Giambattista Spinola (1615-1704)

Giambattista Spinola (il Vecchio)
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Spinola
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 settembre 1615 a Madrid
Nominato arcivescovo18 maggio 1648 da papa Innocenzo X
Consacrato arcivescovo14 giugno 1648 dal cardinale Giulio Cesare Sacchetti
Creato cardinale1º settembre 1681 da papa Innocenzo XI
Deceduto4 gennaio 1704 (88 anni) a Roma
 

Giambattista Spinola detto il Vecchio (Madrid, 20 settembre 1615Roma, 4 gennaio 1704) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Sepolcro del cardinale Spinola a San Salvatore alle Coppelle

Nacque a Madrid nel 1615 da una nobile famiglia genovese, quarto dei dodici figli di Luca Spinola and Battina Lomellini. Era nipote del cardinale Giovanni Domenico Spinola.

Avviato alla carriera ecclesiastica, ottenne il dottorato in utroque iure e ricevette quindi il diaconato. Venne nominato abate commendatario dei Santi Pietro e Giovanni di Tarento.

Mentre era ancora diacono, venne nominato Vescovo di Acerenza e Matera dal 18 maggio 1648, ottenendo in seguito gli ordini sacri e l'ordinazione episcopale. Il 10 novembre 1664 fu trasferito alla sede metropolitana di Genova; papa Clemente X lo nominò segretario della Congregazione per i Vescovi e Regolari, vice-camerlengo del collegio dei cardinali e governatore della città di Roma (1675).
In questa nuova carica si dovette confrontare, oltre che con i problemi dell’ordine pubblico, anche con la delicata questione politica del diritto d'asilo che gli ambasciatori delle potenze europee pretendevano sulla aree prossime alle sedi delle loro legazioni; particolarmente grave fu il contrasto con le pretese della Francia di Luigi XIV.

Papa Innocenzo XI lo elevò al rango di Cardinale-presbitero del titolo di Santa Cecilia nel concistoro del 1º settembre 1681; nel 1696 optò per il titolo di Sant'Agnese fuori le mura e poi per quello di Santa Maria in Trastevere.

Morì il 4 gennaio 1704 all'età di 88 anni nel suo palazzo a Roma e la cerimonia funebre venne condotta nella chiesa di San Lorenzo in Lucina. Venne quindi sepolto nella piccola chiesa di San Salvatore alle Coppelle, nella pavimentazione di fronte all'altare maggiore.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Arcivescovo metropolita di Acerenza ed arcivescovo di Matera Successore
Simone Carafa Roccella, C.R. 18 maggio 1648 - 10 novembre 1664 Vincenzo Lanfranchi, C.R.
Predecessore Arcivescovo metropolita di Genova Successore
Stefano Durazzo 10 novembre 1664 - 17 marzo 1681 Giulio Vincenzo Gentile, O.P.
Predecessore Segretario della Congregazione dei Vescovi e Regolari Successore
Antonio Pignatelli 29 maggio 1675 - 1º settembre 1681 Bandino Panciatichi
Predecessore Governatore di Roma Successore
Luigi Bevilacqua 26 ottobre 1675 - 1º settembre 1681 se stesso come pro-governatore
Predecessore Vice-Camerlengo della Camera Apostolica Successore
Luigi Bevilacqua 26 ottobre 1675 - 1º settembre 1681 Francesco del Giudice
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Cecilia Successore
Philip Thomas Howard, O.P. 22 settembre 1681 - 20 febbraio 1696 Celestino Sfondrati, O.S.B.
Predecessore Pro-Governatore di Roma Successore
se stesso come governatore 1º settembre 1681 - 28 luglio 1691 Francesco del Giudice
(governatore)
Predecessore Camerlengo del Collegio Cardinalizio Successore
Philip Thomas Howard, O.P. 8 gennaio 1691 - 10 marzo 1692 Savio Mellini
Predecessore Cardinale presbitero di Sant'Agnese fuori le mura Successore
Toussaint de Forbin-Janson 20 febbraio 1696 - 7 aprile 1698 Rannuzio Pallavicino
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Maria in Trastevere Successore
Gaspare Carpegna 7 aprile 1698 - 4 gennaio 1704 Urbano Sacchetti
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