Joseph Delattre

Joseph Delattre

Joseph Delattre (Déville-lès-Rouen, 20 agosto 18586 agosto 1912) è stato un pittore francese della scuola di Rouen. Espose i suoi lavori alla V Mostra Impressionista del 1880.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Delattre era un amico intimo di Charles Angrand e Claude Monet, feroci sostenitori di nuove idee e dell'Impressionismo. I suoi primi dipinti fanno parte della tradizione della Scuola di Barbizon, progressivamente si evolvono sempre con maggiore libertà, con forme semplificate e con linee di contorno sbiadite. Più lui si allontanava dal suo stile convenzionale, più l'incomprensione del pubblico nei confronti del suo lavoro cresceva[1].

Nel 1895 Delattre fondò l'Académie libre in rue des Charrettes a Rouen. Questo negozio, che organizzava anche escursioni all'aperto per lavorare En plein air a Pré-aux-Loups o a Côte Sainte-Catherine, divenne ben presto un punto di incontro per i giovani artisti indipendenti della nuova generazione, appartenenti alla Scuola di Rouen. Tra i suoi studenti sono inclusi Pierre Dumont e Robert Antoine Pinchon[2][1].

Joseph Delattre formò un legame di amicizia molto stretto con Léon Jules Lemaître e Charles Frechon. I tre verso, la fine del 1880, influenzati e uniti dal puntinismo di Camille Pissarro, erano chiamati les trois mousquetaires (i tre moschettieri)[2].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Chemin Joseph-Delattre a Barentin è chiamata così in suo onore, così come esiste una Rue Joseph-Delattre a Canteleu, a Maromme, a Le Mesnil-Esnard, a Pavilly e a Rouen.

Dipinti principali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) Les Peintres Impressionnistes et Post-Impressionnistes de l'École de Rouen, Atelier Grognard, Rueil-Malmaiso (pdf) (PDF), su impressionnismes.com. URL consultato il 25 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2010).
  2. ^ a b (FR) Une ville pour l’impressionnisme, Monet, Pissarro et Gauguin à Rouen (pdf) (PDF), su musees-haute-normandie.fr. URL consultato il 25 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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