Casorate Primo

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Casorate Primo
comune
Casorate Primo – Stemma
Casorate Primo – Bandiera
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoEnrico Vai (Voi con noi-Per Casorate) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°19′N 9°01′E / 45.316667°N 9.016667°E45.316667; 9.016667 (Casorate Primo)
Altitudine103 m s.l.m.
Superficie9,74 km²
Abitanti8 763[1] (30-11-2021)
Densità899,69 ab./km²
FrazioniCascina dell'Acqua
Comuni confinantiBesate (MI), Bubbiano (MI), Calvignasco (MI), Motta Visconti (MI), Trovo, Vernate (MI) , Morimondo (MI)
Altre informazioni
Cod. postale27022
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018034
Cod. catastaleB988
TargaPV
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 619 GG[3]
Nome abitanticasoratini
Patronosan Vittore
Giorno festivoultimo martedì di ottobre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Casorate Primo
Casorate Primo
Casorate Primo – Mappa
Casorate Primo – Mappa
Posizione del comune di Casorate Primo nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Casorate Primo (Casoraa in dialetto milanese[4], AFI: [kazuˈrɑː]) è un comune italiano di 8 763 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova nel Pavese settentrionale, non lontano dalla riva sinistra del Ticino, al confine con la città metropolitana di Milano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La signoria di Casorate fu donata dall'imperatore Lotario I al vescovo di Pavia nell'849. Nel 1164 l'imperatore Federico I pose Casorate sotto il dominio della città di Pavia; da allora, nonostante la vicinanza a Milano (della cui diocesi fece sempre parte, come sede di una pieve ecclesiastica), fu sempre amministrativamente legata a Pavia, facendo parte della Campagna Soprana. La dipendenza feudale dal vescovo di Pavia durava ancora nel XVIII secolo: nel 1418 il vescovo Pietro Grassi concesse a Casorate gli Statuti comunali. Nel 1239 i confederati lombardi vi sconfissero l'imperatore Federico II. Il 12 novembre 1356 Lodrisio Visconti, al comando delle truppe milanesi, vi sconfisse gli imperiali guidati da Marcovaldo di Raudeck. Nel 1863 prese il nome di Casorate Primo.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 16 febbraio 1999.

«Di rosso, al biscione di azzurro, ondeggiante in palo e ingollante il putto di carnagione, posto in fascia e in maestà, capelluto di nero, con le braccia aperte, esso biscione coronato con corona all'antica di cinque punte visibili d'oro, e attraversante due spade d'argento, guarnite d'oro, poste in decusse, con le punte all'insù. Ornamenti esteriori di Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Il 13 settembre 2008 il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Casorate Primo il titolo di Città.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa Prepositurale di San Vittore[modifica | modifica wikitesto]

Detta anche duomo di Casorate, è la chiesa principale della città.

Anche se Casorate è in provincia di Pavia, la chiesa appartiene al decanato di Abbiategrasso dell'arcidiocesi di Milano. Con i titoli di Parrocchia, Prepositurale e anticamente Collegiata sede di Prevosto, era l'antica chiesa capopieve di Casorate. È stata anche sede di vicariato foraneo. Si dice che questa chiesa era la più antica della zona (esisteva nel V/VI secolo), ricostruita nelle forme attuali nella seconda metà del Settecento e finita nel 1790 dall'architetto Gallori. Grazie a questa ricostruzione, attualmente la chiesa ha una lunghezza complessiva di 50 metri. L'interno in origine era a croce greca, oggi è a croce latina, al lato destro ci sono 2 cappelle quello della Madonna Addolorata e quello di San Vittore, al lato sinistro altre 2 cappelle, quella di San Giuseppe e della Madonna del Rosario, in più nel lato sinistro c'è il fonte battesimale. Altre 2 cappelle sono ai lati dell'altare maggiore. Possiede 2 cupole affrescate L'esterno è caratterizzato dalla facciata in stile neoclassico. Dietro la chiesa, il campanile fu costruito nel 1803 e completato nel 1838 con la posa delle campane. Possiede un concerto di 6 campane in Si2.

L’elenco delle chiese dipendenti dalla pieve era:

Chiesa di Santa Maria del Carmine[modifica | modifica wikitesto]

La seconda chiesa per grandezza di Casorate. In origine la chiesa aveva un'altra denominazione ovvero quello della Natività di Maria. Chiesa antica che nel Trecento esisteva con una forma rettangolare di 15 metri per 6. Abbattuta e ricostruita nella forma attuale nel 1753, attualmente ha una lunghezza di 22 metri e una larghezza di 15. In fondo, nella parete dell'altare maggiore è collocata un'immagine della Beata Vergine La chiesa possiede una piccola cupola di 16 metri di altezza. Possiede anche un campanile, con un concerto di tre campane.

Chiesa di Sant'Antonio Abate[modifica | modifica wikitesto]

È la chiesa più piccola di Casorate. Fondata nell'ottobre del 1376, dopo il testamento di Antonio de' Conti che diceva che se suo figlio non avesse avuto eredi la sua casa sarebbe stata trasformata in chiesa con il titolo di Sant'Antonio. Il figlio morì senza eredi, si diede quindi alla trasformazione della casa in chiesa. Si può leggere la storia sulla targa posta sul campanile. La chiesa è stata restaurata diverse volte per le sue condizioni, l'ultimo restauro è quello del 2012.

La costruzione della chiesa è di qualche anno dopo il testamento, precisamente dal 1400 al 1470. Possiede due ingressi, uno costituito dalla vetrata nella facciata principale, l'altro a lato con una porta. L'interno è semplice con un soffitto a travi, la lunghezza interna è di 10 metri. Completato nel 1894 con l'aggiunta di due campane della fonderia Barigozzi.

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Monumento ai caduti di Casorate Primo[modifica | modifica wikitesto]

Costruito in pietra, marmo e bronzo. Costituita da una base circolare su cui poggia un cubo dove sono impressi tutti i nomi dei caduti di Casorate della Grande Guerra, al di sopra del cubo simboleggia la statua della vittoria alata che domina i caduti in guerra. Questo monumento è posto nella centrale Piazza Contardi. La posizione attuale che è sul grande marciapiede allargato della piazza non è la sua posizione originale. Quando è stato costruito, l'intero monumento era al centro della Piazza a fare da spartitraffico alle macchine all'incrocio delle vie principali. Poi con una riqualificazione della piazza è stato portato alla posizione attuale.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Pur facendo parte della provincia pavese, i casoratini parlano una variante del dialetto milanese (il casoratini). Questo dialetto ha poco in comune col dialetto pavese, che risente delle forti influenze dall'emiliano.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Le scuole di Casorate sono due (primaria e secondaria). All'inizio la scuola secondaria era nello stesso edificio della primaria, ma dal 1973 è stato costruito un edificio per la scuola secondaria. Ora lì si trova la segreteria di tutti gli edifici scolastici del paese.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaco Durata mandato
Daniele Bardelli 1995 – 1999
Giovanni Orlandi 1999 – 2004
Gian Antonio Rho 2004 – 2014[6]
Antonio Longhi 2014 – 2019
Enrico Vai dal 27 maggio 2019[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Saggio sui dialetti gallo-italici
  5. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  6. ^ Doppio mandato
  7. ^ Lista di Destra: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Approfondimenti

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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