Demetrio Volcic

Demetrio Volcic

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato22 dicembre 1997 –
29 maggio 2001
LegislaturaXIII
Gruppo
parlamentare
Democratici di Sinistra
CoalizioneSinistra Democratica - l'Ulivo
CircoscrizioneFriuli Venezia Giulia
Collegio2-Friuli orientale
Incarichi parlamentari
  • membro della III commissione permanente affari esteri, emigrazione (23 dicembre 1997 - 29 maggio 2001)
  • membro della delegazione parlamentare italiana presso l'assemblea del Consiglio d'Europa (14 gennaio 1998 - 29 gennaio 2001)
  • membro supplente della delegazione parlamentare italiana presso l'assemblea del Consiglio d'Europa (30 gennaio 2001 - 29 maggio 2001)
  • membro della delegazione parlamentare italiana presso l'assemblea dell'Unione dell'Europa occidentale (14 gennaio 1998 - 29 gennaio 2001)
  • membro supplente della delegazione parlamentare italiana presso l'assemblea dell'Unione dell'Europa occidentale (30 gennaio 2001 - 29 maggio 2001)
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato20 luglio 1999 –
19 luglio 2004
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
PSE
CircoscrizioneItalia nord-orientale

Dati generali
Partito politicoPDS, DS
Titolo di studioLaurea in Economia
ProfessioneGiornalista, professore a contratto presso l'Università degli Studi di Trieste

Demetrio Volcic, nato Dimitrij Volčič (Lubiana, 22 novembre 1931Gorizia, 5 dicembre 2021), è stato un giornalista e politico italiano. È stato un giornalista Rai, celebre come corrispondente estero da Praga, Vienna, Bonn, e in particolare da Mosca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Lubiana, nel Regno di Jugoslavia, da una famiglia triestina di lingua slovena, che "non si trovava tanto bene sotto il fascismo, né a Trieste né a Gorizia, e allora sono andati a Lubiana dove c'era la possibilità di parlare la lingua che si voleva".[1]

Carriera giornalistica[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in Economia e Commercio, dipendente RAI dal 1956, diviene inviato speciale da Trieste nel 1964, passando solo nel 1968 a corrispondente dall'estero, incarico che lo ha portato fuori dall'Italia fino al 1993.

Dopo aver ricoperto il ruolo di inviato in Unione Sovietica passa alla direzione del TG1[2] dal 1993 al 1994. Nel 1995 è stato coordinatore della redazione giornalistica delle radio CNR[3].

Nel 1994 è stato docente dei corsi di Dottrine politiche e Politica internazionale presso l'Università degli Studi di Trieste[4][5]. Nel 2006 gli è stata conferita la laurea magistrale honoris causa in Relazioni pubbliche dall'Università degli Studi di Udine[6][7].

Nel 1996 ha lasciato la carriera giornalistica per la carriera accademica e politica.

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 22 dicembre 1997 ha ricoperto l'incarico di Senatore della Repubblica Italiana, eletto nelle liste del Partito Democratico della Sinistra, subentrato per elezione suppletiva a Darko Bratina, deceduto il 23 settembre 1997.

Dal 20 luglio 1999 al 19 luglio 2004, eletto nelle liste dei Democratici di Sinistra, è stato membro del Parlamento europeo, facendo parte del gruppo del PSE e ricoprendo l'incarico di membro effettivo della commissione affari regionali e trasporti e di membro supplente della commissione affari esteri, diritti dell'uomo, la sicurezza comune e la politica di difesa. Inoltre, è stato vicepresidente della delegazione alle commissioni parlamentari di cooperazione UE-Armenia, UE-Azerbaigian e UE-Georgia, nonché relatore per l'ingresso nel 2004 dei dieci nuovi Paesi membri dell'Unione europea, con la responsabilità sul processo di avvicinamento della Slovenia all'UE.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Volcic era sposato e padre di due figli: uno vive a Mosca, l'altra in Gran Bretagna.[8]

