Consiglieri nazionali della Camera dei fasci e delle corporazioni

XXX legislatura
Vittorio Emanuele III inaugura la Camera dei fasci e delle corporazioni
StatoBandiera dell'Italia Italia
MonarcaVittorio Emanuele III di Savoia
Inizio23 marzo 1939
Fine2 agosto 1943
Sessioni
SessioneUnica
Camera
ElezioniNon si svolsero elezioni
PresidenteCostanzo Ciano
Dino Grandi
DeputatiElenco
Senato
PresidenteGiacomo Suardo
Paolo Thaon di Revel
Pietro Tomasi Della Torretta
SenatoriElenco
Capi di governo
GoverniMussolini (1939-1943)
Badoglio I (luglio - agosto 1943)
XXIX legislatura

I consiglieri nazionali della Camera dei fasci e delle corporazioni, come previsto dalla legge del 1939 che istituì la Camera, furono nominati con decreto 11 marzo 1939[1] e rimasero in carica per la sola XXX legislatura del Regno d'Italia. L'elenco era formato da membri del Gran consiglio del fascismo, del Consiglio Nazionale del Partito Nazionale Fascista e del Consiglio nazionale delle corporazioni.[2]

Il loro numero non era limitato e a inizio legislatura nel 1939 erano 681. Nei quattro anni di durata della legislatura (dal 23 marzo 1939 al 2 agosto 1943) ci furono varie sostituzioni.[3]

Composizione originaria[modifica | modifica wikitesto]

A[modifica | modifica wikitesto]

B[modifica | modifica wikitesto]

C[modifica | modifica wikitesto]

D[modifica | modifica wikitesto]

E[modifica | modifica wikitesto]

F[modifica | modifica wikitesto]

G[modifica | modifica wikitesto]

H[modifica | modifica wikitesto]

  • Carlo Helbig, componente della corporazione delle professioni e delle arti
  • Giovanni Host-Venturi, sottosegretario di Stato per le comunicazioni (marina mercantile); ministro dal 31 ottobre 1939[4]

I[modifica | modifica wikitesto]

J[modifica | modifica wikitesto]

K[modifica | modifica wikitesto]

L[modifica | modifica wikitesto]

M[modifica | modifica wikitesto]

N[modifica | modifica wikitesto]

O[modifica | modifica wikitesto]

P[modifica | modifica wikitesto]

R[modifica | modifica wikitesto]

S[modifica | modifica wikitesto]

T[modifica | modifica wikitesto]

U[modifica | modifica wikitesto]

  • Filippo Ungaro, componente della corporazione di previdenza e del credito
  • Ettore Usai, componente della corporazione dei prodotti tessili

V[modifica | modifica wikitesto]

Z[modifica | modifica wikitesto]

Aggiunte e sostituzioni[modifica | modifica wikitesto]

1939[modifica | modifica wikitesto]

  • Giovanni Ciro, ispettore del PNF, nominato il 2 maggio[19]
  • Livio Cambi, componente della corporazione della siderurgia e della metallurgia, nominato il 27 maggio[20]
  • Giovanni Gregorio, segretario federale di Enna, nominato in sostituzione di Arturo Mensi il 31 maggio[14]
  • Renato Balzarini, componente della corporazione dei combustibili liquidi e carburanti, nominato in sostituzione di Ernesto Lama il 6 giugno[10]
  • Pietro Reichlin, componente della corporazione del mare e dell'aria, nominato in sostituzione di Andrea Malcangi il 26 giugno[12]
  • Luigi Gatti, segretario federale di Nuoro, nominato in sostituzione di Francesco Catto il 1 luglio[7]
  • Odino Rizzardi, segretario federale di Belluno, nominato in sostituzione di Gastone Colussi il 7 luglio[8]
  • Giuseppe Palladino, segretario federale di Rovigo, nominato in sostituzione di Giuseppe Pizzirani il 5 agosto[15]
  • Amerigo Pispoli, segretario federale di Siracusa, nominato in sostituzione di Antonio Mancia il 16 agosto[13]
  • Ettore Muti, ispettore dei Fasci italiani all'estero, nominato il 22 agosto;[21] poi come segretario del PNF dal 31 ottobre 1939[4]
  • Tefik Mborja, segretario del partito fascista albanese, nominato il 18 ottobre[22]
  • Giovanni Gangemi, ispettore dei Fasci italiani all'estero, nominato il 6 novembre[23]
  • Francesco Pricolo, sottosegretario di Stato per l'aeronautica, nominato il 31 ottobre 1939[4]
  • Ubaldo Soddu, sottosegretario di Stato per la guerra, nominato il 31 ottobre 1939[4]

1940 - 1943[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Decreto del Duce 11 marzo 1939-XVII, in Gazzetta Ufficiale, n. 60, 11 marzo 1939.
  2. ^ Articoli 3 e 4 della legge 19 gennaio 1939, n. 129 (PDF), su storia.camera.it.
  3. ^ Il sito storico della Camera indica complessivamente 949 consiglieri nazionali
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w Decreto 31 ottobre 1939, su augusto.agid.gov.it.
  5. ^ Decreto 14 ottobre 1939, su augusto.agid.gov.it.
  6. ^ Decreto 3 agosto 1939, su augusto.agid.gov.it.
  7. ^ a b c Decreto 1 luglio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  8. ^ a b Decreto 7 luglio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  9. ^ a b Decreto 12 luglio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  10. ^ a b Decreto 6 giugno 1939, su augusto.agid.gov.it. URL consultato il 5 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2017).
  11. ^ a b Decreto 24 giugno 1939, su augusto.agid.gov.it.
  12. ^ a b Decreto 26 giugno 1939, su augusto.agid.gov.it.
  13. ^ a b Decreto 16 agosto 1939, su augusto.agid.gov.it.
  14. ^ a b Decreto 31 maggio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  15. ^ a b Decreto 5 agosto 1939, su augusto.agid.gov.it.
  16. ^ decreto di nomina del 1941
  17. ^ Decreto 4 luglio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  18. ^ Decreto 24 settembre 1939, su augusto.agid.gov.it.
  19. ^ Decreto 2 maggio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  20. ^ Decreto 27 maggio 1939, su augusto.agid.gov.it.
  21. ^ Decreto 22 agosto 1939, su augusto.agid.gov.it.
  22. ^ Decreto 18 ottobre 1939, su augusto.agid.gov.it.
  23. ^ Decreto 6 novembre 1939, su augusto.agid.gov.it.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]