Dan Wheldon

Dan Wheldon
Nazionalità Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Automobilismo
Categoria IndyCar Series
Carriera
Carriera nella IndyCar Series
Stagioni 2002-2011
Scuderie Panther Racing (2002, 2009–2010)
Andretti Green Racing (2003–2005)
Chip Ganassi Racing (2006–2008)
Bryan Herta Autosport/Sam Schmidt Motorsports (2011)
Mondiali vinti 1 (2005)
GP disputati 128
GP vinti 16
Pole position 5

Firma di Wheldon
 

Daniel Clive Wheldon (Emberton, 22 giugno 1978Las Vegas, 16 ottobre 2011[1]) è stato un pilota automobilistico britannico.

Campione della Indy Racing League nel 2005, vinse due volte la 500 Miglia di Indianapolis (nel 2005 e nel 2011). Wheldon perse la vita in seguito ad un grave incidente nella gara conclusiva della stagione 2011 della IndyCar Series, sul circuito ovale di Las Vegas, il 16 ottobre 2011.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Dan Wheldon manifestò fin da molto piccolo l'ambizione di diventare pilota automobilistico.[2] Iniziò a gareggiare su Kart all'età di quattro anni, sostenuto dal padre, progredendo di anno in anno nelle serie motoristiche giovanili. Tra gli altri, anche Jenson Button fu uno dei rivali di Wheldon nei primi anni della sua carriera.[3][4] Vinse complessivamente 8 titoli britannici nei kart e nel 1998 chiuse al terzo posto nella Formula Ford nazionale.[5] Nel 1999 emigrò negli Stati Uniti d'America, poiché il livello di investimenti richiesto per proseguire la sua carriera nel Regno Unito non era sostenibile dalla sua famiglia.[6] In America gareggiò per diverse stagioni nelle categorie minori riservate a monoposto: U.S. F2000 Championship Series (che vinse),[5] Toyota Atlantic Series e Indy Lights Series.

IRL IndyCar Series[modifica | modifica wikitesto]

Dan Wheldon durante le prove della 500 Miglia di Indianapolis 2007

Nel 2002 il britannico debuttò nella IRL IndyCar Series, disputando due gare per la scuderia Panther Racing, come compagno di squadra del campione in carica Sam Hornish Jr.. L'anno seguente passò al team Andretti Green Racing, sostituendo al volante Michael Andretti, ritiratosi dalle corse. Vinse il premio Rookie of the Year come miglior esordiente della stagione. Nel 2004 vinse la sua prima gara in IRL, sull'ovale giapponese di Motegi;[7] chiuse la stagione con tre vittorie e il secondo posto in classifica, alle spalle del compagno di squadra Tony Kanaan. Nel 2005 vinse la 500 Miglia di Indianapolis (primo britannico a riuscire nell'impresa dopo Graham Hill, vincitore nel 1966)[8] e si laureò campione della categoria, con sei vittorie complessive. Riuscì a battere il record di cinque vittorie in una sola stagione, che apparteneva a Sam Hornish Jr.. Nel mese di novembre 2005 venne annunciato il suo passaggio alla scuderia Chip Ganassi Racing.[9] Col team di Ganassi corse durante le stagioni 2006, 2007, 2008 della IRL IndyCar Series. A fine gennaio 2006 vinse la 24 Ore di Daytona, riservata a vetture sport, insieme a Scott Dixon e Casey Mears. Wheldon fu protagonista della lotta al titolo della IRL anche nella stagione 2006, chiudendo con 475 punti, appaiato a Sam Hornish Jr. del Team Penske. Quest'ultimo venne dichiarato campione avendo ottenuto un numero di vittorie (4) maggiore a quello di Wheldon (2). Durante questa stagione gli fu offerto un posto nella scuderia di Formula 1 BMW Sauber.[10] Tuttavia il britannico rifiutò, non avendo le garanzie di essere pilota titolare.

