Stanislav Kostka Neumann

Stanislav Kostka Neumann

Stanislav Kostka Neumann (Praga, 5 giugno 1875Praga, 28 giugno 1947) è stato un poeta, giornalista e politico ceco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stanislav Kostka Neumann prima del 1914
Busto dedicato a Neumann, Poděbrady

Stanislav Kostka Neumann nacque a Praga il 5 giugno 1875, in una famiglia benestante, figlio dell'avvocato e deputato imperiale Stanislav Neumann e di Karolina Eichlerová.[1]

Non concluse i suoi studi alla scuola di grammatica e all'università commerciale.[2][1]

Politicamente dapprima anarchico, poi comunista, negli anni dieci, aderì al gruppo espressionista e cubo-futurista capeggiato dai fratelli Josef Čapek e Karel Čapek.[3][4]

Svolse numerose attività, come il giornalista, il critico letterario, l'autore di libri di ricordi, di feuilletons e l'uomo politico, ed esordì nella poesia con versi caratterizzati da una singolare durezza e aggressività, in cui espresse il suo individualismo antisociale e antireligioso, che considerava la sua persona come un punto di riferimento assoluto[2] (Apostrofi altere e appassionate, 1896; Sono l'apostolo di un nuovo vivere, 1896; La gloria di Satana in mezzo a noi, 1897; Sogno della schiera dei disperati, 1903),[3][5] e solamente nell'ultima raccolta manifestò un po' di comprensione per l'umanità, dichiarando comunque di voler eliminare tutti i pregiudizi e le convenzioni sociali, attaccando sia i sentimenti sia i valori e i principi, dall'amore alla passione artistica.[2]

In seguito, si allontanò dall'intransigenza negatrice e scoprì gli aspetti positivi della esistenza, scrisse le sue liriche più significative (Libro dei boschi, delle acque e dei pendii, 1914; Le dee, le sante, le donne, 1915; Nuovi canti, 1918),[5] che elogiano, con toni delicati e commoventi, le bellezza della natura, lo splendore dell'amore, la grandezza della civiltà tecnologica.[3][2]

Nel 1915 Neumann si arruolò nell'esercito e partecipò alle operazioni di guerra in Macedonia e Albania.[1][5]

Negli anni incerti del primo dopoguerra sviluppò il suo stile e i suoi contenuti manifestando la sua appassionata adesione alle rivendicazioni operaie (Canti rossi, 1923).[3][5]Contemporaneamente propose, come teoria, di produrre un'arte impegnata politicamente e progressista.[2] Successivamente approfondì una vasta tematica sociale e politica (Cuore e nubi, 1935; Vecchi operai 1936; Sonata della vita orizzontale, 1937),[5] anche se qualche anno prima, nel 1933, una passione sentimentale lo ispirò a scrivere i toccanti versi di Amore;[2] invece nel periodo della seconda guerra mondiale scrisse liriche (Anno senza fondo, 1945; Gli anni della peste, 1946) di argomento patriottico, ma anche influenzati dalla tragedia della guerra.[3][2]

Nel 1945 lo Stato gli conferì il titolo di artista nazionale.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Apostrofi altere e appassionate (1896);
  • Sono l'apostolo di un nuovo vivere (1896);
  • La gloria di Satana in mezzo a noi (1897);
  • Sogno della schiera dei disperati (1903);
  • Libro dei boschi, delle acque e dei pendii (1914);
  • Le dee, le sante, le donne (1915);
  • Nuovi canti (1918);
  • Canti rossi (1923);
  • Cuore e nubi (1935);
  • Vecchi operai 1936;
  • Sonata della vita orizzontale (1937);
  • Amore (1933);
  • Anno senza fondo (1945);
  • Gli anni della peste (1946).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Stanislav Kostka Neumann, su spisovatele.cz. URL consultato l'11 aprile 2019.
  2. ^ a b c d e f g Stanislav Kostka Neumann, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 271.
  3. ^ a b c d e Neumann, Stanislav Kostka, su sapere.it. URL consultato l'11 aprile 2019.
  4. ^ (EN) International Futurism in Arts and Literature, su books.google.it. URL consultato l'11 aprile 2019.
  5. ^ a b c d e (EN) Neumann, Stanislav Kostka, su encyclopedia2.thefreedictionary.com. URL consultato l'11 aprile 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (CS) Květa Homolová, Čeští spisovatelé 19. a počátku 20. století: slovníková příručka, Praga, Československý spisovatel, 1982.
  • (CS) František Kuutman, St. K. Neumann: člověk a dílo (1875-1917), Praga, Academia, 1966.
  • (CS) Jaromír Lang, Neumannův Červen, Praga, Orbis, 1957.
  • (CS) Miroslav Macháček, Stanislav K. Neumann, Praga, Horizont, 1985.
  • (CS) Jaroslav Med, Literární život ve stínu Mnichova (1938–1939), Praga, Academia, 2010.
  • (CS) Ludmila Špačková, Takový byl. Vyd. 2., dopl., Praga, Československý spisovatel, 1957.
  • (CS) Jiří Taufer, St. K. Neumann: básník, jeho doba a odkaz., Praga, Československý spisovatel, 1956.

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