Giovanni I del Monferrato

Giovanni I del Monferrato
Marchese del Monferrato
Stemma
Stemma
In carica1292 –
1305
PredecessoreGuglielmo VII
SuccessoreTeodoro I Paleologo
Altri titoliSignore di Ivrea
Signore di Novara (1299-1301)
Signore d'Asti (1303-1304)
Nascita1277 circa
Morte9 gennaio 1305
Luogo di sepolturaAbbazia di Santa Maria di Lucedio
Casa realeAleramici
PadreGuglielmo VII degli Aleramici
MadreBeatrice di Castiglia
ConsorteMargherita di Savoia
ReligioneCattolicesimo
Marchesato del Monferrato
Aleramici
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Bonifacio II
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Giovanni I degli Aleramici, detto il Giusto[1] (1277 circa[1]9 gennaio 1305[1]), unico figlio maschio del marchese Guglielmo VII degli Aleramici e della di lui seconda moglie Beatrice di Castiglia, fu marchese del Monferrato dal 1292 alla morte.

Giovanni I, privo di eredi legittimi, designò come suo unico erede il nipote Teodoro, figlio della sorella Violante che aveva sposato l'Imperatore bizantino Andronico II Paleologo. Giovanni I fu infatti l'ultimo marchese del Monferrato appartenente alla dinastia degli Aleramici, aprendo così le porte alla nuova dinastia dei Paleologi di Monferrato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovinezza[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni I fu l'ultimo Marchese di Monferrato e Signore d'Ivrea appartenente alla famiglia discendente da Aleramo. Da giovane venne posto sotto la tutela del marchese di Saluzzo Tommaso, che aveva preso la difesa dei territori monferrini dopo che Guglielmo VII era stato catturato dai nemici.

Ascesa[modifica | modifica wikitesto]

Alla morte di Guglielmo il territorio venne comunque sconvolto dalle guerre tra i vari comuni piemontesi. A prendere le difese del marchesato intervenne allora Carlo II d'Angiò, re di Napoli, intenzionato dopo i conflitti sorti con il padre di Giovanni a instaurare un rapporto di vassallaggio in Piemonte.

A fianco di Carlo II e di Tommaso di Saluzzo, cui rinnovò alcune investiture su certi borghi piemontesi tra cui Dogliani, combatté contro Asti e Alessandria per riprendersi i territori del padre, ma si trovò davanti ad una situazione drasticamente mutata dopo la morte del padre: troppi nemici bramavano di impossessarsi del Monferrato. Milano, e i Savoia in primo luogo, che vedevano in una possibile rinascita della potenza del territorio monferrino come un attentato alla loro politica espansionistica. In particolare Filippo I di Savoia temeva che Giovanni avesse a cuore la riconquista di Collegno, Grugliasco, Torino e Pianezza, importanti centri del potere già passati sotto il controllo monferrino all'epoca di Guglielmo VII.

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Si sposò nel 23 marzo 1296 con Margherita (? - 6 luglio 1339 / 6 agosto 1349), figlia di Amedeo V di Savoia e prima moglie Sibylle de Baugé, Dame de Miribel, senza discendenza.[1][2]

Ultimi tempi e morte[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente la lega capitanata da Giovanni di Monferrato contro Matteo I Visconti ebbe successo, riuscendo a cacciarlo dalla città nel 1302. Nel 1303 Giovanni ottenne la sottomissione di Asti. Mentre stava progettando altre campagne contro i Savoia, si ammalò gravemente nel gennaio 1305. Si spense qualche giorno dopo avere espresso testamento, nel quale veniva affidata la gestione delle terre del marchesato al comune di Pavia.

Giovanni venne sepolto con i suoi avi nell'abbazia di Santa Maria di Lucedio.

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Marchese del Monferrato Successore
Guglielmo VII degli Aleramici 1292 – 1305 Teodoro I Paleologo