Ossido di renio(VII)

Ossido di renio(VII)
Struttura cristallina dell'ossido di renio(VII)
Struttura cristallina dell'ossido di renio(VII)
Nome IUPAC
ossido di renio(VII)
Nomi alternativi
eptossido di renio
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareRe2O7
Massa molecolare (u)484,41
Aspettosolido giallo
Numero CAS1314-68-7
Numero EINECS215-241-9
PubChem123106
SMILES
O=[Re](=O)(=O)O[Re](=O)(=O)=O
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)6,10[1]
Solubilità in acquareagisce
Temperatura di fusione300 °C (573 K)[2]
Temperatura di ebollizione360 °C (633 K)[2]
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)-1240,1[1]
ΔfG0 (kJ·mol−1)-1066,0[1]
S0m(J·K−1mol−1)207,1[1]
C0p,m(J·K−1mol−1)166,1[1]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
corrosivo
pericolo
Frasi H314 [3]
Consigli P280 - 305+351+338 - 310 [3]

L'ossido di renio(VII) o eptossido di direnio è il composto binario di renio eptavalente con formula Re2O7. In condizioni normali è un solido giallo molto igroscopico. È l'ossido più stabile del renio, che in questo composto raggiunge il suo massimo stato di ossidazione, +7. Re2O7 è il principale composto di partenza per la sintesi di tutti i composti di renio.[2][4]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Re2O7 fu descritto per la prima volta nel 1929 da Ida Noddack e Walter Noddack.[5] Il composto si forma per arrostimento all'aria di polvere di renio o di altri ossidi di renio.[4]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Re2O7 solido cristallizza nel sistema ortorombico, gruppo spaziale P212121, con costanti di reticolo a = 1251 pm b = 1520 pm e c = 545 pm, otto unità di formula per cella elementare.[6] Questa struttura è costituita da doppie catene di ottaedri ReO6 e tetraedri ReO4 alternati. Nella fase gassosa si formano singole molecole Re2O7 costituite da due tetraedri ReO4 con un vertice di ossigeno comune.[2] È isoelettronico di valenza con Mn2O7 e Tc2O7, oltre che con l'anidride perclorica Cl2O7.

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Re2O7 è fortemente igroscopico. In acqua si scioglie formando acido perrenico (del quale costituisce l'anidride), che è incolore in soluzione diluita e diviene giallo chiaro in soluzione concentrata.[4] Re2O7 è solubile anche in alcool etilico, etere dietilico, diossano e piridina.[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

L'ossido di renio(VII) è un intermedio importante nell'isolamento e purificazione del renio metallico.[7] Viene usato come catalizzatore in varie reazioni di chimica organica, tra cui la riduzione di carbonili e ammidi.[8] È il materiale di partenza per sintetizzare il catalizzatore metiltriossorenio, CH3ReO3:[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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