Wheldon a Sonoma nel 2010 su Dallara - Honda del team Panther Racing

Nei campionati IRL 2007 e 2008 chiuse al quarto posto in classifica, vincendo due gare in entrambe le annate. In occasione della sua quindicesima vittoria nella categoria, conquistata il 22 giugno 2008 sul circuito Iowa Speedway, Wheldon donò i proventi della sua vincita in favore della popolazione della zona, colpita da tornadi e inondazioni. Nel settembre 2008 lasciò il team Chip Ganassi Racing, venendo sostituito da Dario Franchitti. Il 26 ottobre 2008 corse per il team Panther Racing, col quale aveva esordito in IRL, una gara di esibizione, non valida per la classifica, a Surfers Paradise. Fu proprio per la scuderia Panther che Dan Wheldon corse nelle stagioni 2009 e 2010. In questo biennio, caratterizzato da due secondi posti alla Indy 500, Wheldon non centrò vittoria alcuna e chiuse al nono e decimo posto il campionato. Per la stagione 2011 il suo posto al team Panther venne preso dal giovane pilota statunitense J.R. Hildebrand, campione 2009 della Indy Lights Series. Wheldon, nonostante la carriera di ottimo livello nella categoria,[2] rimase senza scuderia. Riuscì, tuttavia, a prendere parte alla 500 Miglia di Indianapolis 2011 con il team Bryan Herta Autosport. Ironia della sorte volle che il britannico vinse la gara proprio alle spese del pilota J.R. Hildebrand, andato a sbattere contro il muretto all'ultima curva della corsa.[11] Questa fu la seconda vittoria in carriera per Wheldon nella Indy 500. Nei mesi successivi il britannico fu attivo nei panni di tester della vettura adottata dalla IndyCar Series per il 2012.[12][13] Nel mese di settembre, Dan Wheldon fu l'unico pilota ad accettare una sfida lanciata dalla direzione della IndyCar Series: partire dall'ultima fila e vincere l'ultima gara della stagione 2011, a Las Vegas.[1] Se fosse riuscito nell'impresa, il pilota avrebbe vinto 5 milioni di dollari, da dividere con un tifoso sorteggiato. In preparazione a questo evento,[12] Wheldon ottenne un posto nel team Sam Schmidt Motorsports, col quale prese parte alla gara del 2 ottobre 2011 in Kentucky chiudendo al quattordicesimo posto.

