Ermodoro di Siracusa

Ermodoro di Siracusa (in greco antico: Ἑρμόδωρος?; Siracusa, ... – ...; fl. IV secolo a.C.) è stato un filosofo greco antico, discepolo di Platone[1] e attivo a Siracusa nel IV secolo a.C.

Poco si conosce della sua vita se non che fu uno degli allievi[2] e amico[3] di Platone nel corso dei viaggi che lo stesso fece in Sicilia tra il 388 a.C. e il 360 a.C.

Realizzò un'opera sul suo maestro che costituì fonte di informazioni per altri filosofi dei secoli seguenti come Diogene Laerzio e Simplicio.

Venne accusato di fare della filosofia un commercio, plagiando e vendendo le opere del suo maestro durante i viaggi che questi fece in Sicilia.

Sembra si sia occupato di storia, dal momento che sappiamo scrisse di Platone e Socrate; Diogene Laerzio lo cita come fonte[4].

Scrisse di Magi e magia occupandosi di Zoroastro e altri antichi persiani[5]

Opere pervenute

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  1. ^ Souda, Hermodoros
  2. ^ p. 515 Giovanni Reale, Il pensiero antico, V&P Università, 2001, ISBN 8834307003. URL consultato l'8 giugno 2016.
  3. ^ J. N. Findlay, Platone: le dottrine scritte e non scritte, su books.google.it. URL consultato l'8 giugno 2016.
  4. ^ Diogene Laerzio, I, 2.
  5. ^ p. 102 Jack Lindsay, Le origini dell'alchimia nell'Egitto greco-romano, Roma, Edizioni Mediterranee, 2001.
  • Margherita Isnardi Parente, Senocrate–Ermodoro: Frammenti. Edizione, traduzione e commento, (La Scuola di Platone, collana diretta da Marcello. Gigante, 3), Napoli, Bibliopolis, 1982.
  • Diogene Laerzio, Vita, dottrine e scritti di eminenti filosofi (Libro II, Capitolo 10).

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