Henry Cabot Lodge Jr.

Henry Cabot Lodge Jr.

Rappresentante personale del presidente presso la Santa Sede
Durata mandato5 giugno 1970 –
6 luglio 1977
PresidenteRichard Nixon
Gerald Ford
Jimmy Carter
PredecessoreHarold Tittmann (ad interim)
SuccessoreDavid Walters

Ambasciatore in Germania Ovest
Durata mandato27 maggio 1968 –
14 gennaio 1969
PredecessoreGeorge C. McGhee
SuccessoreKenneth Rush

Ambasciatore in Vietnam
Durata mandato26 agosto 1963 –
28 giugno 1964
PredecessoreFrederick Nolting
SuccessoreMaxwell D. Taylor

Durata mandato25 agosto 1965 –
25 aprile 1967
PredecessoreMaxwell D. Taylor
SuccessoreEllsworth Bunker

Ambasciatore presso le Nazioni Unite
Durata mandato26 gennaio 1953 –
3 settembre 1960
PredecessoreWarren Austin
SuccessoreJerry Wadsworth

Senatore
Durata mandato3 gennaio 1937 –
3 febbraio 1944
PredecessoreMarcus A. Coolidge
SuccessoreSinclair Weeks
Legislatura75°-78º Congresso
CollegioMassachusetts

Durata mandato3 gennaio 1947 –
3 gennaio 1953
PredecessoreDavid I. Walsh
SuccessoreJohn F. Kennedy
Legislatura80°-82º Congresso
CollegioMassachusetts

Membro della Camera dei rappresentanti del Massachusetts
Durata mandato1932-1936
PredecessoreHerbert Wilson Porter
SuccessoreRussell P. Brown
Collegio15° della contea di Essex

Dati generali
Partito politicoPartito Repubblicano

Henry Cabot Lodge, Jr. (Nahant, 5 luglio 1902Beverly, 27 febbraio 1985), è stato un politico e diplomatico statunitense, che svolse delicati compiti in campo diplomatico. Figlio di George Cabot Lodge e di Mathilda Elizabeth Frelinghuysen Davis (1876–1960), era nipote in linea diretta di Henry Cabot Lodge.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lodge iniziò i suoi studi presso l'Harvard College e li proseguì in Francia, all'Università di Parigi, e a Berlino nella metà degli anni venti.

Vicino al partito Repubblicano, fu senatore del Massachusetts dal 1947 al 1953, anno in cui venne fu succeduto da John Fitzgerald Kennedy. Candidatosi come candidato alla vicepresidenza al fianco di Richard Nixon, venne nuovamente sconfitto durante la campagna presidenziale del 1960.

Se politicamente non incontrò subito una grande fortuna, d'altro canto presto si fece apprezzare per le sue doti d'ambasciatore e per un notevole grado di conoscenza dell'Oriente e, in particolare, del Vietnam. Man mano che gli Stati Uniti acquisirono interesse per quel Paese e s'impegnarono militarmente in funzione anticomunista per bloccare i Viet Cong e il Vietnam del Nord, egli ebbe sempre maggior importanza agli occhi del Dipartimento di Stato.

Nominato ambasciatore nel Vietnam del Sud dallo stesso Kennedy il 27 giugno 1963, rassegnò le dimissioni nel 1964 per candidarsi, senza molto successo, alle primarie repubblicane per le elezioni presidenziali del 1964. Ritornato a Saigon nel 1965, sempre nelle vesti di ambasciatore, vi rimase sino al 1967. In questa occasione ebbe modo di conoscere, collaborare ed apprezzare l'ambasciatore italiano Giovanni D'Orlandi, di cui divenne un estimatore.

Durante il suo mandato come capo ambasciata si levarono delle critiche per il suo operato, considerato troppo "rude" ed aggressivo verso le autorità locali. Secondo molti autorevoli autori, tra i quali il giornalista Stanley Karnow, esperto della guerra del Vietnam, egli appoggiò il colpo di Stato che il 1º novembre 1963 depose il presidente - dittatore del Vietnam del Sud Ngô Đình Diệm. Concluse la sua carriera diplomatica come ambasciatore nella Germania dell'Est.

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