Shuai jiao

Lo Shuai jiao (摔跤 o 摔角, pinyin Shuāijiā) è un'arte marziale cinese che combina prese e colpi imparentate strettamente con la Lotta Mongola e con il Judo. Viste le sue peculiarità è considerata una disciplina indipendente da tutti gli altri stili di Wushu. Originariamente era solamente uno stile di lotta, ma successivamente furono inseriti anche colpi e parate nel suo interno.

Lottatori di Shuai jiao.

Il primo termine cinese con il quale ci si riferisce alla lotta, jǐao lǐ («urtare di corna»), fa riferimento ad un antico sport nel quale i contendenti indossavano dei copricapi con le corna con cui davano colpi di testa contro i loro avversari. La leggenda narra che il jiao li fu usato nel 2697 a.C. dall'esercito dell'Imperatore Giallo contro i soldati di un esercito ribelle guidato da Chi You.[1] In tempi più recenti, alcuni giovani praticherebbero un gioco simile, emulando i combattimenti degli animali domestici senza copricapo. Il Jiao li viene descritto come una disciplina all'origine della lotta e di successive forme di arti marziali in Cina.[2]

La pratica del Jiao li nella Dinastia Zhou fu registrata nel Classico dei riti.[3]

Jiao li (角力) divenne un'arte marziale basata sulle prese che si sviluppò sotto la Dinastia Zhou, (fra il XII e il XIV secolo). Una parte ufficiale del programma militare Zhou era sotto l'ordine del re.[3][4] Jiao li viene pertanto considerata la più antica arte marziale cinese ed è tra le più antiche arti marziali sistematiche nel mondo. Lo Jiao li integra tecniche di proiezione con attacchi, parate, joint locks e attacchi su punti di pressione.[1] Questi esercizi venivano praticati durante l'inverno dai soldati che si applicavano, inoltre, nel tiro con l'arco e nello studio della strategia militare.

Jiao li divenne uno sport pubblico sotto la Dinastia Qin (221-207 d.C.)[4], quando gli incontri furono organizzati come eventi ricreativi e per la selezione dei migliori combattenti. I concorrenti lottavano su una piattaforma chiamata leitai, con il premio potenziale di essere assunti a far parte della guardia del corpo dell'imperatore o come istruttori di arti marziali per l'Esercito Imperiale. Alcune selezioni sarebbero durate una settimana o giù di lì, con oltre un migliaio di partecipanti. Jiao li fu insegnato ai militari in Cina nel corso dei secoli e la sua popolarità tra i militari mancesi garantì la sua influenza nelle successive arti marziali cinesi fino alla fine della Dinastia Qing.

  1. ^ a b History of Shuai Jiao, su kuoshu.co.uk, Chinese Kuoshu Institute. URL consultato il 26 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2008).
  2. ^ Zhongyi Tong, Tim Cartmell, The Method of Chinese Wrestling, su amazon.com.
  3. ^ a b Libro dei riti, capitolo 6, Yuèlìng, riga 108.
  4. ^ a b Chinese shuai jiao, su bdtv.com.cn. URL consultato il 21 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2008).
  • Encyclopedic Dictionary of the Chinese Language, entry 35831.82
  • Chinese Fast Wrestling for Fighting, Liang, Shou-Yu and Tai D. Ngo, ISBN 1-886969-49-3
  • Journal of Asian Martial Arts Volume 15, No. 1, 2006. Via Media Publishing, Erie Pennsylvania USA. ISSN 1057-8358 (WC · ACNP)

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