Carlo II di Münsterberg-Oels

Carlo II
Carlo II di Münsterberg-Oels in un'incisione di Johann Christoph Sysang (1722)
Duca di Bernstadt, Oels e Münsterberg
Stemma
Stemma
NascitaOleśnica, 15 aprile 1545
MorteOleśnica, 28 gennaio 1617 (71 anni)
DinastiaCasato di Poděbrady
PadreEnrico II, duca di Münsterberg-Oels
MadreMargherita di Meclemburgo-Schwerin
ConsortiCaterina Berka di Duba
Elisabetta Maddalena di Brzeg

Carlo II di Münsterberg-Oels, anche noto come Carlo II di Poděbrady ((CS) Karel II. z Minsterberka; Oleśnica, 15 aprile 1545Oleśnica, 28 gennaio 1617), fu duca di Oels dal 1565 al 1617 e duca di Bernstadt dal 1604 al 1617.

Detenne anche i titoli di duca di Münsterberg[1] e conte di Glatz.[2] Dal 1608 al 1617 fu governatore della Slesia sotto gli imperatori Rodolfo and Mattia.

Vita[modifica | modifica wikitesto]

Carlo II era un membro del ramo Münsterberg del Casato di Poděbrady. I suoi genitori furono Enrico II di Münsterberg e Oels (15071548) e Margherita (15151559), figlia del duca Enrico V di Meclemburgo-Schwerin.

Nel 1561, Carlo II andò a Vienna con il suo precettore per studiare. A Vienna, visse alla corte dell'imperatore Ferdinando I. Dopo la morte di Ferdinando nel 1565, rimase per altri sei anni alla corte dell'imperatore Massimiliano II, che accompagno a tutte le diete così come sui viaggi in Ungheria e oltre.[3]

Dopo la morte di suo zio Giovanni di Poděbrady nel 1565 Carlo ereditò il Ducato di Oels. Il 17 settembre 1570 sposò Caterina Berka di Duba (15531583) a Moravská Třebová. Attraverso questo matrimonio acquisì la Signoria di Šternberk nella Moravia Settentrionale, che rimase alla sua famiglia fino al 1647. Dopo la morte di Caterina nel 1583, Carlo sposò Elisabetta Maddalena (15621630), figlia del duca Giorgio II di Brieg, il 30 settembre 1585.

Dopo la morte del signore Jiřík Zajímač di Kunštát nel 1587, sua sorella Caterina, che era sposata a Hynek Brtnice di Waldstein, trasferì la Signoria di Jevišovice nella Moravia Meridionale a Carlo II, poiché il ramo Münsterberg era l'unico sopravvissuto della famiglia Kunštát.[4] Nel 1588 Carlo scambiò con il vescovo Stanislaus Pavlovský von Pavlovitz di Olomouc, la Signoria di Žďár nad Sázavou in Moravia per alcune proprietà minori nelle vicinanze di Šternberk.[5]

Carlo era un seguace dell'insegnamento evangelico che promosse nelle sue signorie della Moravia. A Trzebnica fu in grado di fondare la chiesa evangelica, anche se la badessa dell'abbazia di Santa Edvige in Trzebnica combatté ferocemente contro di essa e fu sostenuta dal vescovo a Breslavia nonché dall'imperatore. Nel 1602, assunse la tutela dei suoi nipoti Giovanni Cristiano di Brieg e Giorgio Rodolfo di Legnica, che furono allevati alla sua corte ad Oels. Nel 1604 riacquistò il ducato di Bernstadt, che suo fratello Enrico III aveva venduto nel 1574.

Alla morte del vescovo di Breslavia Giovanni VI di Sitsch nel 1608, fu nominato governatore delle Slesia dall'imperatore Rodolfo II.