IndyCar Series[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Posizione Punti
2002 Panther Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
Bandiera degli Stati Uniti
PHX
Bandiera degli Stati Uniti
FON
Bandiera degli Stati Uniti
NZR
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
Bandiera degli Stati Uniti
PPIR
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
Bandiera degli Stati Uniti
STL
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
10
Bandiera degli Stati Uniti
TX2
15
36º 35
2003 Andretti Green Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
Bandiera degli Stati Uniti
PHX
Bandiera del Giappone
MOT
7
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
19
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
20
Bandiera degli Stati Uniti
PPIR
19
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
8
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
21
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
4
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
20
Bandiera degli Stati Uniti
STL
5
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
8
Bandiera degli Stati Uniti
NZR
7
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
4
Bandiera degli Stati Uniti
FON
4
Bandiera degli Stati Uniti
TX2
3
11º 312
2004 Andretti Green Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
3
Bandiera degli Stati Uniti
PHX
3
Bandiera del Giappone
MOT
1
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
3
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
13
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
1
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
9
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
13
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
18
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
3
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
3
Bandiera degli Stati Uniti
PPIR
3
Bandiera degli Stati Uniti
NZR
1
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
4
Bandiera degli Stati Uniti
FON
3
Bandiera degli Stati Uniti
TX2
3
533
2005 Andretti Green Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
1
Bandiera degli Stati Uniti
PHX
6
Bandiera degli Stati Uniti
STP
1
Bandiera del Giappone
MOT
1
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
1
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
6
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
5
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
2
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
21
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
5
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
2
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
3
Bandiera degli Stati Uniti
PPIR
1
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
18
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
1
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
5
Bandiera degli Stati Uniti
FON
6
618
2006 Chip Ganassi Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
1
Bandiera degli Stati Uniti
STP
16
Bandiera del Giappone
MOT
2
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
4
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
15
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
3
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
9
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
2
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
2
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
8
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
3
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
4
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
6
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
1
475
2007 Chip Ganassi Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
1
Bandiera degli Stati Uniti
STP
9
Bandiera del Giappone
MOT
2
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
1
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
22
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
3
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
15
Bandiera degli Stati Uniti
IOW
11
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
3
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
7
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
8
Bandiera degli Stati Uniti
MDO
10
Bandiera degli Stati Uniti
MIS
12
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
17
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
7
Bandiera degli Stati Uniti
DET
3
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
13
466
2008 Chip Ganassi Racing Bandiera degli Stati Uniti
HMS
3
Bandiera degli Stati Uniti
STP
12
Bandiera del Giappone
MOT
4
Bandiera degli Stati Uniti
LBH
DNP
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
1
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
12
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
4
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
4
Bandiera degli Stati Uniti
IOW
1
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
4
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
24
Bandiera degli Stati Uniti
NSH
2
Bandiera degli Stati Uniti
MDO
17
Bandiera del Canada
EDM
7
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
5
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
4
Bandiera degli Stati Uniti
DET
20
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
6
492
Panther Racing Bandiera dell'Australia
SRF
11
2009 Panther Racing Bandiera degli Stati Uniti
STP
14
Bandiera degli Stati Uniti
LBH
5
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
10
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
2
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
10
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
7
Bandiera degli Stati Uniti
IOW
4
Bandiera degli Stati Uniti
RIR
10
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
10
Bandiera del Canada
TOR
14
Bandiera del Canada
EDM
15
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
11
Bandiera degli Stati Uniti
MDO
16
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
12
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
22
Bandiera del Giappone
MOT
8
Bandiera degli Stati Uniti
HMS
21
10º 354
2010 Panther Racing Bandiera del Brasile
SAO
5
Bandiera degli Stati Uniti
STP
20
Bandiera degli Stati Uniti
ALA
11
Bandiera degli Stati Uniti
LBH
9
Bandiera degli Stati Uniti
KAN
15
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
2
Bandiera degli Stati Uniti
TXS
9
Bandiera degli Stati Uniti
IOW
11
Bandiera degli Stati Uniti
WGL
6
Bandiera del Canada
TOR
10
Bandiera del Canada
EDM
20
Bandiera degli Stati Uniti
MDO
14
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
25
Bandiera degli Stati Uniti
CHI
2
Bandiera degli Stati Uniti
KTY
3
Bandiera del Giappone
MOT
10
Bandiera degli Stati Uniti
HMS
9
388
2011 Bryan Herta Autosport
Sam Schmidt Motorsports
Bandiera degli Stati Uniti
STP
Bandiera degli Stati Uniti
ALA
Bandiera degli Stati Uniti
LBH
Bandiera del Brasile
SAO
Bandiera degli Stati Uniti
INDY
1
Bandiera degli Stati Uniti
TXS1
Bandiera degli Stati Uniti
TXS2
Bandiera degli Stati Uniti
MIL
Bandiera degli Stati Uniti
IOW
Bandiera del Canada
TOR
Bandiera del Canada
EDM
Bandiera degli Stati Uniti
MDO
Bandiera degli Stati Uniti
NHM
Bandiera degli Stati Uniti
SNM
Bandiera degli Stati Uniti
BAL
Bandiera del Giappone
MOT
28º 75
Sam Schmidt Motorsports Bandiera degli Stati Uniti
KTY
14
Bandiera degli Stati Uniti
LVS
Canc

La morte[modifica | modifica wikitesto]

