Novara

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Novara
comune
Novara – Veduta
Novara – Veduta
Panorama della città con la cupola della Basilica di San Gaudenzio (a sinistra) ed il Duomo (a destra)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Novara
Amministrazione
SindacoAlessandro Canelli (LSP) dal 20-6-2016 (2º mandato dal 12-10-2021)
Territorio
Coordinate45°27′00″N 8°37′12″E / 45.45°N 8.62°E45.45; 8.62 (Novara)
Altitudine162 m s.l.m.
Superficie103,05 km²
Abitanti102 518[1] (31-12-2023)
Densità994,84 ab./km²
FrazioniAgognate, Casalgiate, Cascina Montà, Cascina Roggia Mora, Gionzana, Isarno, Lumellogno, Olengo, Pagliate, Pernate, Torrion Quartara, Veveri, Vignale
Comuni confinantiCaltignaga, Cameri, Casalino, Galliate, Garbagna Novarese, Granozzo con Monticello, Nibbiola, Romentino, San Pietro Mosezzo, Trecate
Altre informazioni
Cod. postale28100
Prefisso0321
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT003106
Cod. catastaleF952
TargaNO
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 463 GG[3]
Nome abitantinovaresi
Patronosan Gaudenzio
Giorno festivo22 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Novara
Novara
Novara – Mappa
Novara – Mappa
Posizione di Novara nel territorio della provincia omonima.
Sito istituzionale

Novara (AFI: noˈvara[4], ascolta; [nu'ara] in dialetto novarese) è un comune italiano di 102 518 abitanti[1], capoluogo dell'omonima provincia in Piemonte.

Simbolo cittadino è la cupola della Basilica di San Gaudenzio di Alessandro Antonelli.

È sede dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale, struttura tripolare condivisa con Alessandria e Vercelli.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Vista dal satellite Sentinel di Novara del 9 ottobre 2017

Posizione[modifica | modifica wikitesto]

Novara dista 45 km in linea d'aria o 50 km in automobile da Milano (15 km dal confine con la regione Lombardia, ove il fiume Ticino segna il confine tra le due Regioni), 85 km in linea d'aria o 95 km in automobile da Torino, 35 km dal Lago Maggiore, 45 km dal Lago d'Orta, 60 km dal Lago di Varese[5][6][7][8][9].

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La città sorge su una piccola collina ed è bagnata dai torrenti Agogna e Terdoppio che attraversano rispettivamente la periferia occidentale ed orientale della città. La zona nord-orientale è attraversata dal Canale Quintino Sella, emissario del Canale Cavour che a sua volta scorre al confine nord della città, nei pressi dei quartieri di Veveri e Vignale. Nei pressi del quartiere Bicocca ha le sorgenti il torrente Arbogna.

Lo stesso argomento in dettaglio: Idrografia di Novara.
Risaie novaresi

Il paesaggio della piana irrigua novarese è caratterizzato e fortemente condizionato dalla risicoltura, profondamente antropizzato e regolato a fini produttivi, frutto della secolare opera di bonifica e trasformazione che ha determinato la semplificazione morfologica del territorio, livellato e terrazzato anche sui modesti rilievi, e la presenza di una fitta rete irrigua, con canali, rogge, fossi, fontanili.

Il centro della città sorge in posizione sopraelevata di alcuni metri sul territorio circostante, nel punto più elevato di una dorsale di origine fluvio-glaciale, ultima propaggine morenica dei ghiacciai alpini, che digrada dolcemente verso sud fino a Vespolate (Valle dell'Arbogna).

Oltre alla coltura del pioppo, prevalentemente a filare, vi sono residui di aree boscate lungo i corsi d'acqua.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Novara presenta un clima temperato umido (classificazione Köppen-Geiger Cfa[10]) tipico della pianura padana, con estati calde e afose (è frequente che si superino i 30 °C di massima giornaliera da giugno a settembre, con giornate in cui l'indice di calore, a causa dell'elevata umidità, può raggiungere fino a 40 °C percepiti[11][12]) ed inverni freddi e nebbiosi.

In base ai dati dell'Osservatorio geofisico di Novara[13], avente sede nel Torrion Quartara ed il cui archivio meteorologico risale all'agosto 1999, la temperatura media annua è attestata a 14,1 °C. Gli estremi sono stati registrati il 7 febbraio 2012 (−17,6 °C) e il 28 giugno 2019 (37,9 °C). Il regime pluviometrico è caratterizzato da due massimi (uno principale a maggio con 127 mm, uno secondario a ottobre con 110 mm) e da due minimi (principale a dicembre con 50 mm, secondario a luglio con 55 mm). La piovosità media annua è di circa 900 mm. L'accumulo nivometrico medio annuo è di circa 15 cm. Gli anni più siccitosi sono stati il 2017 (446 mm) e il 2022 (489 mm), il più piovoso il 2014 (1750 mm).

Secondo una recente analisi dei dati climatici storici raccolti a partire dal 1875 fino al 2022[14] la provincia di Novara risulta essere uno dei territori italiani più colpiti dal cambiamento climatico[15]: la temperatura del decennio 1881-1890 era infatti di 12,2 °C mentre quella del decennio 2011-2020 è di 14,6 °C. Inoltre, la temperatura media del 2022 è risultata ancora più alta (15,5 °C)[16]. L'incremento totale della temperatura media calcolata sulla serie storica di circa 150 anni è di 2 °C[17].

Elaborazione dati CML già validati dal climatologo Luca Dal Bello

Novara è al 95º posto nella classifica annuale dell'indice climatico dei 107 capoluoghi di provincia Italiani[18]. Occupa le ultime posizioni di questa classifica a causa dell'elevato numero di giorni umidi, di giorni nebbiosi, di giorni con pioggia, di giorni freddi, e per via dello scarso soleggiamento e dell'alto rischio di eventi estremi[19]; è invece al 43º posto in classifica per quanto riguarda l'indice di calore (ovvero la città ha superato i 30 °C per 70 giorni all'anno in media nel periodo che va dal 2013 al 2023).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Novara.

La città fu fondata attorno all'anno 89 a.C. come colonia di diritto latino, in occasione della concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. In età imperiale Novaria, nome latino di Novara, era un municipium situato sulla strada tra Vercellae (Vercelli) e Mediolanum (Milano). La sua pianta a strade perpendicolari (rimasta parzialmente intatta) risale all'epoca romana. Dopo che la città venne distrutta nel 386 da Magno Massimo per aver parteggiato per il suo rivale Valentiniano II, venne ricostruita da Teodosio I. In seguito venne saccheggiata da Radagaiso (nel 405) e da Attila (nel 452).

