Rivista (militare)

L'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano mentre passa in rassegna le formazioni schierate per la rivista militare sulla Lancia Flaminia presidenziale durante la Festa della Repubblica Italiana del 2 giugno 2008
4º Reggimento carabinieri a cavallo alla parata militare durante la Festa della Repubblica Italiana del 2 giugno 2007

Una rivista militare (o una rivista navale) è una manifestazione durante la quale un'autorità ispeziona un insieme di soldati o di unità navali.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

In passato, la rivista aveva lo scopo di controllo fiscale: l'autorità ispezionava gli effettivi (ossia, i militari compresi nei ruoli dell'unità stessa), le armi, gli equipaggiamenti, le risorse materiali e animali di ogni genere, per accertare che le risorse corrispondessero quantitativamente a ciò per le quali il comandante riceveva i fondi dell'autorità governativa o regia.[1] In seguito lo scopo della rivista militare (o navale) è diventato quello di esibire le qualità degli effettivi (l'affiatamento, l'efficienza, la coesione morale, ecc.), l'ordinamento, le risorse (l'entità e qualità dei mezzi in dotazione), i prototipi, ecc. Le riviste vengono attuate pertanto in determinate ricorrenze (è il caso, per esempio, della sfilata militare del 2 giugno in Italia) in occasione di importanti visite di stato; in queste occasioni, il tragitto della sfilata è spesso sorvolato da una formazione aerea.

Svolgimento[modifica | modifica wikitesto]

  1. Rassegna: l'autorità che effettua la rivista percorre lo schieramento delle truppe (o delle unità navali) spostandosi davanti a queste, che rimangono ferme e rendono gli onori;
  2. Ammassamento: terminata la rassegna, le unità passate in rassegna si schierano in colonna o in linea di fila;
  3. Sfilata (o parata): le truppe passano inquadrate, davanti all'autorità ferma, rendendogli onore (ossia, salutando o volgendo di scatto il capo verso di lui; gli equipaggi rendono onore con il «saluto alla voce», ossia lanciando tre volte un grido regolamentare);
  4. Onori finali all'autorità.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Corpo reale dello Stato Maggiore, Istruzione sulle operazioni secondarie della guerra ad uso degli uffiziali dell'esercito redatta per cura del Corpo reale di stato maggiore ed approvata dal Ministro della guerra, Torino : Tipografia scolastica di S. Franco e figli e comp., 1860
  2. ^ Filippo Luigi Sterbini, Istruzione teorica per le guardie civiche italiane: opera dedicata alla rispettabile guardia civica di Roma, Tipografia di Simone Birindelli, 1847, p. 160 (on-line)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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