Castello di Gravina

Castello di Gravina
Vista esterna del castello.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàGravina in Puglia
Coordinate40°50′01.37″N 16°25′12.95″E / 40.833714°N 16.420264°E40.833714; 16.420264
Informazioni generali
TipoCastello medievale
Altezza425 m[1].
Costruzione1223[2]-1231[2]
CostruttoreFederico II di Svevia
MaterialeTufo (fondamenta)
Mazzaro (sostegno)
Carpino (muratura)
Trofino (decorazione)
Condizione attualerudere
Proprietario attualeComune di Gravina in Puglia
VisitabileSì (solo esternamente)
Informazioni militari
Comandanti storiciFederico II di Svevia[3]
; Carlo d'Angiò[3].
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

Il castello di Gravina è un edificio eretto dall'imperatore Federico II. Servì principalmente per le battute di caccia che l'imperatore era solito svolgere, ma anche per le riunioni della Curia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza dell'edificio è testimoniata da antichi documenti, come le cose notabili del cronista Villani[4], in riferimento alle varie domus costruite dall'imperatore Federico II in Puglia[4], la definizione di parco cinto di mura per l'uccellagioni attribuitagli dal Vasari[4], che la qualifica stazione venatoria ed edificio per le riunioni generali della Curia[non chiaro][4], ma anche da studi più recenti, compiuti tra l'800 e il 900 da Schulz e Bertaux[4].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il castello, a pianta rettangolare, 58,5m x 29m , fu costruito in mazzaro e conteneva 4 torri, che lo fiancheggiavano, e diverse sale sotterranee.

Il federiciano maniero di Gravina constava di tre piani (compreso l'ammezzato), di cui oggi restano soltanto parte dei muri perimetrali e del basamento. Non appena entrati, ci si ritrovava in un grande cortile per metà coperto e per l'altra metà scoperto. Qui si trovavano le porte che davano accesso ai locali del pianterreno: scuderie, cucine, magazzini, tinelli e altri ambienti.

Nel castello era presente una grande scalinata regia, che dava accesso all'ammezzato: qui si trovavano ambienti adibiti alla falconeria e al personale di servizio. Il piano superiore era riservato agli alloggi imperiali: le sale degli appartamenti nobiliari erano illuminate da meravigliose finestre bifore, ornate di pietra gentile intagliata.

Da queste finestre era ed è ancora possibile ammirare la città di Gravina, l'Appennino lucano e gran parte delle Murge.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Misurato in Google Earth
  2. ^ a b Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, G. Vasari, NAPOLI, 1859
  3. ^ a b FEDERICO II DI SVEVIA, il Castello di Gravina, IL GIORNALE DELLA MURGIA, PERIODICO DI INFORMAZIONE E CULTURA DEL COMPRENSORIO MURGIANO, ANNO IX N.3, Dicembre 1990-Gennaio 1991, Cocco Cornacchia
  4. ^ a b c d e http://www.treccani.it/enciclopedia/castello-di-gravina_(Federiciana)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il castello svevo di Gravina in Puglia, "Japigia" V, Domenico Nardone, Bari, 1934.
  • I monumenti medievali in terra di Bari, R. Vinaccia, Bari, 1915.
  • Historia Universalis, Lib. VI, in R.I.S., XIII, 1728, Giovanni Villani, p. 155 (riprod. anast. 1978).
  • Denkmäler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, D.W. Schulz, I, Dresden 1860, p. 159.
  • I materiali dell'architettura federiciana in Puglia, F. Zezza, ibid., p. 177.
  • Gravina di Puglia. Il castello: i restauri, in Castelli e cattedrali di Puglia a cent'anni dall'Esposizione Nazionale di Torino, M. Benedettelli, Bari 1999, pp. 556–558.
  • Castelli, palazzi e "domus" di Federico II di Svevia, in Cultura artistica, città e architettura nell'età federiciana. Atti del Convegno di studi, Reggia di Caserta-Cappella Palatina, 30 novembre-1º dicembre 1995, a cura di A. Gambardella, Roma 2000, E. Cuozzo-J.-M. Martin, p. 17-29, in partic. pp. 22–24.
  • Federico II. Architettura e scultura, in Enciclopedia dell'Arte Medievale, A. Cadei, VI, ivi 1995.
  • Notizie storiche sulla città di Gravina, Domenico Nardone, ed. IV, 2003, Adda editore.
  • Gravina, Giuseppe Lucatuorto, ed. Centro librario di Bari, Bari, 1966.
  • Itinerari federiciani in Puglia – Viaggio nei castelli e nelle dimore di Federico II di Svevia, a cura di C.D. Fonseca, S. Mola, Bari, 1997.
  • Federico II e gli impianti castellari, in Federico II e l'Italia. Percorsi, Luoghi, Segni e Strumenti, catalogo della mostra (Roma 1995-1996), a cura di C.D. Fonseca, R. Licinio, Roma, 1995.
  • Federico II Immagine e potere, catalogo della mostra (Bari 1994), a cura di M.S. Calò Mariani e R. Cassano, Venezia, 1995.
  • Federico II imperatore, E. Kantorowicz, Milano, 1988.
  • Gravina, Castello di e Parco dell'Uccellagione di, voce nell'Enciclopedia Fridericiana edita dalla Treccani, N. Masini, 2005.
  • Castelli medievali. Puglia e Basilicata dai Normanni a Federico II e Carlo d'Angiò, R. Licinio, presentazione di G. Musca, Bari, 1994
  • Castelli, torri ed opere fortificate di Puglia, R. De Vita, Bari, 1974.
  • I castelli, S. Mola, Bari, 2005.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]