In epoca romana, dalla città iniziava la via Novaria-Comum, strada romana che collegava la città con Comum (Como) passando per Sibrium (Castelseprio), e passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Gallia Cisalpina con la Gallia transalpina.

Nel 569 giunsero i Longobardi che abitarono non nelle città ma sparsi sul territorio. Proprio all'epoca longobarda risalgono le prime testimonianze del culto a San Gaudenzio. Nel 841 si ha notizia di una chiesa, costruita fuori dalle mura, nella quale era custodito il corpo del santo patrono cittadino.

La città si sviluppò, diventando poi un Comune medievale. L'imperatore Enrico V di Franconia vide nel gesto un atto di ribellione e, sceso in Italia per recarsi a Roma, attaccò Novara incendiandola e distruggendo il lato sud delle mura. Nel 1176, a Legnano, un drappello di trecento novaresi e vercellesi contribuì alla vittoria sull'Imperatore da parte della Lega Lombarda.

Tra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo il Comune di Novara si assicurò il controllo di buona parte del Novarese, con l'eccezione dell'enclave vescovile della Riviera di San Giulio. Alla fine del XII secolo accettò la protezione di Milano e divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza.

Nel corso delle cosiddette Guerre d'Italia, la città fu protagonista di ben due assedi: il primo nel 1495 e il secondo nel 1500.

Nel 1706 Novara venne occupata dalle truppe dei Savoia. Con la Pace di Utrecht, la città, insieme a Milano, divenne parte dell'Impero Asburgico. Dopo l'occupazione del 1734 da parte di Carlo Emanuele III, passò, nell'anno successivo, a Casa Savoia.

Dopo la campagna in Italia di Napoleone Bonaparte, Novara fu capitale del Dipartimento dell'Agogna, per poi essere riassegnata alla Casa Savoia nel 1814. L'8 aprile 1821 fu luogo di una battaglia in cui le truppe regolari sarde e austriache sconfissero i liberali costituzionali piemontesi; nell'ancora più tremenda Battaglia di Novara del 23 marzo 1849, l'esercito piemontese fu sconfitto dagli austriaci del maresciallo Radetzky; questo fatto portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia ed alla occupazione della città da parte degli austriaci. La sconfitta dei Piemontesi può essere vista come l'inizio del Risorgimento italiano.

Con il regio decreto nº 3702 del 23 ottobre 1859 ("Decreto Rattazzi"), fu istituita la provincia di Novara, che comprendeva all'epoca anche le attuali province di Vercelli, di Biella e del Verbano-Cusio-Ossola.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
«Città del Piemonte durante il Regno di Sardegna»
Medaglia d'oro al merito civile - nastrino per uniforme ordinaria
«La popolazione di Lumellogno, "Frazione Rossa" del Comune di Novara, animata da profondi ideali di libertà e di democrazia, si rese protagonista di un eroico episodio di resistenza ad un raid punitivo di fascisti, sopportando la perdita di alcuni dei suoi figli migliori. Nobile esempio di spirito di sacrificio e di elevate virtù civiche. 15/16 luglio 1922, Fraz. Lumellogno (NO) (alla frazione Lumellogno di Novara)»
— Roma, 3 aprile 2007[20]
Gonfalone municipale

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Resti delle mura romane in Piazza Cavour, nel centro storico di Novara

L'antico nucleo cittadino di Novara, di forma pressoché pentagonale, è situato su un modesto rilievo collinare (oggi Centro Storico, sede dell'omonima circoscrizione) e conserva ancora per gran parte, nonostante le pesanti manomissioni in chiave moderna e le molte architetture neoclassiche, l'antico impianto medievale con strade ciottolate e piccole piazze (piazza delle Erbe e piazza della Repubblica).

Anticamente la città era dotata di una cinta muraria avente un perimetro di 2200 metri, innalzata alla fine del I secolo d.C. durante l'età imperiale. Parzialmente distrutte nel 1110 le mura furono successivamente ricostruite ed infine demolite agli inizi del Novecento per permettere lo sviluppo cittadino. Due tratti delle antiche mura romane, tornate alla luce a seguito di scavi archeologici, sono visibili oggi presso largo Cavour e nell'area verde alle spalle del Conservatorio Gallarini, tra via Solaroli e via Dominioni. Esse appaiono realizzate con la tecnica dell'opus mixtum utilizzando ciottoli di fiume legati tra loro con malta, posti di piatto e intervallati da basse fasce orizzontali in mattone.

Dopo il loro abbattimento, le mura hanno lasciato posto agli attuali baluardi, grandi viali alberati che circondano il centro storico.

Quale municipio romano, anche il reticolo stradale di Novara era caratterizzato da un cardo e da un decumano che corrispondono, il primo agli attuali Corso Cavour e Corso Mazzini (già Corso di Porta Sempione) ed il secondo a Corso Italia (già Corso di Porta Torino) e Corso Cavallotti (già Corso di Porta Milano)[21]. Le due strade si incontrano nel cosiddetto Angolo delle Ore.

Centro storico[modifica | modifica wikitesto]

Cupola e campanile della basilica di San Gaudenzio

Il monumento più celebre di Novara è la basilica di San Gaudenzio, costruita tra fine Cinquecento ed inizio Seicento, e caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 metri) progettata da Alessandro Antonelli e aggiunta al corpo della chiesa nella seconda metà del XIX secolo, da molti considerata la più alta al mondo in mattoni.[22]

Di particolare interesse anche il campanile di Benedetto Alfieri (zio del più famoso Vittorio Alfieri), l'organo a canne costruito da Vincenzo Mascioni e, soprattutto, il Polittico di Gaudenzio Ferrari.

Porticato della piazza del Duomo di Novara

Centro della vita religiosa cittadina è l'imponente Cattedrale, in stile neoclassico, progettata anch'esso da Alessandro Antonelli e costruita a metà del XIX secolo demolendo la preesistente cattedrale romanica (sorge infatti nello stesso punto in cui si trovava anticamente il tempio di Giove), della quale appartengono ancora la parte inferiore del campanile, il Chiostro della Canonica e l'Oratorio di San Siro.

Di fronte al Duomo si trova il Battistero, il più antico edificio della città tuttora esistente e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte.

L'Arengo del Broletto

Poco distante dal Duomo è situato il cortile (o Arengo) del Broletto, antico centro della vita politica di Novara libero comune. Esso è un complesso architettonico costituito da quattro palazzi storici disposti a quadrilatero, sorti in epoche diverse con materiali ed elementi decorativi non coerenti tra loro, che si affacciano sul cortile centrale: il palazzo del Comune (XII secolo) a nord, il palazzo dei Paratici (XII secolo) ad ovest, il palazzo del Podestà a sud e il palazzo dei Referendari ad est (entrambi fine XIV-inizio XV secolo).
Il Broletto fu anche sede delle carceri, poi delle corporazioni artigiane e ospita oggi i musei civici, con collezioni d'arte e reperti archeologici della storia novarese e la Galleria Giannoni, da molti anni in restauro, raccolta di opere pittoriche e scultoree dell'Ottocento e del Novecento.