Demetrio Volcic conosceva sei lingue ed era anche un discreto giocatore di scacchi, come ricorda Francesco Cagliari che lo incontrò a Mosca dopo il putsch di agosto, definito "golpe da operetta" dallo stesso Volcic, nei primi anni '90.[9]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mosca. I giorni della fine, Milano, Nuova Eri-A. Mondadori, 1992, ISBN 88-04-36171-9.
  • Sarajevo. Quando la storia uccide, Collana Frecce, Roma, Nuova Eri-Milano, A. Mondadori, 1993, ISBN 88-043-6871-3.
  • Intervista sul federalismo. Le ragioni delle regioni. Il caso Toscana, con Vannino Chiti, Firenze, Giunti, 1995. ISBN 88-09-20622-3
  • Est. Andata e ritorni nei paesi ex comunisti, Collana Frecce, Milano, A. Mondadori, 1997, ISBN 88-044-0055-2.
  • 1956. Krusciov contro Stalin, Collana Alle 8 della sera n.5, Palermo, Sellerio, 2006, ISBN 88-389-2179-2.
  • 1968. L'autunno di Praga, Collana Alle 8 della sera n.17, Palermo, Sellerio, 2008, ISBN 88-389-2296-9; Collana La nuova diagonale n.121, Sellerio, 2018, ISBN 978-88-389-3806-1.
  • Il piccolo zar, Collana I Robinson. Letture, Roma-Bari, Laterza, 2008, ISBN 978-88-420-8544-7.
  • A cavallo del muro. I miei giorni nell'Europa dell'Est (Iz ozadja. Novinarjev pogled na pol stoletja Vzhodne Evrope, 2020)[10], a cura di Paolo Possamai e Livio Semolič, Prefazione di Jas Gawronski, Note di Romano Prodi e Walter Veltroni, Collana La nuova diagonale n.138, Palermo, Sellerio, 2023, ISBN 978-88-389-4598-4.

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le corrispondenze di Demetrio Volcic da Mosca e dai paesi dell'Est (1 parte) - 3'00"
  2. ^ I direttori del Tg1, su Tg1.Rai.it. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2008).
  3. ^ Radio – Cnr. Il marchio doc dell’informazione radiofonica, su PrimaOnline.it, 17 dicembre 2008. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2020).
  4. ^ La difficile integrazione tra Balcani ed Europa sotto la lente di Volcic, in Messaggero Veneto, 23 gennaio 2014. URL consultato il 26 dicembre 2019.
  5. ^ IL SENATORE PROFESSOR DEMETRIO VOLCIC SOCIO ONORARIO A VITA DEL CENTRO TRADIZIONI, su BorcSanRoc.it, 27 maggio 2019. URL consultato il 26 dicembre 2019.
  6. ^ L'Università di Udine laurea ad honorem Demetrio Volcic, su Qui.UniUD.it, 24 ottobre 2006. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2020).
  7. ^ Volcic testimone della grande storia, costruttore della grande Europa, su Qui.UniUD.it, 6 novembre 2006. URL consultato il 26 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2021).
  8. ^ Moerto Demetrio Volcic, storico corrispondente da Mosca, su ansa.it, 5 dicembre 2021. URL consultato il 5n dicembre 2021.
  9. ^ Addio a Demetrio Volcic, La Repubblica, 5 dicembre 2021
  10. ^ (SL) , Trieste, ZTT-EST 2020, ISBN 978-88-7174-154-3
  11. ^ premio Rhegium Julii, su circolorhegiumjulii.wordpress.com. URL consultato il 3 novembre 2018.
  12. ^ (SL) Seznam vseh odlikovancev od leta 1992 do decembra 2012, su up-rs.si. URL consultato il 24 gennaio 2022.
  13. ^ Il Premio Ilaria Alpi alla carriera assegnato a Demetrio Volcic, su ilrestodelcarlino.it.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Direttore del TG1 Successore
Albino Longhi 1993 - 1994 Carlo Rossella
Controllo di autoritàVIAF (EN66529858 · ISNI (EN0000 0000 6156 8194 · SBN RAVV072695 · BAV 495/216595 · LCCN (ENno92029660 · GND (DE137367155 · BNF (FRcb12290890n (data) · NSK (HR000322008 · CONOR.SI (SL25337699 · WorldCat Identities (ENlccn-no92029660