Cipriano Pallavicino

Cipriano Pallavicino
arcivescovo della Chiesa cattolica
Pallavicino nel dettaglio di un affresco di Luca Cambiaso nel palazzo arcivescovile di Genova
 
Incarichi ricopertiArcivescovo metropolita di Genova (1567-1586)
 
Nato1510 a Genova
Nominato arcivescovo14 novembre 1567[1]
Deceduto1586 a Genova
 

Cipriano Pallavicino o Pallavicini (Genova, 1510Genova, 1586[2]) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Palazzo Cipriano Pallavicini

Nato a Genova nel 1510, Cipriano Pallavicino venne così battezzato in onore dell'omonimo nonno paterno, scomparso lo stesso anno[2]. Inizialmente dedito agli studi umanistici, prese l'abito talare solo in età matura. Tra il 1543 e il 1563 partecipò al concilio di Trento in qualità di protonotario apostolico[2], e fu nunzio della Camera Apostolica a Napoli dal 15 maggio 1566 fino al novembre o dicembre dello stesso anno[1][2][3].

Venne nominato arcivescovo di Genova il 14 novembre 1567, sotto il pontificata di papa Pio V, celebrante Egidio Valenti, vescovo di Nepi e Sutri, e concelebranti Francesco Maria Piccolomini, vescovo di Pienza, e Girolamo Garimberti, vescovo emerito di Gallese[3]; l'anno seguente ricevette il pallio[2]; si premurò di far applicare i decreti del concilio nella sua diocesi[4], e per questo motivo, nel 1574, organizzò un sinodo provinciale (l'ultimo a Genova prima di quello indetto dal cardinal Giuseppe Siri nel 1950), a cui presenziarono i vescovi di tutta la Liguria, del basso Piemonte e delle diocesi corse di Nebbio, Mariana e Accia[4][5].

Appassionato di studi letterari, patrocinò la pubblicazione di varie opere, come La dottrina cristiana per i fanciulli e idioti da istruirsi nella fede di Mariano da Genova[2]. Cercò inoltre di accelerare la ristrutturazione della cattedrale di San Lorenzo, spingendo anche perché l'incarico fosse affidato all'architetto Galeazzo Alessi[2]; disegnò inoltre il progetto per la nuova facciata del Palazzo Cipriano Pallavicini, che da lui prende il nome[2]. Commissionò anche alcuni affreschi per il palazzo arcivescovile al pittore Luca Cambiaso[6].

Morì nel 1586, e venne sepolto nella cattedrale di San Lorenzo, presso l'altare dedicato ai santi Pietro e Paolo[7], in un sepolcro che si era fatto preparare fin dal 1575[4].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Noto, p. 85.
  2. ^ a b c d e f g h Clara Altavista, Un esempio eccezionale di architettura "all'antica" a Genova: il palazzo del cardinale Cipriano Pallavicino in piazza Fossatello (1540-44), in Annali di Architettura, vol. 20, 2008, pp. 109-121.
  3. ^ a b c (EN) Archbishop Cipriano Pallavicino †, su Catholic-Hierarchy. URL consultato il 6 maggio 2019.
  4. ^ a b c Benchero, p. 84.
  5. ^ Nel salone del Palazzo Arcivescovile restaurato l'affresco di Luca Cambiaso, su Arcidiocesi di Genova, 29 dicembre 2014. URL consultato il 4 maggio 2019.
  6. ^ Alizeri, pp. 25-26.
  7. ^ Riva, p. 173.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Nunzio apostolico a Napoli Successore
Antonio Scarampi 15 maggio 1566 - novembre-dicembre 1566 Paolo Odescalchi
Predecessore Arcivescovo metropolita di Genova Successore
Agostino Maria Salvago 14 novembre 1567 - 1586 Antonio Maria Sauli
Controllo di autoritàVIAF (EN70767948 · ISNI (EN0000 0000 3674 546X · LCCN (ENn2003075786 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003075786