Tat'jana Proročenko

Tat'jana Proročenko
NazionalitàBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Altezza166 cm
Peso58 kg
Atletica leggera
SpecialitàVelocità
SocietàKolos Zaporož'e
Termine carriera1981
Record
100 m 11"2 (1976)
200 m 22"98 (1976)
400 m 50"6 (1977)
Carriera
Nazionale
Bandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Giochi olimpici 1 0 1
Europei 0 1 0

Vedi maggiori dettagli

 

Tat'jana Vasil'evna Proročenko, coniugata Burakova (in ucraino Тетяна Василівна Пророченко-Буракова?, Tetjana Vasylivna Proročenko-Burakova, in russo Татьяна Васильевна Пророченко-Буракова?; Berdjans'k, 15 marzo 1952Kiev, 11 marzo 2000[1]), è stata una velocista sovietica.

Nata nella RSS Ucraina, nel 1976 conquistò la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Montréal nella staffetta 4×100 m,[2] mentre nella staffetta 4×400 m ottenne la medaglia di bronzo nella Coppa del mondo 1977, la medaglia d'argento ai Campionati europei 1978 e nella Coppa del mondo 1979 e infine la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Mosca 1980.[2][3] A seguito di tale successo le venne conferito il titolo di Maestro onorario dello sport dell'Unione Sovietica[2] e fu insignita dell'Ordine dell'Amicizia tra i popoli.[4]

Si laureò inoltre campionessa dell'URSS nel 1976 nei 200 metri, nel 1980 nei 400 metri, nel 1978 e nel 1979 nella staffetta 4×400 m e nel 1979 e nel 1980 nella staffetta 4×200 m,[4] specialità nella quale fissò il record mondiale con 1'30"8 nel 1979.[3]

Conclusa la carriera, si sposò con il collega Viktor Burakov. Nel 1993 entrò nello staff tecnico della nazionale ucraina.[3]

Anno Manifestazione Sede Evento Risultato Prestazione Note
1976 Giochi olimpici Bandiera del Canada Montréal 4×100 m   Bronzo 43"09
1978 Europei Bandiera della Cecoslovacchia Praga 4×400 m   Bronzo 3'22"53
1980 Giochi olimpici Bandiera dell'Unione Sovietica Mosca 4×400 m   Oro 3'20"12

Altre competizioni internazionali

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1977
1979

Onorificenze sovietiche

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Onorificenze ucraine

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  1. ^ (EN) LANDMARKS March - April 2020, su trackandfieldnews.com. URL consultato il 14 aprile 2020.
  2. ^ a b c Štejnbach, p. 528.
  3. ^ a b c sports-reference.com.
  4. ^ a b infosport.ru.

Collegamenti esterni

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