Paperino e la cimice Tuff-Tuff

Paperino e la cimice Tuff-Tuff
fumetto
Titolo orig.Donald Duck
Lingua orig.inglese
PaeseStati Uniti
AutoreCarl Barks
EditoreThe Walt Disney Company
1ª edizionegennaio 1950
Albiunico
1ª edizione it.giugno 1950
Generecommedia

Paperino e la cimice Tuff-Tuff, conosciuta anche coi titoli Paperino e la cimice Tuf Tuf e Paperino e la malattia del sonno, è una storia scritta e disegnata da Carl Barks e pubblicata per la prima volta sul periodico statunitense Walt Disney's Comics and Stories n. 112 del gennaio 1950.

La prima pubblicazione in Italia è avvenuta nel giugno 1950 su Topolino n. 15.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Paperino, stanco del solito inverno in città, decide di trascorrere le vacanze in un luogo tropicale, con l'approvazione contraria dei suoi nipotini.

Una volta a destinazione, approfittano di un momento di sonno dello zio per travestirlo da Rip van Winkle, incollandogli una lunga barba finta e tagliandogli la blusa in modo da farla sembrare tarlata e consumata dal tempo più vecchia di quarant'anni. Poi anche loro si travestono, fingendosi già adulti, e svegliano Paperino, dicendogli che aveva dormito per quarant'anni per via della puntura di una cimice Tuff-Tuff che causa la malattia del sonno.

Lui si convince, ma chiede ai nipoti di visitare la città del 1990, dato che si sarebbe addormentato nel 1950. Durante il viaggio, però, si rompe una bottiglia di etere nella macchina, che facilita il compito di Qui, Quo e Qua, perché Paperino inizia a vedere la realtà in modo diverso: città con palazzi di gomma, automobili divise a metà e la gente che cammina a pezzi. Ad un certo punto Paperino sviene e la macchina va a sbattere contro un palo. I nipotini approfittano di questo momento per riportare il loro zio nel luogo iniziale poi per fargli mettere la sua blusa nuova come era prima, e mettendolo sotto la palma dove si stava appisolando.

Quando si sveglia, crede che l'esperienza sia stata un semplice incubo, ma chiede ugualmente ai nipoti se esista o no tale cimice. Alla risposta positiva dei tre paperetti, decide di tornare subito in città, tra l'entusiasmo di Qui, Quo e Qua, perché Paperino non vuole dormire per quarant'anni.

Ideazione[modifica | modifica wikitesto]

Per questa storia, Barks si ispirò al racconto Rip van Winkle, scritto da Washington Irving nel 1820.

Sequel[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2001 Luciano Bottaro realizzò un sequel di questa storia, intitolato Paperino e la vera storia della cimice Tuff-Tuff, pubblicato su "Tutto Disney" n.18.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]