Armando Tallarigo

Armando Tallarigo
NascitaCatanzaro, 14 agosto 1864
MorteRoma, 22 aprile 1952
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio esercito
ArmaFanteria
GradoGenerale di corpo d'armata
FASCICOLO PERSONALE
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Armando Tallarigo

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato5 maggio 1934 –
?
LegislaturaXXIX
Incarichi parlamentari
Commissione delle forze armate
Sito istituzionale

Armando Tallarigo, Barone di Zagarise e Sersale (Catanzaro, 14 agosto 1864Roma, 22 aprile 1952) è stato un militare e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio primogenito del barone Francesco, sindaco di Sersale, e di Barbara Greco, apparteneva ad una nobile e facoltosa famiglia del piccolo centro della Presila catanzarese. Fra i suoi antenati per parte paterna, l'arciprete Francesco Maria aveva coraggiosamente salvato Sersale dalla distruzione durante il periodo napoleonico; mentre da parte di madre Antonio Greco era stato uno dei primi e più attivi oppositori calabresi del regime borbonico. La chiara fede risorgimentale della famiglia fu successivamente riflessa nei nomi del fratello e della sorella di Armando Tallarigo, Garibaldi ed Italia.

Dopo aver probabilmente seguito gli studi primari con religiosi dell'Ordine benedettino, fu ammesso al Collegio Militare della Nunziatella di Napoli nel 1878, dove incontrò il poi fraterno amico Alfredo Taranto e si diplomò primo del corso. Ammesso all'Accademia di Artiglieria e Genio di Torino nel 1882, sottotenente nel corpo dello Stato maggiore due anni dopo, ha preso parte alla campagna di Libia, dalla quale torna con una medaglia di bronzo al valor militare guadagnata nella Battaglia di Zanzur. Partecipa quindi alla prima guerra mondiale al comando del 152º battaglione di fanteria (Brigata Sassari), dove si distingue nell'avanzata di Castel Gomberto e si guadagna una medaglia d'argento per essere rimasto ferito a Casara Zebio. Nel 1917, promosso generale di brigata, guida la Sassari sull'altopiano della Bainsizza alla conquista delle quote 865 e 862. Dopo la guerra ha retto il comando della divisione militare di Bari e della Scuola di guerra di Torino. Collocato a riposo nel 1930 viene nominato senatore a vita nel 1934; è decaduto dalla carica con sentenza dell'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo del 5 dicembre 1944.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Civili[modifica | modifica wikitesto]

Militari[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il valoroso contegno tenuto nel condurre il reggimento durante l'avanzata da Monte Fior a Casera Zebio, e durante i combattimenti sostenuti dal 25 giugno al 23 luglio in quella regione; e per l'ardimentoso esempio dato nella giornata del 15 agosto, in cui rimase ferito al capo
— 25 giugno 1916
Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Diede prova, come capo di stato maggiore del comando della 3ª divisione speciale, di spiccata attività e capacità, dimostrando calma e fermezza sotto il fuoco
— Zanzur, 8 giugno 1912

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ferdinando Scala, Il generale Armando Tallarigo - dalla leggenda della Brigata Sassari al dopoguerra, Udine, Gaspari Editore, 2018, ISBN 978-8875415976.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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