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Nella sua residenza a Oels, Carlo completò il palazzo che suo zio Giovanni aveva cominciato. Nel 1594, fondò l' "illustre liceo" così come una biblioteca che serviva la facoltà e gli studenti, ma era anche disponibile per i cittadini di Oels. Fu ospitato in una stanza della chiesa del castello e, dopo che la chiesa crollò nel 1905 una nuova ala fu unita alla sala anteriore. Dopo la Seconda guerra mondiale e la relativa transizione in Polonia, questa stanza non era accessibile e la biblioteca era inizialmente elencata come mancante. Nel 1997, gli schedari potevano essere indicizzati dalla Commissione per le biblioteche personali dell'Akademie der Wissenschaften und der Literatur a Magonza. La collezione di libri danneggiata è stata restaurata con il sostegno finanziario del Ministero dell'interno tedesco.[6]

Prole[modifica | modifica wikitesto]

Dal matrimonio di Carlo con Caterina Berka di Duba nacquero due figli:

  1. Enrico Venceslao il vecchio (1575–1591)
  2. Margherita Maddalena (13 maggio 1578 - 14 maggio 1578)

Dal secondo matrimonio con Elisabetta Maddalena nacquero:

  1. Giorgio (31 agosto 1587 - 14 novembre 1587)
  2. Carlo (8 gennaio 1590 - 20 maggio 1590)
  3. Enrico Venceslao il giovane (1592–1639)
  4. Carlo Federico I (1593–1647), ultimo membro maschile del Casato di Poděbrady
  5. Barbara Margherita (1595–1652)
  6. Giorgio Gioacchino (1597–1598)
  7. Elisabetta Maddalena (1599–1631) sposò Giorgio Rodofo di Legnica
  8. Sofia Caterina (1601–1659), sposò Giorgio III di Brieg

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Enrico I di Münsterberg-Oels Giorgio di Boemia  
 
Cunegonda di Sternberg  
Carlo I di Münsterberg-Oels  
margravia Ursula di Brandeburgo Alberto III di Brandeburgo  
 
margravia Margherita di Baden  
Enrico II di Münsterberg-Oels  
Jan II, XXI duca di Głogów-Żagań Jan I, XVI duca di duca di Głogów-Żagań  
 
duchessa Scolastica di Sassonia-Wittenberg  
duchessa Anna von Głogów-Żagań  
principessa Kateřina Opavska Vilém I, VI principe di Opava  
 
duchessa Salome von Czastalowitz  
Karl II, VII duca di Münsterberg-Oels  
Magnus II di Meclemburgo-Schwerin Enrico IV di Meclemburgo-Schwerin  
 
principessa Dorotea di Brandeburgo  
Enrico V di Meclemburgo-Schwerin  
principessa Sofia di Pomerania-Wolgast Eric II di Pomerania-Wolgast  
 
duchessa Sofia di Pomerania-Stolp  
duchessa Margherita di Meclemburgo-Schwerin  
Filippo del Palatinato Ludovico IV del Palatinato  
 
duchessa Margherita di Savoia  
principessa Helene von der Pfalz  
principessa Margherita di Baviera-Landshut Ludovico IX di Baviera-Landshut  
 
principessa Amalia di Sassonia  
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dopo la morte di Carlo Cristoforo senza figli nel 1569, il feudo di Münsterberg tornò alla Corona di Boemia, ma i signori di Podiebrad mantennero il diritto di utilizzare il titolo di "duca di Münsterberg"; see Dr. Colmar Grünhagen: Geschichte Schlesiens, vol. 2, Friedrich Andreas Perthes, Gotha, 1886, p. 67
  2. ^ La contea di Glatz era stata venduta nel 1501, ma i signori di Poděbrady avevano mantenuto il diritto ad usare il titolo
  3. ^ Norbert Conrads, Bildungswege zwischen Schlesien und Wien, in: Schlesien in der Frühmoderne: Zur politischen und geistigen Kultur eines habsburgischen Landes. Neue Forschungen zur schlesischen Geschichte, a cura di Joachim Bahlcke, Weimar, 2009, ISBN 3-412-20350-5, p. 185
  4. ^ (CS) History of the old castle at Jevišovice
  5. ^ Joachim Bahlcke et al., Handbuch der historischen Stätten: Böhmen und Mähren, ISBN 3-520-32901-8, p. 534
  6. ^ (DE) Commission site Archiviato il 23 settembre 2008 in Internet Archive.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Ludwig Petry, Joseph Joachim Menzel (eds): Geschichte Schlesiens, vol. 2, ISBN 3-7995-6342-3, pp. 34, 36, 39, 43 e 49
  • (DE) Hugo Weczerka, Handbuch der historischen Stätten: Schlesien, Stuttgart, 1977, ISBN 3-520-31601-3, pp. 368-373 e alberi genealogici alle pp. 602-603.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN40111009 · ISNI (EN0000 0000 1388 0247 · CERL cnp01038549 · GND (DE115561897 · WorldCat Identities (ENviaf-40111009
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