Attilio Colacevich

Attilio Colacevich

Attilio Colacevich (Fiume, 25 luglio 1906Napoli, 24 agosto 1953) è stato un astronomo e matematico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conseguì il dottorato in Fisica nel 1929 presso l'Università di Firenze e nel 1933 Giorgio Abetti lo assunse come assistente all'Osservatorio di Arcetri.[1] Nel 1934 ottenne una borsa di studio dalla Rockefeller Foundation presso l'Osservatorio Lick eseguendo ricerche sulle binarie spettroscopiche.[2] Nel giugno 1948 fu nominato direttore dell'allora Osservatorio Astronomico Collurania a Teramo, oggi divenuto Osservatorio Astronomico d'Abruzzo e, pochi mesi dopo, direttore dell'Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli.[3] Nel 1949 ritornò negli Stati Uniti, prima al Warner and Swasey Observatory di Cleveland facendo osservazioni con Jason Nassau al telescopio Burrell-Schmidt di 61 cm di apertura per gli studi sulla classificazione spettroscopica delle stelle rosse, poi fu a Chicago all'Osservatorio Yerkes e infine soggiornò per un mese in Texas all'Osservatorio McDonald. Qui collaborò con Otto Struve che lo definì uno dei più attivi astronomi europei. Osservò con il telescopio Otto-struve di 2.1 m, al tempo il secondo telescopio più grande esistente dopo il telescopio Hooker dell'Osservatorio di Monte Wilson, e insieme a Gerard Kuiper e William P. Bidelman ottenne gli spettrogrammi del sistema a eclisse con atmosfera estesa 32 Cygni.[4] Durante l'eclissi solare del 25 febbraio 1952, osservata in Sudan, ottenne per la prima volta lo spettro diurno del cielo.[5]

È stato membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei, dell'International Astronomical Union e dell'Accademia delle Scienze di Napoli.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1955 l'Accademia dei Lincei gli conferì alla memoria il Premio Nazionale del Presidente della Repubblica per l'Astronomia, Geodesia e Geofisica[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Giorgio Abetti, Attilio Colacevich, Annales d'Astrophysique, vol. 16, n. 5, pag. 291, settembre ottobre 1953
  2. ^ Attilio Colacevich, The variable radial velocity of Δ Scuti, in Lick Observatory bulletin, n. 478, 1935, pp. 171-174.]
  3. ^ Guglielmo Righini, Attilio Colacevich (1906-1953), Osservazioni e memorie dell'Osservatorio astrofisico di Arcetri, vol. 69, pag.143-151, novembre 1954
  4. ^ Attilio Colavecich e Mario Girolamo Fracastroro, Risultati preliminari sul sistema di 32 Cygni, in Memorie della Società Astronomia Italiana, vol. 35, 1952, pp. 55-64.
  5. ^ Tito Nicolini, Attilio Colacevich, in Rendiconto dell'Accademia delle scienze fisiche e matematiche, XX, 1953, pp. 262-266.
  6. ^ Premio nazionale del Presidente della Repubblica, su lincei.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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