Non lontano da piazza della Repubblica (già piazza Duomo) si trovano la triangolare e caratteristica piazza Cesare Battisti (meglio conosciuta dai novaresi come piazza delle Erbe). Essa costituisce il centro perfetto della città di Novara che è indicato da una piccola mattonella triangolare sul selciato, riconoscibile perché differente dalla altre che costituiscono la pavimentazione della piazza.

Lo stemma Visconteo-Sforzesco sopra l'arco d'ingresso del Castello.

Nella piazza intitolata a Giacomo Matteotti è situato Palazzo Natta-Isola, sede della Provincia e della Prefettura, caratterizzato dalla bella Torre dell'Orologio, mentre nella vicina via Fratelli Rosselli si trova Palazzo Cabrino, sede degli uffici amministrativi del Comune.

La piazza più grande è Piazza Martiri della Libertà (già piazza Castello, successivamente piazza Vittorio Emanuele II), dominata dalla statua equestre intitolata a Vittorio Emanuele II, primo re d'Italia, incoronato proprio a Novara. Su piazza Martiri si affacciano poi il Castello Visconteo-Sforzesco, opera dei signori milanesi, sede attuale di eventi e mostre artistiche, e il Teatro Coccia, il teatro più storico del Piemonte. Il Castello, un tempo molto più vasto del complesso oggi rimasto, è circondato dall'Allea, uno dei più grandi giardini pubblici di Novara.

Altre piazze importanti sono:

  • piazza Cavour, dominata dalla statua omonima e restaurata fra gli anni 1990 e gli anni 2000.
  • piazza Garibaldi, la piazza della stazione di Novara, anch'essa restaurata, caratterizzata dalla statua omonima, da quella alla mondina e da una fontana.
  • piazza Gramsci, già piazza del Rosario, che ospita, dopo il restauro del 2005, la particolare statua ad Icaro.
  • piazza Puccini, situata tra il lato est del Teatro Coccia e l'entrata della Canonica. Ospita la statua a Carlo Emanuele III, primo sovrano sabaudo a governare Novara.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di San Martino

Oltre al Duomo ed alla Basilica di San Gaudenzio, le principali chiese della città sono:

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Tornielli Bellini, sede della Banca Popolare di Novara
Teatro Coccia
Palazzo Natta Isola, sede della Prefettura di Novara
  • Arengo del Broletto (XII-XV secolo).
  • Palazzo dei Conti Bollini Simonetta del 1700, ora dei Giovanetti.
  • Casa Della Porta e Casa Rognoni (seconda metà del XV secolo), in stile gotico.
  • Palazzo Tornielli-Bellini (inizio XVI secolo), dal 1905 è la sede centrale della Banca Popolare di Novara.
  • Palazzo Natta (XVI secolo), costruzione attribuita a Pellegrino Tibaldi, ampiamente rimaneggiato nel XIX secolo con la sopraelevazione di un piano, ospita oggi gli uffici dell'amministrazione provinciale e della prefettura. Spiccano il grande scalone d'onore che porta al piano superiore, gli affreschi delle saloni del primo piano ed il cortile interno racchiuso da colonne d'ordine dorico. All'angolo sinistro si erge la torre civica dell'orologio di origine medioevale.
  • Ospedale Maggiore della Carità di Novara, edificato a partire dal 1628 ed ampliato nei secoli successivi ad opera di vari architetti tra i quali Alessandro Antonelli, a metà dell'Ottocento.
  • Palazzo Cabrino (1661-1664 e secoli successivi), oggi sede dell'amministrazione cittadina, era un palazzo nobiliare edificato in stile barocco dalla famiglia Cabrino. Alcune sale del primo piano sono decorate con affreschi settecenteschi di Giovanni Stefano Danedi.
  • Barriera Albertina (1837), complesso di due edifici neoclassici identici, ad un solo piano, posti simmetricamente l'uno di fronte all'altro. Si trova al termine dell'antica strada regia proveniente da Vercelli, l'attuale viale XX Settembre, e costituiva la porta occidentale d'ingresso alla città (già Porta Torino). La costruzione fu realizzata abbattendo l'antico torrione d'ingresso[21]. Gli edifici, destinati originariamente a sedi della guardia e del dazio, furono progettati da Antonio Agnelli ed inaugurati nel 1837; essi sono di forma quadrangolare arricchiti da un pronao con sei colonne di ordine gotico; il timpano è decorato con statue allegoriche, scolpite da Giuseppe Argenti, raffiguranti virtù o attività civiche.
  • Palazzo del Mercato (1817-1842), opera dell'architetto Luigi Orelli era sede del foro per la contrattazione dei grani ed oggi sede della Borsa dell'agricoltura. È un edificio a pianta quadrata di semplice architettura, arricchito da un loggiato che corre lungo tutti i lati. Sorge sul lato settentrionale di Piazza Martiri ma la facciata principale è quella rivolta su corso Italia, caratterizzata da due rampe di scale ed un frontone decorato con un altorilievo in arenaria e marmo.
  • Palazzetto del Corpo di guardia, situato sul lato occidentale di piazza della Repubblica, a lato del battistero del duomo, è così chiamato perché fu sede delle truppe della polizia urbana. Fu edificato a partire dal 1835, su progetto dell'Architetto Aresi, ed inaugurato il 4 novembre 1837.
  • Stazione ferroviaria di Novara (1854).
  • Casa Bossi (XIX secolo), grande casa padronale disegnata da Alessandro Antonelli.
  • Collegio Gallarini (XIX secolo), ospita il Conservatorio di musica “Guido Cantelli”.
  • Teatro Coccia (fine del XIX secolo), inaugurato il 22 dicembre 1888. L'attuale edificio sorge sulle spoglie del settecentesco teatro Morelli (poi dedicato a Carlo Coccia), abbattuto per permettere la nuova costruzione, opera dell'architetto Giuseppe Oliverio. Oltre a personaggi illustri come Arturo Toscanini e il compianto Guido Cantelli, in anni più recenti ha ospitato il programma televisivo Bravo Bravissimo, condotto da Mike Bongiorno. Tutt'oggi è un apprezzato teatro di Tradizione, che ospita stagioni d'opera di alto livello.
  • Casa Quaroni, realizzata tra il 1905 ed il 1907 su progetto dell'ingegnere Mario Rosina, parente di Otto Wagner. Emblematica testimonianza di architettura liberty a Novara.
  • Casa Fiorentini, edificata tra il 1907 ed il 1910 su progetto dell'ingegnere Roberto Passeri, sorge all'angolo tra via XX Settembre e via Dante Alighieri e rappresenta uno dei più interessanti esempi di architettura liberty novarese. La facciata, sormontata tre balconi ricchi di ornamenti, si trova nella zona d'angolo e segue un andamento curvilineo. Di notevole pregio ed impatto visivo è la decorazione esterna.
  • Palazzo "Renzo Piano", progettato dallo studio dell'architetto genovese e realizzato tra il 1985 e il 1987, si trova di fronte al Centro di Ricerca Traslazionale sulle Malattie Autoimmuni e Allergiche (CAAD) nel quartiere di Sant'Agabio, ad est del centro storico. Originariamente pensato come sede per l'Istituto Sperimentale Metalli Leggeri appartiene oggi alla Provincia di Novara ed è sede della Fondazione Novara Sviluppo ed ospita il Polo Scientifico Tecnologico novarese. Il complesso è costituito da due edifici: lungo la strada si eleva l'edificio principale di 3 piani destinato agli uffici che si sviluppa per una lunghezza di 85 metri; la struttura è composta da un profilo in alluminio irrigidito da elementi reticolari al fine di sfruttare al massimo le potenzialità di tale materiale; la facciata modulare continua è realizzata con le vetrate semplicemente incollate e non fissate meccanicamente alla struttura. Dopo il cortile interno si trova l'edificio secondario, destinato ad officina, rivestito frontalmente e sul lato nord con una lamiera d'acciaio nervato[23][24].

