Institute for Historical Review

L'Institute for Historical Review (IHR), fondato da Willis Carto e David McCalden nel 1978, è un'organizzazione statunitense di natura negazionista e antisemita.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si autodefinisce un centro culturale di pubblico interesse, di ricerca e di pubblicazione col fine di promuovere una maggiore consapevolezza pubblica della storia. Tuttavia essa è universalmente riconosciuta come neonazista, negazionista e antisemita. La CNN ha definito l'IHR "la principale organizzazione negazionista del mondo". L'IHR pubblica una rivista e organizza congressi internazionali.

L'Istituto ha anche compilato 66 domande con risposta su varie tematiche dell'Olocausto, volte a smentirlo o ridurlo.

Causa legale con Mel Mermelstein[modifica | modifica wikitesto]

L'istituto offrì una ricompensa di 50.000 dollari a chi avesse provato che gli ebrei furono vittime nei campi di sterminio, uccise con le camere a gas. Mel Mermelstein fornì tali prove ma l'istituto si rifiutò di versare la ricompensa promessa. Ne seguì un processo e il giudice Robert Wenke della Corte Superiore confermò che l'impegno doveva essere mantenuto e, implicitamente, che l'Olocausto è un fatto legalmente incontestabile, sconfessando le premesse negazioniste dell'istituto.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) LAWSUIT OVER PROOF OF HOLOCAUST ENDS WITH PAYMENT TO A SURVIVOR, su nytimes.com. URL consultato il 10 settembre 2020.
  2. ^ Michael Collins Piper.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Michael Collins Piper, Best witness: the Mel Mermelstein affair and the triumph of historical revisionism, Washington, D.C., Center for Historical Review, 1994, ISBN 9780935036480, OCLC 34685404.
Controllo di autoritàVIAF (EN143885859 · ISNI (EN0000 0001 2293 5868 · LCCN (ENn82097260 · GND (DE1228646-1 · BNF (FRcb124704898 (data) · J9U (ENHE987007263176505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n82097260