dedicati alle stalle ed all'armeria e qualche sala residenziale.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Diego Barucco, Il castelluccio di Gela, su siciliafotografica.it, 6 ottobre 2008. URL consultato il 12 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  • Galleria fotografica, su siciliafotografica.it. URL consultato il 7 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).