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Il Castello di Casalgiate
  • Caserma passalacqua: una delle tre ex caserme militari situate nel centro di Novara, attualmente ospita un centro di produzione culturale e di aggregazione giovanile per cui dove prima c'erano uffici e mense per gli ufficiali militari ora trovano spazio sale conferenze, aree studio, una sala prove con studio di registrazione e un maker space[25]
  • Castello Visconteo-Sforzesco (XIII-XV secolo).
  • Castello di Casalgiate (XV secolo), sorge al centro dell'omonima località a ovest della città, fu costruito probabilmente nel 1470 sui resti di un precedente castello distrutto dalla Compagnia Bianca negli anni 1361-63. Ha pianta irregolare a quattro lati con cortile interno, è ancora parzialmente circondato da un fossato ed in parte da un giardino. L'ingresso è posto alla base di un torrione sul lato meridionale dove è visibile lo stemma della famiglia Avogadro, cui il castello appartenne per lungo tempo. La proprietà passò nel 1779 all'Ospedale Maggiore di Novara che ne detiene oggi la metà insieme ad un privato. Attualmente è in stato di abbandono.[26][27]

Altri monumenti[modifica | modifica wikitesto]

La Piramide-ossario della Bicocca
  • L'Ossario della Bicocca, con caratteristica forma piramidale, sorge nel quartiere omonimo in memoria dei caduti della storica battaglia del 23 marzo 1849 tra piemontesi ed austriaci.

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Museo Faraggiana

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

La più antica valutazione della popolazione cittadina risale al 1723, con 8 963 abitanti censiti di cui 5 590 dentro le mura e 3 373 nei sobborghi. Nel 1776, la popolazione era salita a 11 092 abitanti di cui 7 003 dentro le mura e 4 089 nei sobborghi. Si arriverà poi a 12 465 abitanti nel 1804 ed a 14 021 nel 1826[29]. Negli anni successivi si verificherà quasi un raddoppio della popolazione che sarà pari a 25 144 abitanti registrati durante il primo censimento nazionale del 1861. A partire da questa data la crescita della popolazione è costante e nel 1911 la città conta 53 657 abitanti. Successivamente nel periodo a cavallo tra le due guerre la crescita subisce una battuta di arresto, con una lieve ripresa che porta a 69 935 i cittadini nel 1951. Negli anni cinquanta e sessanta del Novecento la cittadinanza tornerà a crescere in modo vigoroso, attestandosi nel 1971 attorno ai 100mila abitanti, cifra che rimarrà pressoché invariata nei decenni a venire.

Novara abitanti censiti nel periodo dal 1861 al 2021

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 1º gennaio 2022, gli stranieri regolarmente residenti nel comune di Novara erano 15 023[30] corrispondenti al 14,8% degli abitanti totali. I principali gruppi etnici presenti (oltre 750 persone) sono:

  1. Marocco, 1 809
  2. Pakistan, 1 653
  3. Albania, 1 339
  4. Ucraina, 1 174
  5. Romania, 1 019
  6. Nigeria, 897
  7. Perù, 780

Qualità della vita[modifica | modifica wikitesto]

Nella classifica stilata da Italia Oggi in collaborazione con Università degli Studi di Roma "La Sapienza" nel 2023 la città di Novara si classifica al 47º posto per qualità della vita su 107 capoluoghi di provincia italiani[31]. In base al rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente, invece, la città di Novara si colloca al 64º posto[32].

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La città di Novara è sede dell'Istituto Geografico De Agostini, che ha festeggiato il centenario nel 2001.

Università[modifica | modifica wikitesto]

Una delle sedi della Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università del Piemonte Orientale (Complesso Perrone)

La città è sede dell'Università degli Studi del Piemonte Orientale insieme a Vercelli ed Alessandria. Quattro degli otto dipartimenti che compongono l'Ateneo si trovano a Novara[33]:

  • Dipartimento di Medicina Traslazionale
  • Dipartimento di Scienze della Salute
  • Dipartimento di Scienze del Farmaco
  • Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa

Inoltre è sede del Centro interdipartimentale di medicina d'emergenza, dei disastri e informatica applicata alla pratica e alla didattica medica (CRIMEDIM) ed è attiva la Scuola di Medicina che ha l'obiettivo di coordinare l'attività didattica e di ricerca svolta dai dipartimenti di Medicina Traslazionale e Scienze della Salute presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedale Maggiore della Carità.

Nonostante sia di recente istituzione, essendo stata fondata nel 1998, l'Università del Piemonte Orientale ha raggiunto 14 761 studenti iscritti al 15 dicembre 2020[34]. Secondo la classifica annuale stilata dal Censis la UPO si colloca al decimo posto in Italia tra i sedici Atenei di medie dimensioni[35]. Sia il dipartimento di Scienze della Salute sia il dipartimento di Medicina Traslazionale erano stati premiati dal MIUR nel 2018 come due dei 180 dipartimenti di eccellenza italiani[36]. Nella nuova tornata di dipartimenti di eccellenza finanziata nel 2023 solamente il dipartimento di Medicina Traslazionale è risultato invece l'unico vincitore tra tutti i dipartimenti della UPO[37].

Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]

  • Biblioteca civica Carlo Negroni, seconda biblioteca civica del Piemonte, fondata nel 1847[38]
  • Biblioteca dell'Istituto geografico De Agostini, fondata nel 1977
  • Biblioteca Seminario vescovile San Gaudenzio, fondata nel 1788
  • Biblioteca dell'Archivio storico diocesano
  • Biblioteca Capitolare di Santa Maria
  • Biblioteca d'arte dei musei civici, fondata nel 1874
  • Biblioteca della Facoltà di medicina e chirurgia dell'Università degli studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro, fondata nel 1993
  • Biblioteca del Conservatorio statale di musica Guido Cantelli
  • Biblioteca Ascanio Sobrero del Dipartimento di scienze del farmaco dell'Università degli studi del Piemonte orientale Amedeo Avogadro
  • Biblioteca dell'Istituto storico della Resistenza Piero Fornara

Media[modifica | modifica wikitesto]

Stampa locale[modifica | modifica wikitesto]

  • Corriere di Novara, bisettimanale indipendente di informazione locale
  • Prima Novara, giornale online
  • Il Venerdì di Tribuna Novarese, settimanale di informazione locale via web
  • Novara Oggi, settimanale di informazione locale
  • La Voce di Novara giornale on line (dal settembre 2017)
  • L'Azione, settimanale della Diocesi di Novara
  • Novaratoday, sezione locale della testata online Today
  • La Stampa Novara, sezione locale dell'omonimo quotidiano nazionale

Radio locali[modifica | modifica wikitesto]

Televisioni locali[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La "cerimonia del fiore" durante la festa patronale
  • Il 22 gennaio di ogni anno si celebra la festa patronale di San Gaudenzio. La celebrazione è un rito che risale al XV secolo: ha inizio con il corteo civico che sfila per le vie del centro fino alla Basilica di San Gaudenzio dove si svolge "cerimonia del fiore" e successivamente la solenne liturgia eucaristica. Durante la cerimonia del fiore viene calato dal soffitto della chiesa un grande lampadario e sostituiti i fiori in metallo che lo compongono con altri portati in corteo dai valletti comunali, a ricordo del miracolo compiuto da San Gaudenzio che per rendere omaggio a Sant'Ambrogio in visita avrebbe fatto sbocciare in gennaio i fiori del suo orto[39]. Durante tutto il giorno è possibile visitare la tomba del santo nello scurolo della basilica ed acquistare i tipici "Marroni di Cuneo": castagne affumicate, bucate e legate insieme.
Una scena della rievocazione storica della Battaglia della Bicocca

Festival[modifica | modifica wikitesto]

Cucina e prodotti agroalimentari[modifica | modifica wikitesto]

La coltivazione del riso nelle campagne novaresi a metà del XX secolo

Il riso è l'elemento più importante della cucina novarese, utilizzato per cucinare numerose ricette dai primi ai dolci. La più classica delle ricette a base di riso è la paniscia, risotto condito essenzialmente con lardo, salam d'la duja, cipolla, verze e fagioli.

Altro elemento tipico del territorio risicolo sono le rane, che possono essere cucinate con il riso, in brodo, fritte o in guazzetto.

Tra i prodotti da forno si ricordano il "pane di riso"[40] ed il "pane di mais"[41], composti rispettivamente con farina di riso e di mais in aggiunta alla farina di frumento.

Formaggi e insaccati[modifica | modifica wikitesto]

Gorgonzola DOP

Il principale formaggio è il Gorgonzola DOP, nelle versioni dolce e piccante, oggi prodotto principalmente a Novara e nei comuni limitrofi. La città è inoltre sede del "Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola".

Tra i salumi si ricordano:

  • il salam d'la duja, insaccato di carne di maiale conservato in recipiente (duja in piemontese) riempito di strutto che conserva morbido il prodotto.
  • il Marzapane, un sanguinaccio a base di pane e sangue di maiale.
  • il "fidighin", crudo, a base di carne e fegato di maiale.
  • il Salame d'oca, a base di carne d'oca e maiale.

Dolci[modifica | modifica wikitesto]

I biscottini di Novara

Il più tipico dolce locale è il "Biscottino di Novara", un biscotto di forma rettangolare con angoli arrotondati, molto leggero (8 grammi) e senza grassi, in quanto composto solo da farina di frumento (38%), zucchero (38%) e uova intere (24%)[42]. Divenuto famoso in anni recenti grazie ad una sua rivisitazione commerciale (il cosiddetto "Pavesino" prodotto dalla locale ditta Pavesi), il biscotto ha però origini molto più antiche; le prime notizie storiche risalgono infatti al 1500 quando veniva preparato dalle monache nei monasteri femminili.[43] Il Biscottino di Novara dà anche il nome alla maschera tipica novarese: "Re Biscottino".

Altro dolce tipico novarese è il "Pane di San Gaudenzio"; si tratta di un dolce con un rivestimento esterno di pasta frolla ed un soffice ripieno composto da farina di frumento, zucchero, uva sultanina, burro, uova e limone. La superficie può essere cosparsa da granella di pinoli o di nocciole e zucchero a velo.[44]

Riso novarese

L'Antico Dolce della Cattedrale ha antichissime origini, era infatti già prodotto nel 1200 quando veniva usato come omaggio dei feudatari ai canonici di Santa Maria che a loro volta lo ridistribuivano ai fedeli. Si presenta di forma rotonda ed è composto da farina di frumento, zucchero, burro, uova, lievito vanigliato, buccia di limone, grappa di Nebbiolo, latte e frutta (albicocche e prugne).[45] Tutti questi prodotti sono inseriti nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali piemontesi.

Bevande[modifica | modifica wikitesto]

Novara è la patria dell'aperitivo Campari, famoso in tutto il mondo; fu infatti nel "Bar dell'Amicizia" (ora non più esistente) che Gaspare Campari, nel 1860, mise a punto la ricetta della bevanda alcolica che porta il suo nome.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Suddivisioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Novara era divisa in 13 quartieri[46]. Prima dell'entrata in vigore della legge 42/2010[47] tali circoscrizioni avevano un loro ruolo istituzionale[48].

