Tanutamani

Tanutamani
Testa di statua di Amon a nome di Tanutamani.
Re dell'Alto e Basso Egitto
In caricaTerzo periodo intermedio
Incoronazione664 a.C.
PredecessoreTaharqa
SuccessorePsammetico I (XXVI dinastia)
Re di Nubia
In caricaRegno di Napata
Incoronazione664 a.C.
PredecessoreTaharqa
SuccessoreAtlanersa
Morte653 a.C.
DinastiaXXV dinastia egizia

Tanutamani (... – 653 a.C. circa) è stato un faraone della XXV dinastia egizia ed un sovrano del regno di Kush.

Nome Horo nomen documenti assiri testi greci Altri nomi
Wah-merut Tanuatamon Undamane/Tandamane Tementhes Tantamani

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Tanuatamon fu l'ultimo sovrano della XXV dinastia e regnò circa otto anni. Non è citato nelle liste di Manetone ma il suo nome compare negli annali assiri. Figlio di Shabataka e nipote di Taharqa salì al trono alla morte dello zio dopo un anno di coreggenza.

Testo principale per la conoscenza degli avvenimenti del regno di questo sovrano è la cosiddetta Stele del sogno (nome che sembra voler collegare Tanuatamon con Thutmose IV) eretta dal sovrano stesso.

Tanuatamon, approfittando delle circostanze che trattenevano l'esercito assiro lontano dall'Egitto decise di tentare di riconquistare la valle del Nilo e pertanto discese il fiume fino a Tebe dove venne accolto come un liberatore da Montuemhat e dalla Divina Sposa di Amon Shapenewpet II.

Forte dell'appoggio della tebaide il sovrano proseguì la marcia verso nord e sconfisse, nei pressi di Menfi, i principi della rivolta ossia i dinasti egizi rimasti fedeli al sovrano assiro. Nella battaglia cadde Necho I di Sais considerato il fondatore della XXVI dinastia.

Nella Stele del sogno il sovrano descrive l'omaggio resogli dai principi del Basso Egitto, guidati da Peqrur di Per Soped, tra i principi risulta mancante Psammetico I di Atribi, figlio di Necho I.

Il trionfo fu di breve durata: Ashshurbanipal ritornò rapidamente in Egitto dove, dopo aver sconfitto Tanuatamon riconquistò Menfi e saccheggiò Tebe, portandone via il tesoro del tempio di Karnak e dividendo tutto in territorio in piccole signorie a lui fedeli.

Tanuatamon si rifugiò a Napata dove morì nel 656 a.C. I suoi successori non tentarono più di riconquistare la sovranità sull'Egitto e continuarono a regnare sulla Nubia spostando ancora più a sud la loro sfera d'influenza fino a dare vita a quello che sarà conosciuto come Regno di Meroe.

Titolatura[modifica | modifica wikitesto]

Titolo Traslitterazione Significato Nome Traslitterazione Lettura (italiano) Significato
G5
ḥr Horo
V29mr
t
w3h mrwt Wah-merut
G16
nbty (nebti) Le due Signore
G8
ḥr nbw Horo d'oro
M23
X1
L2
X1
nsw bjty Colui che regna
sul giunco
e sull'ape
N5E10D28
b3 k3 r՚ Bakara Glorioso è il Ka di Ra
G39N5
s3 Rˁ Figlio di Ra
imn
n
N17
V4
n
U33
t3 n w3 ti i mn Tanuatamon

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Peter A. Clayton, Chronicle of the Pharaohs. The Reign-by-Reign Record of the Rulers and Dynasties of Ancient Egypt, London, Thames and Hudson, 1994
  • Aidan Dodson & Dyan Hilton, The Complete Royal Families of Ancient Egypt, Thames & Hudson, 2004, ISBN 0-500-05128-3

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Signore dell'Alto e del Basso Egitto Successore
Taharqa 664656 a.C. Psammetico I (XXVI dinastia)

Predecessore Re di Nubia Successore
Taharqa 664653 a.C. Atlanersa
Controllo di autoritàVIAF (EN15718441 · ISNI (EN0000 0000 1812 6024 · CERL cnp00583536 · LCCN (ENno2003090998 · GND (DE124966861 · J9U (ENHE987007268735505171