L'incidente fatale per Dan Wheldon a Las Vegas

Il 16 ottobre 2011, sul circuito ovale di Las Vegas, Dan Wheldon, partito dall'ultima posizione (la trentaquattresima) sulla griglia, come stabilito dal regolamento della scommessa che aveva intrapreso,[1] rimase coinvolto, insieme ad altri quindici piloti, in un incidente. La vettura numero 77 del britannico si impennò andando a sbattere violentemente contro le barriere. Tredici dei piloti coinvolti riuscirono ad uscire sulle loro gambe dagli abitacoli. Wheldon venne trasportato in elicottero in condizioni disperate all'University Medical Centre di Las Vegas. Circa due ore dopo venne comunicato il decesso del pilota, avvenuto a causa delle gravi lesioni riportate.[14] Lo stesso giorno del decesso venne comunicato che Wheldon avrebbe dovuto firmare per correre il campionato IndyCar 2012 con il team Andretti Green Racing, in sostituzione di Danica Patrick, destinata alla NASCAR.[2][15]

Wheldon è stato sepolto nel cimitero e mausoleo cattolico del calvario a Clearwater, Florida.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dan Wheldon sposò la sua assistente personale Susie Behm nel 2008. Dalla loro unione nacquero due figli: Sebastian, nato nel febbraio 2009, e Oliver, nato nel mese di marzo 2011.[16] Visse con la sua famiglia a St.Petersburg, in Florida.[17] La notte prima dell'incidente fatale, Wheldon si fece tatuare il nome di sua moglie sul polso.[18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d "IndyCar, tragico incidente: muore Dan Wheldon" Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., dal sito di Corriere dello Sport
  2. ^ a b c "Tragedia a Las Vegas, muore Dan Wheldon", da Yahoo! Sport
  3. ^ "Chi era Dan Wheldon" Archiviato il 10 aprile 2012 in Internet Archive., da Panorama Sport
  4. ^ "Button ricorda Wheldon: "Un vero combattente"" Archiviato il 24 gennaio 2012 in Internet Archive., da Sportitalia
  5. ^ a b "Usa, incidente alla IndyCar, muore il campione inglese Dan Wheldon" da tg1.rai.it
  6. ^ "Winning at Monaco would be great, but it's nothing next to the Indy 500" Archiviato il 25 maggio 2008 in Internet Archive., da The Independent (Londra), 25 maggio 2007
  7. ^ "Motegi, gara: dominio di Dan Wheldon" da Italiaracing.net
  8. ^ "Indianapolis, gara: vince Wheldon, Patrick quarta" da Italiaracing.net
  9. ^ "Wheldon joins Target Chip Ganassi Racing", da grandprix.com, 28 novembre 2005
  10. ^ "DAN WHELDON E BMW VICINI AL CONTRATTO" Archiviato il 7 aprile 2015 in Internet Archive. da nuvolari3000.com
  11. ^ "Indy 500: vince Dan Weldon in un finale rocambolesco" Archiviato il 29 gennaio 2012 in Internet Archive., da Motorsportblog.it
  12. ^ a b "Wheldon e Bell in pista da Sparta", da Italiaracing.net
  13. ^ "Debutto positivo per la Dallara 2012" da Italiaracing.net
  14. ^ "Las Vegas - Dan Wheldon non ce l'ha fatta" da Italiaracing.net
  15. ^ "Wheldon vicino al ritorno in Andretti" da Italiaracing.net
  16. ^ "Dramma a Las Vegas, è morto Dan Wheldon" Archiviato il 4 giugno 2015 in Internet Archive., 422race.com
  17. ^ "Tragedia in IndyCar, muore campione inglese Dan Wheldon" Archiviato il 18 ottobre 2011 in Internet Archive. da Lapresse.it
  18. ^ "L'ultimo gesto d'amore di Wheldon", da Yahoo! Sport

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN190405086 · ISNI (EN0000 0003 5655 2122 · GND (DE1017536643 · WorldCat Identities (ENviaf-190405086