Num. Circoscrizione Abitanti 2010[49] Cittadini stranieri[50] Aree comprese
1 Centro 7 605 1 401 Centro storico
2 Nord Est 8 739 1 546 Quartieri Sant'Andrea e San Rocco
3 Nord 11 546 768 Quartieri Sant'Antonio, Vignale e Veveri
4 Sant'Agabio 12 877 3 274 Quartiere Sant'Agabio
5 Porta Mortara 8 097 1 292 Quartiere Porta Mortara
6 Sacro Cuore 8 082 734 Quartiere Sacro Cuore
7 San Martino 9 505 1 391 Quartiere San Martino
8 Santa Rita 4 886 350 Quartiere Santa Rita e frazione Agognate
9 Ovest 9 654 720 Quartieri San Paolo e Zona Agogna
10 Sud 10 582 700 Quartieri Cittadella, Villaggio Dalmazia, Rizzottaglia e Torrion Quartara
11 Sud Est 7 849 512 Quartiere Bicocca e frazione Olengo
12 Lumellogno 1 983 174 Frazioni Lumellogno, Casalgiate, Pagliate e Gionzana
13 Pernate 3 619 248 Frazione Pernate
Totale 105 024 13 110

Nel 2010, il quartiere con maggior immigrazione risultava essere Sant'Agabio con una quota pari al 25% di residenti stranieri[51].

Soprannomi dialettali dei quartieri[modifica | modifica wikitesto]

Nel cinema[modifica | modifica wikitesto]

La città, specialmente per quanto riguarda le industrie della sua periferia e alcune delle sue scuole pubbliche, è stata la location dei set per il film del 1971 "La classe operaia va in paradiso" diretto da Elio Petri, pellicola presentata al Festival di Cannes e premiata col David di Donatello.[54]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

La città è uno strategico snodo logistico e commerciale a circa metà strada rispetto a Torino e Milano. La vicinanza geografica e storica con il capoluogo lombardo fa sì che l'economia novarese sia maggiormente influenzata da quest'ultima città. Uno studio del 2011 stima che fino al 20% degli occupati novaresi lavori come pendolare nell'area metropolitana milanese[55], un dato probabilmente in aumento.

Due sono le principali zone industriali della città: la prima a nord-est, tra i quartieri di Sant'Agabio e San Rocco, e la seconda ad ovest, in un'area compresa tra i quartieri di San Martino e San Paolo ed il comune di San Pietro Mosezzo.

A partire dalle amministrazioni guidate dal sindaco Alessandro Canelli, Novara ha attratto diversi attori internazionali nel campo della logistica, un settore diventato sempre più centrale per l'occupazione e l'economia cittadina[56][57][58][59].

Le più importanti attività economiche sono:

CIM - Centro Intermodale Merci[modifica | modifica wikitesto]

Il CIM viene progettato nel 1987 quale evoluzione dello scalo intermodale della stazione di Novara Boschetto e diventa operativo nel 1995. È un importante centro di smistamento commerciale e logistico. Funge da scalo dei treni in arrivo o in partenza per il nord Europa, collegando tramite la rete ferroviaria Svizzera il Belgio e i Paesi Bassi con Milano, Torino e Genova.

Dopo diversi progetti non portati a termine[60], sulla spinta di nuovi attori logistici quali Hupac e Develog nel 2022 è stato approvato l'ampliamento del CIM nella frazione di Pernate[61]. Tale ampliamento ha generato una controversia pubblica tra cittadini ed amministrazione comunale relativa al crescente sfruttamento del suolo vergine nel territorio novarese[62][63][64]. Nel caso di Pernate è ora in atto una campagna per la difesa dei terreni agricoli[65].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Novara è collegata con Torino e Milano attraverso l'autostrada A4 (svincoli Novara Ovest e Novara Est). L'ex svincolo Novara dell'A4 è stato chiuso alla fine degli anni novanta, insieme a quello di Galliate, in concomitanza con l'apertura del casello di Novara Est, posto a metà strada dei precedenti e direttamente collegato con la tangenziale esterna della città.

La città è inoltre dotata di un sistema parziale di strade tangenziali (SS 703). La Tangenziale Est inizia dalla strada statale 32 Ticinese a nord della città e termina al raccordo con la strada statale 211 della Lomellina a sud; la Tangenziale Sud prosegue fino alla SS 11 per Vercelli, a sud-ovest della città.

Ferrovie e tranvie[modifica | modifica wikitesto]

La Stazione di Novara, situata nel centro della città

La città è servita da tre stazioni ferroviarie:

Fra il 1884 e il 1934 presso la stazione ferroviaria era presente il capolinea delle tranvie per Biandrate e Ottobiano, gestite dalla Società anonima per le Ferrovie del Ticino.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Il trasporto pubblico nella città è svolto mediante autoservizi operati dalla società SUN attraverso autobus e navette.

Aeroporti[modifica | modifica wikitesto]

Novara non dispone di un aeroporto dedicato al traffico cittadino, ma si serve dell'Aeroporto di Milano Malpensa distante dalla città solamente 30 km, raggiungibile anche attraverso collegamenti su rotaia con scalo su Castano Primo e Busto Arsizio che partono dalla stazione ferroviaria di Novara.

Dispone però di un aeroporto militare, gestito dall'aeronautica militare, situato nella vicina Cameri.

È presente anche un piccolo aeroporto gestito da Aereoteam Novara.

Ospedali[modifica | modifica wikitesto]

Quadriportico dell'Ospedale di Novara

La città di Novara è servita principalmente dall'Ospedale Maggiore della Carità.

La sede distaccata del Maggiore, l'Ospedale San Giuliano, situato nel quartiere Porta Mortara, è il principale centro di riabilitazione della città.

A partire dal 1998 è stato progettato un trasferimento dell'attuale sede ospedaliera-universitaria centrale presso un nuovo edificio, chiamato in ultima istanza Città della Salute e della Scienza, che dovrebbe sorgere a Sud della città. Dopo vari cambiamenti, fermi e ripartenze nel settembre 2022 è stato approvato dalla regione Piemonte il bando di gara aggiornato per la costruzione del nuovo polo ospedaliero che, nel caso andasse a buon fine l'appalto, dovrebbe vedere la luce nel 2028[66].

Tra le cliniche private presenti sul territorio comunale la Clinica San Gaudenzio è l'unica a svolgere anche un ruolo para-ospedaliero per trattamenti, interventi e degenze brevi o di medio periodo.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Novara.

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Il Novara Calcio ha disputato per tredici volte il campionato di Serie A (l'ultima nella stagione 2011-2012). La stagione 2021-2022 viene disputata in Serie D, a causa del fallimento della società storica e della fondazione di una nuova società, il Novara Football Club. La stagione 2022-2023 è nuovamente disputata in Serie C. Lo Sparta Novara è la seconda squadra di calcio della città.

L'AGIL Volley è una società pallavolistica femminile italiana con sede a Novara: milita nel campionato di Serie A1. Nel suo palmarès vanta una Champions League conquistata nella stagione 2018-2019, una Coppa CEV, tre Coppe Italia, uno scudetto conquistato nella stagione 2016-2017[67] ed una Supercoppa italiana.

L'Hockey Novara è una squadra di hockey su pista di Novara vincitrice di 32 scudetti[68].

Il Baseball Novara 2000 fu una società italiana di baseball iscritta alla Italian Baseball League, il massimo campionato italiano di Baseball. Vinse due volte la Coppa Italia.

I Lancieri Novara sono una squadra di football americano di Novara. Sono affiliati alla Federazione Italiana di American Football; partecipano alla Terza Divisione.

Impianti sportivi[modifica | modifica wikitesto]

  • Impianto Sportivo Comunale del Terdoppio (ex Sporting Village Novara), inaugurato nel luglio 2007, rappresenta uno dei più grandi centri polifunzionali del Nord-Ovest. L'area, che comprende tre edifici, tra cui il Palazzetto dello Sport "Igor Gorgonzola" e una piscina olimpica, è posta all'interno del Parco del Terdoppio, copre una superficie di circa 140 000 metri quadrati, in dirittura dell'innesto viabilistico urbano con l'autostrada A4 ed in prossimità di uno degli insediamenti universitari cittadini, inserito perfettamente nel sistema viabilistico e dei pubblici trasporti urbani, dotato di un parcheggio di circa 4 000 posti auto. Il 18 novembre 2007 ha ospitato la Celebrazione della Beatificazione di Antonio Rosmini.
  • Stadio Comunale "Silvio Piola", inaugurato nel 1976 ha una capienza di quasi 18 000 posti. L'intitolazione al calciatore Silvio Piola è stata ufficializzata nel 1997 mentre prima era semplicemente noto come Stadio di Viale Kennedy, dove è ubicato.
  • Centro sportivo Lancieri Field, situato in Piazza Donatello.
  • Stadio "Enrico Patti", via Alcarotti.
  • Palazzetto dello Sport "Stefano Dal Lago", capienza massima 2 500 persone, in viale Kennedy.
  • Scuola di equitazione F.I.S.E. presso Società Ippica Novarese, zona Bicocca.
  • Palazzetto dello Sport "Celestino Sartorio", detto "PalaVerdi", viale Verdi.
  • Piscina Comunale scoperta, via Solferino.
  • Campo Atletica Leggera "Andrea Gorla", viale Kennedy, in cui hanno sede le società Team Atletico Mercurio e Atletica Trinacria.
  • Pista Hockey e Pattinaggio "Lino Grassi", viale Buonarroti.
  • Campo Hockey su prato "G. Gondo", zona Agogna.
  • Campo di Baseball "Marco Provini", Baseball Novara 2000, via Patti.
  • Campo di Baseball e Softball Porta Mortara, Porta Mortara Baseball Softball Novara a.s.d., in via Spreafico.
  • Campo di Softball Santa Rita, via Gerosa.
  • Campo di Rugby Sabbione, via Della Pace.
  • Bocciodromo coperto "A. Bermani", viale Kennedy.
  • Tiro a segno, Viale Curtatone.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 5 febbraio 2024. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luciano Canepari, Novara, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. ^ Distanza tra Novara e Milano, su Percorso migliore. URL consultato il 10 settembre 2023.
  6. ^ Distanza tra Novara e Torino, su Percorso migliore. URL consultato il 10 settembre 2023.
  7. ^ Distanza Novara → Dormelletto, Novara, ITA, su Calcolatore di distanza. URL consultato il 10 settembre 2023.
  8. ^ Distanza Novara → Lago-d'Orta, ITA, su Calcolatore di distanza. URL consultato il 10 settembre 2023.
  9. ^ Distanza Novara → Capolago, Varese, ITA, su Calcolatore di distanza. URL consultato il 10 settembre 2023.
  10. ^ Luca Martini, Meteo e clima d’Italia: i cambiamenti sotto la lente di Köppen. Il Nord Ovest, in Meteo Giornale, 7 marzo 2023. URL consultato il 10 novembre 2023.
  11. ^ Caldo record anche nel Novarese, oggi quaranta gradi di temperatura percepita, in La Stampa, 4 agosto 2017. URL consultato il 5 settembre 2023.
  12. ^ Novara nella morsa del caldo, raggiunti i quaranta gradi in centro città, in La Stampa, 16 giugno 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  13. ^ Osservatorio Geofisico Novara, su Osservatorio Geofisico Novara. URL consultato il 5 settembre 2023.
  14. ^ Luca Dal Bello e Livio Perego, La serie climatica ultracentenaria di Novara (1875 – 2022), su Centro Meteorologico Lombardo, 26 febbraio 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.
  15. ^ Marcello Giordani, Il climatologo Dal Bello all'Omar: "Novarese rovente con caldo record e piogge alluvionali", in La Stampa, 4 novembre 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  16. ^ Rapporto climatico annuale, su Agenzia Regionale per la Protezione ambientale del Piemonte. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  17. ^ Il Cambiamento Climatico in Piemonte, su Regione Piemonte. URL consultato il 26 ottobre 2023.
  18. ^ Indice del clima | Il Sole 24 ORE, su www.ilsole24ore.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
  19. ^ Redazione EnordOvest, Rischi climatici, Novara decima tra le tra le province esposte a forti precipitazioni, su News Novara, 1º novembre 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  20. ^ Novara, Comune di, su Presidenza della Repubblica. URL consultato il 6 settembre 2023.
  21. ^ a b Luigi Simonetta, Le case della Novara dell'Ottocento, su Maria Grazia Porzio (a cura di), Società Storica Novarese, 24 maggio 2011. URL consultato il 5 settembre 2023.
  22. ^ Sulla storia della costruzione si veda: Massimo Corradi, Vittorio Gregotti, Aldo Rossi e Sebastiano Vassalli, Antonelli e la sua cupola, a cura di Raul Capra, Novara, Interlinea edizioni, 2012, ISBN 978-8882-128-97-5.
  23. ^ Il Parco, su Fondazione Novara Sviluppo.
  24. ^ Istituto per la ricerca sui metalli leggeri, su Accademiadelmoderno, 30 ottobre 2018. URL consultato l'8 settembre 2023.
  25. ^ (EN) chi siamo, su nòva. URL consultato il 28 marzo 2024.
  26. ^ Castello di Casalgiate, su fondoambiente.it. URL consultato l'11 novembre 2022 (archiviato l'11 novembre 2022).
  27. ^ Castello di Casalgiate Novara, su italia-italy.org. URL consultato l'11 novembre 2022 (archiviato l'11 novembre 2022).
  28. ^ Museo di Storia Naturale "Faraggiana Ferrandi", su Museo Regionale di Scienze Naturali. URL consultato il 6 settembre 2023.
  29. ^ Giampiero Morreale, L'agricoltura nella pianura novarese all'epoca della catastazione teresiana e la sua evoluzione nel secolo successivo (1718-1826), in La Bassa Novarese, Novara, CCIAA, 1981, pp. 379-428.
  30. ^ Cittadini stranieri Novara 2022, su tuttitalia.it. URL consultato il 6 settembre 2023.
  31. ^ Qualità della vita 2023: le città italiane dove si vive meglio, su ItaliaOggi, 19 novembre 2023. URL consultato il 4 dicembre 2023.
  32. ^ Ecosistema urbano, su Il Sole 24 Ore - Lab24. URL consultato il 19 novembre 2023.
  33. ^ Come siamo strutturati, su Università del Piemonte Orientale. URL consultato il 6 settembre 2023.
  34. ^ I nostri numeri, su Università del Piemonte Orientale. URL consultato il 6 settembre 2023.
  35. ^ La classifica Censis delle università italiane (edizione 2023/2024) - Gli atenei statali, su Censis. URL consultato il 26 novembre 2023.
  36. ^ I dipartimenti di eccellenza, su Università del Piemonte Orientale. URL consultato il 6 settembre 2023.
  37. ^ Dipartimenti di eccellenza, su Ministero dell'Università e della Ricerca. URL consultato il 6 settembre 2023.
  38. ^ Biblioteca civica Carlo Negroni - Novara, su Internet Culturale. URL consultato il 6 settembre 2023.
  39. ^ Corriere di Novara - Il corteo e la cerimonia del Fiore, su corrieredinovara.com. URL consultato il 14 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  40. ^ Assessorato all'Agricoltura (a cura di), Pane di riso, su Regione Piemonte, 10 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2008).
  41. ^ Assessorato all'Agricoltura (a cura di), Pane di mais, su Regione Piemonte, 10 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2008).
  42. ^ Vittorio Ubertone, Biscottini di Novara, su Sapori del Piemonte, 16 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010).
  43. ^ Assessorato all'Agricoltura (a cura di), Biscotti di Novara, su Regione Piemonte, 8 settembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2008).
  44. ^ Assessorato all'Agricoltura (a cura di), Pane di San Gaudenzio, su Regione Piemonte, 8 settembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2008).
  45. ^ Assessorato all'Agricoltura (a cura di), Antico dolce della cattedrale, su Regione Piemonte, 8 settembre 2008 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2008).
  46. ^ Quartieri di Novara suddivisi per circoscrizioni, su Comune di Novara (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2010).
  47. ^ Legge 26 marzo 2010, n. 42, su Parlamento Italiano. URL consultato l'8 settembre 2023.
  48. ^ Abolizione delle circoscrizioni, l'Anci si oppone, su Latina Press, 16 settembre 2010. URL consultato l'8 settembre 2023.
  49. ^ Popolazione residente per sesso e circoscrizione al 31.12.2010, su Comune di Novara (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2011).
  50. ^ Popolazione residente per sesso - circoscrizione e percentuale di stranieri al 31.12.2010, su Comune di Novara (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2011).
  51. ^ M. G., Il quartiere multietnico - Un quarto di Sant'Agabio arriva dall'estero (PDF), in La Stampa, 24 gennaio 2010. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2012).
  52. ^ Silvano Crepaldi, Lessico dell'immaginario Novarese, in Geografia dell'immaginario, Cologno Monzese, Lampi di stampa, 2011, p. 221, ISBN 978-88-488-1303-7. URL consultato il 10 luglio 2022.
  53. ^ Ernesto Colli, Folklore della Bassa novarese, in Garbagna, Nibbiola, Vespolate, Borgolavezzaro - Spunti di storia per le scuole medie - Le mie memorie, Novara, Tipografia San Gaudenzio, 1978, pp. 75-76. URL consultato il 10 luglio 2022. Ospitato su Foto Emilio Alzati.
  54. ^ La classe operaia va in paradiso. Retroscena di un film novarese - Enciclopedia del cinema in Piemonte, su www.torinocittadelcinema.it. URL consultato il 15 dicembre 2023.
  55. ^ Pendolarismo, su Comune di Milano, 19 gennaio 2021. URL consultato il 5 settembre 2023.
  56. ^ Barbara Cottavoz, A Novara la corsa della logistica non si ferma: altri investitori in cerca di aree urbane dismesse, in La Stampa, 13 maggio 2021. URL consultato il 5 settembre 2023.
  57. ^ Filippo Massara, Amazon centra l'obiettivo ad Agognate: oltre 850 addetti assunti nel primo anno, in La Stampa, 7 settembre 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  58. ^ Paolo Pavone, Inaugurato ad Agognate il terminal intermodale europeo da 300 mila metri quadrati, su La Voce - Novara e laghi, 31 agosto 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.
  59. ^ Luca Mattioli, Nuovo polo logistico di corso Vercelli, passa in consiglio la variante urbanistica, su La Voce - Novara e laghi, 23 ottobre 2023. URL consultato il 25 ottobre 2023.
  60. ^ Interporto di Novara, su Il Sole 24 Ore - Argomenti. URL consultato il 5 settembre 2023.
  61. ^ Carlo Bologna, La logistica a Pernate si nasconderà nel verde: Develog e Comune presentano i dettagli del progetto, in La Stampa, 26 marzo 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  62. ^ Roberto Lodigiani, Sos Pernate: scende in campo anche l'Ordine degli agronomi delle due province, in La Stampa, 26 marzo 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.
  63. ^ Cecilia Colli, Legambiente su Pernate: «Il consumo di suolo c'è. Lo dice la Conferenza dei servizi», su La Voce - Novara e laghi, 6 aprile 2022. URL consultato il 5 settembre 2023.
  64. ^ Roberto Lodigiani, Mercalli sul caso Pernate: "Sindaco non scambi terreno fertile con dei posti di lavoro", in La Stampa, 27 febbraio 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.
  65. ^ Maria Cariota, La logistica cancellerà i campi di Pernate - Il nuovo polo occuperà un'area più grande del paese. Ma gli abitanti non si arrendono, su Salviamo il paesaggio, 6 agosto 2023. URL consultato il 5 settembre 2023.
  66. ^ Antonio Maio, Nuovo ospedale nel 2028 se il bando va a buon fine, su La Voce - Novara e laghi, 27 febbraio 2023. URL consultato il 6 settembre 2023.
  67. ^ Stagione 2016/2017 – Lega Pallavolo Serie A Femminile, su Legavolley femminile. URL consultato il 6 gennaio 2022.
  68. ^ Gianfranco Capra, L'Hockey Novara nato nel 1924 è già entrato nella leggenda (PDF), in 1956-2006 - cinquant'anni di sport e di passione, Novara, Zen iniziative, 2006, p. 114. URL consultato il 6 settembre 2023. Ospitato su Panathlon Club Novara.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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